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BRUXELLES, 30 SET - I ministri degli esteri Ue hanno denunciato con parole dure questo pomeriggio a Bruxelles la pratica della lapidazione ancora in vigore in alcuni stati islamici, in particolare in Nigeria, per l'esecuzione di persone condannate alla pena capitale. In un documento congiunto i capi della diplomazia europea hanno ribadito la loro ''continua e ferma'' opposizione alla pena di morte. Nella dichiarazione, sottoscritta per l'Italia dal sottosegretario Roberto Antonione, i Quindici hanno denunciato ''l'applicazione di un metodo di esecuzione talmente crudele, che causa sofferenze eccessive, come la lapidazione''. I Quindici hanno ricordato che la lapidazione, quale ''punizione crudele e inumana'' e' proibita da numerosi trattati internazionali, in particolare dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Nel documento congiunto l'Ue ne ha chiesto ''l'arresto immediato'', invitando inoltre tutti i governi dei paesi che ancora prevedono la pena di morte a introdurre in un prima tempo una moratoria sulle esecuzioni e poi ad abolirla.
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