CONDANNATO A MORTE L'UCCISORE DEL MISSIONARIO E DEI FIGLI.
ERGASTOLO PER ALTRI DODICI IMPUTATI
NEW
DELHI, - Condanna a morte per il capo della banda responsabile dell'uccisione in India del missionario
australiano Graham Staines e dei due figli di 10 e 8 anni,
bruciati vivi nella loro auto nel gennaio del 1999, e detenzione
a vita per gli altri dodici accusati. La sentenza e' stata
emessa oggi da un tribunale dello stato di Orissa in un clima di
grande tensione provocato da estremisti indu' che chiedevano
l'assoluzione degli imputati, ha riferito la televisione
'Ndtv'.
Pena
di morte
dunque per Dara Singh, un estremista noto nella zona catturato a distanza di un anno dall'uccisione di
Staines e dei figli, ergastolo per gli altri dodici imputati, ha
sentenziato la corte presieduta dal giudice Mahendranath Patnaik
provocando la protesta di centinaia di indu' tenuti a bada da un
fitto schieramento di polizia.
Staines e i due figli Philip e Timothy furono bruciati vivi
mentre dormivano nella loro auto nei pressi della chiesa
protestante del villaggio di Manoharpur, nell'Orissa.
L'assassinio suscito' sdegno e dolore in India e in tutto il
mondo.
Dara Singh si era reso responsabile di altri attacchi a
cristiani e musulmani anche dopo l'uccisione del missionario e
dei due figli. L'uomo era stato catturato dalla polizia dopo
oltre un anno di ricerche effettuate nella sua zona di origine
dove poteva vivere in clandestinita' con il sostegno dei suoi
conterranei.
|