|
||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||
LA SPERANZA DI AMINA E QUELLA DI TUTTO IL MONDO La sua colpa? Essere una madre e aver messo al mondo una bambina fuori dal matrimonio.
La sentenza? Condannata a morte per lapidazione.
� Amina, una giovane donna nigeriana. Divorziata, per la Sharia (la legge islamica), finch� non si risposa � da considerarsi un�adultera. L�abbiamo scelta come immagine di copertina, per questo Natale 2002. Molti potranno chiedersi: perch�? Perch� proprio lei? Fra i tanti drammi che solcano il Pianeta e dei quali parliamo in questo numero: israeliani e palestinesi stretti nella morsa della violenza e della miseria; civili iracheni, due volte vittime, di un dittatore e dell�attesa dei bombardamenti annunciati; il dramma di milioni di bambini denunciato dal Rapporto Unicef; i profughi di cui parla l�Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Senza dimenticare, in Italia, il Natale amaro delle vittime del terremoto e delle alluvioni e dei lavoratori della Fiat in cassa integrazione. Amina diventa il nostro grido di speranza, perch� questo Natale possa diventare occasione di riflessione sulle troppe tragedie del mondo, quelle che, come ci ha ricordato Giovanni Paolo II, hanno portato al "silenzio di Dio". Quel silenzio non � un gesto di definitivo abbandono, una fuga di Dio dalla cronaca e dalla storia. Al contrario, � l�appello angosciato di un Padre che richiama ognuno dei suoi figli alle responsabilit� che ciascuno ha di fronte a Lui, a s� stesso e agli altri uomini. � un silenzio che diventa Parola, incarnandosi nella storia, nel volto di Ges� che, povero, senza dimora, esule, riassume in s� i dolori di ogni uomo che oggi soffre. Amina diventa il simbolo, il nostro simbolo di ogni donna o uomo che lotta per vedere riconosciuti i propri diritti. In questo senso, Amina lotta per s�, per suo figlio, per tutti gli "ultimi" della Terra. E se il nuovo anno porter� per lei una parola di speranza, questo Natale sar� per tutti noi un giorno di felicit�. Il giorno in cui il "silenzio di Dio" si trasformer� nel sorriso di un Padre, felice, a sua volta, per aver ritrovato quell�umanit� che sembrava persa. Numerose sono le iniziative lanciate per salvare Amina dalla condanna a morte. Fra le tante, segnaliamo quelle di Amnesty International e della trasmissione di Radiouno Zapping. Chi, tra i nostri lettori, volesse parteciparvi, pu� inviare una lettera, un fax o una e-mail all�Ambasciata nigeriana a Roma (via Orazio 19 - 00193 Roma); numero di fax 06/68.32.29; e-mail [email protected]. |