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The commitment of the Community of Sant'Egidio

 

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NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale
Comunità di Sant'Egidio

 

Del 8/5/2002 Sezione: Novara

A NOVARA IL FONDATORE 

Famiglie delle vittime contro le esecuzioni Domani un incontro 

NOVARA. Non scelgono vendetta ma piet� e perdono: sono i familiari delle vittime di assassini condannati a morte che hanno fondato l�associazione americana �Journey of hope�. Il fondatore, Bill Pelke, � a Novara ospite della Comunit� di Sant�Egidio e terr� un incontro sull�ingiustizia della pena capitale domani sera alle 21 nell�auditorium Fratelli Olivieri di largo Bellini. Ingresso libero. Nell�occasione verranno presentate due battaglie che la Comunit� sta sostenendo: la riapertura del processo contro Dominique Green condannato a morte nel `93 per omicidio senza testimoni e con una difesa d�ufficio inesistente (il giovane � povero e non ha denaro per pagare avvocato) e l�appello per Amina Kurami, nigeriana che dovr� essere lapidata per l�accusa di adulterio.

b. c. 


INCONTRO�A Parma il nipote della donna assassinata da Paula Cooper

7 maggio 2002

Pelke: Amate chi vi odia .Sua nonna fu uccisa: ma ora lui lotta contro la pena di morte

Domani sera, alle 21, all'auditorium della Banca Monte, in via Bruno Longhi 9, la Comunit� di Sant'Egidio ha promosso un incontro con Bill Pelke, presidente e fondatore di �Journey of Hope� (Viaggio di speranza). Si tratta di un'associazione che lotta contro la pena di morte, ma con una prospettiva del tutto particolare. Infatti a questa associazione aderiscono familiari di vittime di condannati a morte. Bill Pelke � il nipote di Ruth Pelke che il 14 maggio 1985 venne uccisa da Paula Cooper. �All'inizio anch'io ero favorevole alla pena di morte. Ma poi, nel corso degli anni, ho capito quanto questa sia ingiusta e crei solo divisioni. Quando mia nonna fu uccisa io lavoravo ancora, in una grande acciaieria. Nel 1991 incominciarono i miei primi dubbi sulla validit� della pena di morte. Nel 1997, proprio nell'anniversario della morte di mia nonna Ruth andai in pensione. Fu allora che iniziai il mio pellegrinaggio per il mondo contro la pena di morte�. Per l'assassina di sua nonna si mobilitarono centinaia di migliaia di persone. Intervenne lo stesso Giovanni Paolo II e la pena di morte fu commutata a sessant'anni di carcere. Lo scorso anno Paula, nel carcere di Indianapolis, ricevette la laurea in materie letterarie. E nel frattempo Bill Pelke continua i suoi incontri contro la pena capitale. �L'unica risposta possibile � l'amore e la compassione di tutta l'umanit�. La risposta � amare quelli che ti odiano, amare quelli che ti perseguitano, amare quelli che fanno di tutto per farti del male�. Gli chiediamo se sia cattolico. Risponde deciso: �Io sono cristiano, e Ges� ha detto: "Chi � senza peccato scagli la prima pietra". Secondo queste parole nessuno di noi pu� scagliare la pietra per uccidere�. Aggiunge poi che questo sarebbe stato il pensiero della nonna, che leggeva sempre la Bibbia e seguiva i suoi insegnamenti. �La pena di morte non risolve i problemi di delinquenza della nostra societ�: violenza crea solo violenza ed emarginazione. La pena di morte � applicata principalmente verso le categorie pi� deboli, verso coloro che non possono permettersi un buon avvocato. Ancora una volta nella nostra societ� gli emarginati vengono ancor pi� emarginati�. Ed insiste ancora: �Occorre rimuovere le cause che creano emarginazione e violenza; noi siamo contro la pena di morte, ma chiediamo agli Stati un maggiore impegno verso le categorie pi� esposte che vivono nelle nostre societ� ricche�. Bill Pelke � giunto in Italia ieri mattina; questa sera terr� una conferenza a Verona, e domani sera far� tappa a Parma. Poi proseguir� per altre citt� italiane sempre a ripetere il suo �no� alla pena di morte. Un'opposizione ferma che giunge proprio da chi ha avuto un familiare assassinato, ma che comprende che alla violenza non si pu� che rispondere con l'amore. �E' difficile, ma � l'unica arma che abbiamo�. Massimo Montani

 


Piacenza - Pena di morte: incontro domani alla Cattolica

marted� 7 maggio 2002

   Un �No� alla pena di morte verr� affermato domani alle 14 e 30 nell'aula X della sede di Piacenza dell'Universit� Cattolica. In un incontro organizzato dalla Facolt� di giurisprudenza insieme alla Comunit� di Sant'Egidio (a cui va riconosciuto un grande merito nell'ambito della campagna internazionale contro la pena di morte), in occasione della presenza in Italia di Bill Pelke, presidente di �Journey of hope� associazione guidata dalle famiglie delle vittime di omicidi commessi da condannati a morte. Il caso di cui Bill Pelke dar� testimonianza mosse parte dell'opinione pubblica nazionale ed internazionale circa vent'anni fa: nipote della donna uccisa da Paula Cooper, minorenne all'epoca del fatto, poi condannata a morte per tale crimine, Bill Pelke si schier� inizialmente fra coloro che erano favorevoli alla condanna a morte di Paula. Ma in seguito la perdon�, inizi� una corrispondenza con lei, le fece visita e inizi� la sua opera per ottenere la modifica della sentenza. Da qui il nome dell'associazione: �Viaggio della speranza - dalla violenza alla cicatrizzazione delle ferite�. Durante l'incontro si toccher� con mano la forza di persone che per prime hanno sperimentato quanto un delitto sia orrendo, in quanto familiari delle vittime, e nonostante questo, lottano per mantenere aperto il dialogo sulle alternative alla pena di morte. L'ampio dibattito sull'inumanit� della pena capitale, scrivono gli organizzatori, sta creando una nuova consapevolezza anche nei Paesi dove il consenso per la pena capitale � sempre stato altissimo.