BANGLADESH: ACIDO CONTRO DONNE, PROPOSTA PENA DI MORTE
DACCA, 5 FEB - Il governo del Bangladesh,
allarmato per il crescente numero di attacchi con l' acido contro le donne,
ha proposto di introdurre
la pena di morte per i responsabili. Attualmente i colpevoli degli
attacchi rischiano l' ergastolo ma la legge non e' applicata in modo
efficace,
secondo le organizzazioni femminili.
In una
riunione tenuta ieri il governo del primo ministro Khaleda Zia ha elaborato
due proposte di legge, che dovranno essere approvate dal Parlamento:
una per limitare la vendita dell' acido, l' altra che inasprisce la pena
per chi lo usa contro le donne.
''Quello
degli assassinii e degli attacchi con l'acido per sfigurare donne
giovani e belle e' solo uno dei tanti problemi delle donne nel Bangladesh'',
afferma Salma Ali della Fondazione delle Sopravvissute all'
Acido. In
genere, le vittime sono donne che hanno rifiutato proposte sessuali,
secondo Salma Ali.
Secondo
la Fondazione, 250 donne hanno subito attacchi con l' acido nel 2001,
rispetto a 200 nell' anno precedente.
La
polizia afferma di ricevere una media di tre denunce alla settimana ma si
ritiene
che la maggior parte dei casi, che si verificano nelle aree rurali, non
vengano denunciati.
Ali
afferma di ''non essere sicura'' che una nuova e piu' severa legge sia
sufficiente per mettere fine alla piaga degli attacchi all' acido.
''Dovrebbero
essere immediatamente riformati la polizia e tutto il sistema legale'',
afferma.
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