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Esecuzioni nel mondo, NUMERO RADDOPPIATO RISPETTO AL 2000 GINEVRA, 09 APR - Il numero di esecuzioni capitali nel mondo e' raddoppiato l'anno scorso: nel 2001 - ha affermato oggi a Ginevra Amnesty International - almeno 3.048 persone sono state giustiziate contro le 1.457 del 2000. Il forte aumento e' dovuto alla Cina dove tra l'aprile e il luglio 2001 ben 1.781 persone hanno subito la PENA DI MORTE, piu' del numero totale di persone giustiziate nel resto del mondo nei tre anni precedenti, ha osservato Amnesty. Molte delle persone condannate a morte in Cina hanno inoltre patito torture ed umiliazioni pubbliche prima di morire, ha aggiunto l'organizzazione per la difesa dei diritti umani. Il 90% delle esecuzioni registate nel 2001 lo sono state in quattro paesi: oltre alla Cina, l'Iran (139 esecuzioni conosciute, ma il numero reale dovrebbe essere nettamente superiore), l'Arabia Saudita (79 esecuzioni) e gli Stati Uniti (66 esecuzioni nel 2001 contro le 85 del 2000). In tre casi (uno in Iran, uno negli Usa ed uno in Pakistan) la persone giustiziata aveva meno di 18 anni al momento del crimine, ha precisato Amnesty. Sempre l'anno scorso, piu' di 5.265 persone sono state condannate a morte in 68 paesi, spesso al termine di processi ingiusti. Le statistiche sulla PENA DI MORTE - osserva Amnesty - sono tuttavia parziali, ''molti paesi tengono segreti i dati reali''. La Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, riunita in sessione annuale a Ginevra dovrebbe approvare anche quest'anno una risoluzione contro la PENA DI MORTE che chiede il rispetto di una moratoria mondiale delle esecuzioni. Amnesty se ne rallegra: ''le Nazioni Unite devono assumere misure concrete per proteggere le persone condannate a morte'', ha concluso l'organizzazione. In tutto il mondo 111 paesi avevano abolito la PENA DI MORTE alla fine del 2001, tre in piu' rispetto all'anno precedente. 11 aprile 2002 Pena di morte, il boia raddoppia Amnesty International: le esecuzioni sono aumentate del 100% in un anno Un iraniano condannato per omicidio resta appeso alla forca per quattro minuti. Poi arriva l' annuncio della grazia Farina Michele Quattro minuti appeso alla forca. Quattro minuti a calciare nel vuoto. Quattro minuti da impiccato. Poi � arrivata la grazia, il perdono in extremis dei familiari della sua vittima. L' hanno tirato gi� che ancora respirava. Cos� l' ha scampata l' ira niano Ramin Tsarhanleng. Non c' � il suo nome nella lista dei giustiziati del 2001. Ce ne sono altri 3048. Fossero gli abitanti di un paese, sarebbero il doppio degli abitanti di Cogne. Il �paese dei condannati a morte� dovrebbe spopolarsi di anno in anno. E invece no. Tremilaquarantotto: il doppio di quanti sono finiti al patibolo nel 2000. E' questo il dato pi� allarmante che riassume le 39 pagine del rapporto annuale sulla �death penalty� presentato in questi giorni da Amnesty International. Un rapporto parziale, come sottolinea la stessa associazione per i diritti umani che cerca di monitorare i casi di pena capitale nel mondo. In molti Paesi non vengono diffuse statistiche ufficiali sul lavoro del boia. Le cifre reali sono sicuramente maggiori. LISTA NERA - I Paesi dove sono state eseguite condanne capitali nel 2001 sono 31. Il 90% di tutte le esecuzioni si concentra in quattro Paesi: Cina (2468), Iran (139), Arabia Saudita (79) e Stati Uniti (66). LE CONDANNE - Lista d' attesa: s econdo Amnesty nel 2001 sono state comminate 5265 condanne a morte in 68 Paesi. LA CINA - Il Paese campione della pena capitale, responsabile dell' aumento a livello globale dei giustiziati tra 2000 e 2001. Soltanto tra aprile e giugno dell' anno sco rso sono finite davanti al plotone di esecuzione almeno 1781 persone. Altre 2960 sono state condannate. I reati per cui � prevista la pena di morte in Cina sono decine. I principali: corruzione, traffico di droga, furto. Nel giugno 2001, in occasione della �Giornata Mondiale contro la Droga�, oltre 50 persone sono state condannate in processi di massa e giustiziate negli stadi davanti alle telecamere della tv di Stato. Alcune esecuzioni vengono eseguite nelle piazze e alle fermate del metr�. MAR IETTE - E' stata giustiziata il 31 marzo 2001, in Botswana, Mariette Sonjaleen Bosh. Condannata per omicidio, madre di tre figli. La sua famiglia ha ricevuto un invito a presentarsi alla prigione luned� 2 aprile. L� hanno saputo che Mariette era gi� stata uccisa, il sabato prima, mentre ancora era in corso una richiesta di clemenza. STATI UNITI - Nel 2001 69 sentenze eseguite, contro le 85 dell' anno precedente (il 22% in meno). Nel 2000 c' era stata una riduzione del 13% rispetto al ' 99. Dal ' 77 al 2001, il totale dei giustiziati � 749. L' anno scorso tre donne sono finite sul lettino della morte, tutte nello Stato dell' Oklahoma. Nei bracci della morte degli Usa aspettano 700 prigionieri. Un ottavo di quanti sono stati giustiziati negli ultimi 25 anni ha rifiutato ogni richiesta di appello. Vengono chiamati �volunteer�. Il prossimo della lista � Daniel Zirkle. E' il secondo �volontario� del 2002 in Virginia. TRA DUE ORE - L' hanno saputo due ore prima, che quel giorno era l' ultimo . Nell' aprile 2001 quattro trafficanti di droga sono stati giustiziati in Thailandia davanti a una cinquantina di spettatori tra giornalisti e uomini di governo. Il motivo del mancato preavviso? Psicologico, ha detto un portavoce del primo ministro. Ridurre l' angoscia dei condannati? No, aumentare quella dei criminali che stanno fuori. MINORI - Sono sette i Paesi che dal 1990 hanno messo a morte persone che al momento del crimine erano minorenni. Nel 2001 Amnesty registra tre casi: in Pakistan , Iran e Usa (quest' ultimo guida la classifica di chi punisce con la morte i baby criminali, con 15 condanne eseguite). BUONE NOTIZIE - Il numero di Paesi dove � prevista la pena capitale � in costante diminuzione (84). Nel 2001 il Cile e la Yugosla via si sono uniti ai Paesi abolizionisti �di fatto� o per legge, che sono oggi 111. Michele Farina Il documento GIUSTIZIATI Amnesty International ha documentato 3048 condanne a morte eseguite nel 2001. Nel 2000 erano state 1457 I PAESI DEL BOIA I Pae si dove sono stati giustiziati dei condannati a morte nel 2001 sono 31. I primi quattro assommano il 90% del totale delle esecuzioni. Cina: 2468. Iran: 139. Arabia Saudita: 79. Stati Uniti: 66. I Paesi che mantengono la pena di morte sono 84 CINA-AME RICA La Cina ha pi� che raddoppiato le esecuzioni capitali. Negli Usa sono diminuite in un anno del 22 per cento ABOLIZIONISTI I Paesi che hanno abolito o �sospeso� la pratica della pena di morte sono 111. Tra questi: 74 l' hanno abolita per tutti i crimini, 15 la mantengono per i crimini in tempo di guerra, 22 possono essere considerati abolizionisti �di fatto�, poich� non registrano esecuzioni negli ultimi dieci anni LA RUSSIA Ha in vigore una moratoria sulle esecuzioni, appoggiata dal presidente Putin. A favore della pena di morte sono il Parlamento e i sondaggi di opinione. Dal ' 90 a oggi, 30 Paesi si sono uniti agli abolizionisti. Dal 1985 a oggi, quattro l' hanno reintrodotta: Nepal, Gambia, Filippine, Papua-Nuova Guinea CONDANNATI N el 2001, secondo i dati di Amnesty, 5265 persone sono state condannate a morte in 68 Paesi.
Amnesty: Executions Doubled in 2001, Led by China Apr 9 2002 LONDON - Governments across the globe shot, electrocuted and hanged more than 3,000 of their citizens last year, more than double the total executed in 2000, Amnesty International said Tuesday. During 2001, at least 3,048 people were put to death in 31 countries, the sharp increase largely the result of a Chinese crack-down on crime which saw the world's most populous nation execute nearly 1,800 people in four months, Amnesty said. The human rights group said in a statement many of those condemned to death could have been tortured to extract confessions, and the total number of executions could be far higher since many killings were deliberately kept secret. "Many cases were in blatant violation of international standards on the application of the death penalty," Amnesty said, calling for the United Nations (news - web sites) Commission on Human Rights, sitting in Geneva, to establish a moratorium on all executions. China executed a total of 2,468 people, more than all other countries put together, while Iran's 139 recorded executions probably fell short of the true number of people put to death, Amnesty said. In oil-rich Saudi Arabia, 79 executions were reported along with a multitude of amputations and floggings, while in the United States 66 people lost their lives at the hands of the state, down from 85 the previous year. "The figures for China, Iran, Saudi Arabia and the United States accounted for 90 percent of all known executions in 2001," Amnesty said. Chile abolished the death penalty in 2001 for peacetime offences and Turkey adopted constitutional amendments to limit its scope, but overall the practice does not seem to be on the wane -- Amnesty said over 5,000 people were sentenced to death during the year, compared to 3,058 in 2000. Report: '01 World Executions Doubled Apr 9 2001 By NAOMI KOPPEL, GENEVA - The number of known executions around the world doubled last year, with China accounting for 80 percent of that total during its crackdown on crime, Amnesty International said Tuesday. In its annual report on the death penalty, the human rights group said at least 3,048 people were executed in 31 countries last year. That includes 2,468 executions in China alone. Between April and July 2001, China executed at least 1,781 people during its national "strike hard" campaign against crime. "Many of those condemned to death could have been tortured to extract confessions. Condemned prisoners were often shackled and humiliated by being paraded in public," said Amnesty International, which opposes the death penalty. Four countries � China, Iran, Saudi Arabia and the United States � were responsible for 90 percent of the death sentences carried out in 2001, Amnesty International said. The group released its report in Geneva, where it is backing European Union (news - web sites) plans to introduce an anti-death penalty resolution to the 53-nation Human Rights Commission. Although the meeting annually calls for a moratorium on the death penalty, it cannot force countries to comply. Amnesty International said it was particularly concerned about the increasing use of the death penalty for nonviolent offenses, such as homosexuality in Saudi Arabia, drug trafficking in southeast Asia, adultery in Nigeria and Sudan, and corruption or theft in China. "What these statistics highlight for us is that the death penalty is really used against those most defenseless in society," Amnesty International spokeswoman Judit Arenas said. "Despite a huge amount of public pressure, despite clear legal rulings, despite evidence to prove that it is not a deterrent and despite evidence that innocent people are actually executed, countries pursue this." Amnesty International also said it was concerned that some countries without a death penalty, such as Canada, have extradited suspects without seeking assurances that the accused would not face death. Most European countries staunchly refuse to extradite any criminal suspect without such a guarantee. However, Amnesty International said it was encouraged by a reduction in the number of people executed for offenses committed when they were minors. Three such executions were carried out last year � in the United States, Iran and Pakistan, Arenas said. There have been 15 such executions in the United States since 1990, the most in the world. "I think there has been a consensus that the execution of those who committed crimes under the age of majority is something that is unacceptable," Arenas said. 10 April, 2002, UK World executions double in a year China leads the world in its use of the death penalty The number of people shot, electrocuted and hanged by governments doubled last year, the human rights group Amnesty International says. At least 3,048 state executions were carried out in 31 countries during 2001, more than twice the 1,457 killed the previous year, the organisation reported. The figures for China, Iran, Saudi Arabia and the US accounted for 90% of all known executions in 2001 Amnesty International The group attributed the surge in numbers to a crackdown on crime in China, which saw the country execute nearly 1,800 people in one four-month period. China's total use of the death penalty in 2,468 cases was more than all the other countries combined. "The figures for China, Iran, Saudi Arabia and the US accounted for 90% of all known executions in 2001," Amnesty said in a statement.Uncertain totals But the group also said there had been "significant progress" towards the abolition of the death penalty. Chile had outlawed the death penalty for peacetime offences, while Bosnia and Yugoslavia had abolished it completely. It is impossible to give a complete total because many countries deliberately keep the true numbers of those executed secret Amnesty International Amnesty stressed that the figures only included those executions reported by governments, and the actual number could be much higher. Even so, it was the highest annual total since 1996 and the second highest in 20 years."It is impossible to give a complete total because many countries deliberately keep the true numbers of those executed secret, belying the supposed deterrent value of the death penalty," the organisation said in a statement. The Amnesty statement called on the Geneva-based United Nations refugee agency (UNHCR) to reiterate its call for a worldwide moratorium on state executions. Amnesty recorded 139 executions in Iran last year, up from 75 in 2000, while the US total had decreased by 19 to 66. Chinese leader faces pressure over human rights on visit to Germany Tue Apr 9, 2:17 PM ET BERLIN - Chinese President Jiang Zemin faced pressure over his country's human rights record Tuesday as he held talks with Chancellor Gerhard Schroeder and other German leaders here on issues from economic relations to cultural exchanges between the two countries. With human rights activists holding demonstrations across the German capital, Schroeder's government presented the Chinese delegation with a dossier of prisoners in China prepared by Amnesty International, German officials said on condition of anonymity.President Johannes Rau also raised human rights during his meeting with Jiang, Rau's office said.Chinese officials said Jiang had pledged China's commitment to universal human rights and a push to improve the situation in China. There are "tireless efforts" to improve human rights there, said Kong Quan, a spokesman for the Chinese Foreign Ministry . The leaders themselves held no news conference after their closed door talks.German human rights groups and left-wing lawmakers have pressed Schroeder not sweep the issue of human rights aside in favor of improving business links with China. Protesters held scattered small demonstrations against torture, the death penalty and discrimination against minorities in China in Berlin Tuesday.Hours before Jiang's arrival Monday, about 250 supporters of the Falun Gong meditation sect, which is banned in China, demonstrated in midtown Berlin, accusing China of "state terror" against the group.German officials insist the goal of better human rights is also served by supporting economic and political reform in China.Germany is China's leading European trade partner and its largest investor. Jiang's five-day visit includes a stop at Volkswagen headquarters in Wolfsburg, where the Chinese leader is due to sign a deal extending the automaker's joint venture in China. On Tuesday, officials signed two agreements designed to deepen cultural and scientific exchanges, including the building of a Chines cultural institute in Berlin. The two countries are also to mutually recognize academic qualifications.(swg) |