NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale 

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PENA MORTE E' INUTILE, RIBADISCE, CI VUOLE INVECE CERTEZZA PENA

 MOSCA, 11 FEB -  Per la prima volta il presidente russo Vladimir Putin ha rivolto oggi rimproveri aperti a procuratori e forze di polizia che non solo non ostacolano le  bande criminali che seminano terrore tra i cittadini, ma qualche  volta si fanno corrompere dalle organizzazioni mafiose.

    Il presidente ha sferzato magistratura e forze dell'ordine  intervenendo a Mosca a una riunione della procura generale cui  prendevano parte ministri, il capo dei servizi segreti, il  segretario del consiglio di sicurezza, il capo della polizia  fiscale, il presidente della corte dei conti e dirigenti di  altre istituzioni statali.

    Putin ha detto che solo nel 2001 vi sono stati in Russia tre  milioni di crimini e ha aggiunto che gli ''assassini, i  rapimenti, le rapine e i furti stanno diventando un fatto  ordinario della vita dei cittadini''.

    Il presidente ha poi denunciato che, sempre nel 2001, oltre  7.000 assassini ''sono sfuggiti alla giustizia'' e che  ''centinaia di migliaia di criminali'' restano liberi.

    Ogni anno in Russia scompaiono in media 30 mila persone, una  cifra ''dieci volte superiore'' alle perdite provocate dalla  guerra in Cecenia, ha constatato il leader chiedendo la  ''certezza della pena'' per i responsabili di azioni criminali.

    Mentre il presidente parlava, radio e televisioni riferivano  che poche ore prima sette persone erano state massacrate a colpi  d'ascia nel villaggio di Psotino, a sudest di Mosca. Tra le  vittime, una bambina di nove anni. Il massacro, per la sua  efferatezza, ha provocato grande emozione in Russia.

    Nel suo discorso ai procuratori il presidente ha sottolineato  che le vittime principali della malavita sono gli uomini  d'affari che si trovano fra l'incudine della mafia e il martello  della corruzione dei funzionari. In questa parte del suo  discorso Putin ha puntato l'indice su magistrati e poliziotti  collusi con i criminali.

    Esiste una forte corruzione in seno alla polizia visto che  piu' di 10.000 agenti sono stati oggetto di provvedimenti per  aver violato la legge nel sono 2001. Inoltre 1.300 persone sono  state arrestate lo scorso anno ''in violazione della legge'' su  ordine dei procuratori che mettono cosi' in pericolo la  legalita' del sistema, ha detto Putin.

    Le voci che si sono levate con crescente insistenza  nell'ultimo periodo a favore del ritorno della pena di MORTE non  saranno tuttavia prese in considerazione dal Cremlino.

   ''Che senso ha rendere piu' severe le pene se il sistema  legale non e' capace di garantire la pena?'', si e' chiesto  Putin respingendo le richieste di porre fine alla moratoria  sulla pena capitale, pena contro la quale si era del resto gia'  pronunciato in passato per ragioni di principio. Oltretutto - ha  notato il presidente - prima di pensare a rendere piu' pesanti  le condanne, e' necessario assicurare un processo equo e  soprattutto ''la certezza della pena''.

    Una certezza - ha aggiunto - che deve riguardare anche gli  imputati eccellenti, per i quali non ci devono essere differenze  in un senso o nell'altro: chi e' ritenuto colpevole deve essere  portato in giudizio - ha detto Putin - come e' accaduto ad  esempio di recente a Iakov Goldovski, presidente di un colosso  chimico siberiano, cosi' come ''bisogna accettare che sia  prosciolto Pavel Borodin (l'ex tesoriere del Cremlino coinvolto  negli scandali del '99, ndr) nei confronti delle cui azioni'' la  procura russa ''non ha trovato tracce di reato''. 


Putin Slams Russia's Crime-Fighters 

Feb 11

By Richard Balmforth MOSCOW  - President Vladimir Putin  gave Russia's state prosecutors a tongue-lashing Monday for allowing thousands of violent criminals to walk free and told them to improve the conviction rate for serious crimes.   But with a public debate heating up over the future of the death penalty, he repeated he was in favor of scrapping capital punishment -- a move that would bring Russia in line with the European mainstream. "Hundreds and thousands of criminals are strolling around the country. More than 7,000 murderers escaped justice last year alone," Putin told a session of senior officials from the State Prosecutor's office. "Murder, kidnapping, robbery, burglaries have become routine facts of our life," Putin said at the gathering, part of which was televised. Pointing the finger at the prosecutors, who in Russia are involved in investigating crimes as well as responsible for leading their prosecution, Putin said the investigation record was woefully inadequate. "More than 40,000 criminal cases have had to be suspended because criminals could not be identified and found," he said. "Every second serious crime goes unsolved." His tough words appeared timed to meet increasing public anger over a surge in violent crime that has included a number of highly-publicized murders in the Moscow region. EMOTIONAL DEATH PENALTY DEBATE His sharp criticism of law-enforcement agencies was certain to strike a popular chord among ordinary Russians who in public opinion polls list concern about personal security as the main bugbear of post-Soviet life. But his continued support for the repeal of the death penalty did not seem likely to find a similar echo. Polls here show an overwhelming support for the death penalty, which has been on hold in Russia since 1996 but not scrapped altogether. "What's the good of toughening the punishment if we can not ensure the inevitability of punishment in general," he said, acknowledging he had received letters from relatives of murder victims. Putin, who has made Russia's integration into European institutions a priority, clearly had an eye on a parliamentary debate next month which should decide whether to make good on Russia's pledges to the Council of Europe to scrap capital punishment. Putin's predecessor, Boris Yeltsin, signed a protocol committing Russia to eliminating the death penalty to secure membership in the Council, one of Europe's main human rights bodies. In 1996, he brought in a moratorium on judicial executions, traditionally carried out in Russia by a bullet in the head. But the Russian parliament has yet to ratify the protocol or strike the penalty from the criminal code. Newspapers meanwhile published reports Monday of another murder likely to arouse public indignation -- the killing of a respected Moscow microbiology professor who was beaten to death with a baseball bat in the stairwell of his apartment block. Other murders this year include a couple of Moscow lovers shot dead for their car, a Moscow psychologist who was beaten and strangled for his wallet and a hotel boss who was shot dead.