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Aspiranti reginette contro la lapidazione della Lewal. Italia e Svezia: �Disertare non servirebbe a nulla� �Graziate Amina o boicotteremo la finale di Miss Mondo in Nigeria� 29/08/02 �Se lapideranno Amina Lawal, non andremo alla finale�. E� un�alleanza singolare, quella che minaccia di boicottare la Nigeria perch� un tribunale islamico ha condannato a morte una donna trentenne per aver concepito un figlio fuori dal matrimonio. Un�improbabile alleanza tra aspiranti Miss Mondo, quelle che sul palco, richieste di esprimere il desiderio pi� grande, puntualmente citano da copione �la pace nel mondo�. Pubblicitaria fin che volete, � un�alleanza che riesce dove Johannesburg fallisce: mette insieme Nord e Sud, Paesi ricchi e poveri. Ecco Yannick Azebian, Miss Costa d�Avorio in carica, che sottoscrive le parole della collega norvegese, Kathrine Soerland: �La condanna contro Amina � rivoltante. Se non sar� graziata, potrei rimanere a casa�. A qualcuno possono far sorridere i proclami di miss Togo, Sandrine Agbopke, che dalla Bbc invita �le autorit� e la societ� a sollevarsi per porre fine a simili ingiustizie�. E bisognerebbe prendere in parola l�organizzatore delle selezioni di Miss Mondo in Kenya, Leakey Odera, quando promette: �Se Amina sar� giustiziata, sul palco della finale non ci sar� una ragazza keniana, perch� ci renderemmo complici dell�iniquit� dei Tribunali Islamici�. La finale di Miss World 2002 si dovrebbe tenere il 30 novembre nella capitale nigeriana Abuja, sotto gli occhi di oltre un miliardo di telespettatori. La Nigeria � il Paese ospitante in virt� della vittoria di Agbani Darego, che nel 2001 fu la prima africana nera a conquistare la corona di Miss Mondo in oltre mezzo secolo di passerella. Il dramma di Amina potrebbe davvero indurre le Miss a boicottare la finale? Gli olandesi vanno per vie istituzionali: Hans Koenings, il pap� di Miss Paesi Bassi, dice che spetta all�organizzazione di Miss Mondo decidere se tenere la manifestazione in Nigeria. E aggiunge sibillino: �Immagino che vorranno valutare molto seriamente la situazione�. Il comitato polacco pone invece l�accento sulla sicurezza, non tanto la sicurezza di Amina Lawal quanto quella delle Miss: il gruppo islamico Jama�atul Muslimin ha bollato il concorso di bellezza �un abominio� che non s�ha da fare. Lo stesso governo nigeriano ha consigliato alle ragazze in gara di evitare di recarsi nei 12 Stati dove � in vigore la legge islamica �perch� pericoloso�. Il ministro della Cultura ha tenuto a precisare che ad Abuja non valgono i veli e le restrizioni della Sharia, che proibisce le gare in costume da bagno come Miss World. Oltre ai fautori della linea dura Togo-Norvegia, c�� un�alleanza pi� pragmatica, che unisce Stoccolma all�Italia. Sophia Hedmark, la furbetta miss Svezia, dice che non servirebbe a niente disertare la finale: �Il mio piano � protestare contro la condanna di Amina a forza di interviste�. A una protesta pacifica, anzi a una bella �petizione�, pensa Enzo Zanca, organizzatore della selezioni italiane per Miss World (le finali nazionali tra novanta ragazze si terrano tra Numana e Roma dal 16 al 22 settembre): �Non andare a che servirebbe? Meglio un gesto simbolico di tutte le 106 ragazze, sul palco, perch� venga salvata la vita di quella povera donna�. Magari non solo la sua. Proprio ieri in Kenya un tribunale ha rifiutato l�appello di Paulina Amana, 22 anni, condannata all�impiccagione per aver rubato l�equivalente di 5 euro a due uomini per la strada. R.E. |