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Comunit� di Sant'Egidio 8 MARZO 2002: APPELLO AL GOVERNO ITALIANO PER SAFIYA E PER FERMARE L�ESPULSIONE DELLE DONNE NIGERIANE FERMATE IN ITALIA: PERCHE� NESSUNA DONNA NIGERIANA SIA PIU� A RISCHIO DI LAPIDAZIONE Un 8 marzo speciale, quest�anno. Mancano solo 10 giorni alla celebrazione del processo che pu� fermare la condanna a morte per lapidazione di Safiya, la donna nigeriana che ha subito violenza e che una mobilitazione internazionale vuole sia restituita a una vita libera senza pi� condanna a morte. La Comunit� di Sant�Egidio rinnova il suo appello alle autorit� nigeriane e a quanti in questi mesi si sono uniti alla richiesta umanitaria per la vita di Safiya perch� non sia compiuta una violenza in pi�, che rischia di colpire, con Safiya anche la simpatia che da pi� parti del mondo circonda gli sforzi di uno dei pi� grandi paesi dell�Africa per uscire dall�emergenza. Safiya deve vivere. Ma con lei devono essere tenute lontano da ogni rischio di essere condannate come Safiya tutte le donne nigeriane che possono finire nella stessa condizione. Per questo la Comunit� di Sant�Egidio si appella al Ministro per le Pari Opportunit� e al Governo Italiano perch� non venga dato seguito alle previste espulsioni per le 14 donne nigeriane ferme al Centro Serraino Vulpitta di Trapani. Si tratta di persone che con molta probabilit�, in assenza di altri mezzi di sostentamento, potrebbero restare in una condizione di sfruttamento come prostitute e, dopo, lo sfruttamento, rischiare la condanna a morte. |