GIAPPONE/
PARLAMENTARI CONTRO PENA MORTE,BATTIBECCO COL MINISTRO
Protesta
ufficiale contro le esecuzioni capitali
Tokyo,
18 gen. - Qualcosa si muove anche in Giappone contro
la pena di morte. Un gruppo di 98 parlamentari di maggioranza
e opposizione ha formato un'"Associazione parlamentare
per l'abolizione della pena di morte" e ha trasmesso ieri,
in un incontro tra il presidente Kamei Shizuka e il ministro
della giustizia Mayumi Moriyama, un documento di protesta
contro l'esecuzione di due condannati alla fine di dicembre
del 2001.
"I parenti della vittima di uno dei due condannati avevano
chiesto la grazia", ha protestato
vivacemente Kamei nei confronti del
ministro. Ma la risposta di Moriyama � stata: "S�, ho valutato
anche questo fatto, ma ho ritenuto che ci si dovesse conformare
alle decisioni del tribunale".
Un'affermazione
che scatenato una controreplica estremamente polemica
di Kamei: "Lei ha il potere di fermare la pena di morte. Non
sarebbe male se il ministro assistesse personalmente alle esecuzioni".
L'applicazione della pena di morte in Giappone � spesso accusata
da Amnesty International di essere inumana. N� i condannati
n� le loro famiglie sanno precisamente quando saranno giustiziati
e le attese possono durare anche decenni. La morte avviene
per impiccagione.
Le due esecuzioni del dicembre scorso sono state le prime da quando
Junichiro Koizumi � diventato primo ministro. Nel suo vasto
e variegato programma di riforme non � contemplata l'abolizione
della pena di morte
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