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Comunit� di Sant'Egidio PRESTON HUGHES (Texas � USA) Preston Hughes si trova nel braccio della morte di Livingston (Texas) dal 17 maggio 1989 in seguito ad una condanna per l�omicidio di una ragazza di 15 anni e del cuginetto di 3, la sera del 26 settembre 1988, delitto a cui si � sempre dichiarato estraneo. Infatti all�ora del delitto, secondo quanto affermato da lui stesso, Preston, nonostante si trovasse lontano dal luogo dell�omicidio, venne per� incriminato per una serie di coincidenze, alcune fortuite altre meno. Preston fu giudicato colpevole perch� la vittima, sua amica da anni, fece il suo nome prima di morire, forse per chiamare aiuto. Colpevole perch� viveva nella zona del delitto. Colpevole perch� fu costretto dalla polizia a firmare una dichiarazione di colpevolezza dopo essere stato brutalmente picchiato. Colpevole perch� gli occhiali della ragazza uccisa furono trovati in casa sua, probabilmente fatti trovare l� appositamente dalla polizia stessa. Colpevole per aver avuto in casa un coltello da caccia sporco di sangue di coniglio, che fu ritenuto dal pubblico ministero l�arma del delitto, arma che invece sembra non sia mai stata trovata. Oggi Preston sta cercando di trovare nuovi avvocati e investigatori esperti per presentare un nuovo appello, ma deve fare in fretta. Per maggiori informazioni si pu� contattare il sig. Carlo Molinari, dell�Associazione AMI.CA. � Amici dei Carcerati, e-mail: [email protected]. PRESTON HUGHES (Texas � USA) Preston Hughes has been on death row in Texas since May 17th 1989, after being sentenced to death for the murder in 1988 of a 15 years old girl and of her little cousin (3 years old)., even if he always declared he was not guilty. On the contrary he always said he was far away from the area where the crime took place, at the time it was supposed to happen. Nevertheless he was prosecuted for a series of coincidental occurrences, which were more or less casual. Preston was judged guilty because the victim, who was an old friend of his, whispered and called his name before dying, maybe looking for help. Guilty because he lived in the area where the crime occurred. Guilty because he was forced by the police to subscribe a confession after being brutally beaten. Guilty because the glasses of the girl were found inside Preston�s house, probably put there intentionally by the police itself. Guilty, finally, because in his house there was a rabbit-blooded knife, which the prosecutors said it could be the killing-knife, but anyway the real killing knife was never found. Today Preston s would like to present a new appeal and he is looking for other lawyers and investigators, but time could be very short. Those who want further information on this case, can write to Carlo Molinari, of the association AMI.CA. � Amici dei Carcerati, (Friends of the prisoners) E-mail: [email protected] |