L�ultima
speranza per Amina
03/06/03
Inizia
il processo d�appello alla nigeriana condannata a morte per
adulterio
L�ultima volta, ad agosto dell�anno scorso, davanti alla porta
del tribunale di Funtua (Nigeria del Nord), aveva sorriso ai
fotografi dicendosi fiduciosa nella giustizia. Poi si era seduta in
aula con la piccola Wasila in braccio e aveva aspettato il verdetto.
�Colpevole di adulterio - aveva sentenziato il gran kad� -. Sia
sepolta fino al collo e colpita a morte da pietre abbastanza piccole
da non ucciderla al primo colpo�. Domani, a pi� di 9 mesi dal
primo appello, Amina torna in tribunale, ma la sentenza non �
prevista prima del prossimo settembre. La accompagner�, come
sempre, il suo avvocato: Hauwa Ibrahim, un attivista dei diritti
umani che ha preso a cuore anche il caso di Fatima e Ahmad, una
coppia di amanti condannati alla lapidazione e in attesa di appello
(il loro, per singolare coincidenza, si apre domani).
Anche Amina ha avuto un amante. �Aveva promesso di sposarmi�, ha
raccontato lei ai giudici. Ma dopo averla messa incinta, l�uomo si
� volatilizzato. E Amina � rimasta sola. Per la terza volta. Perch�,
a 31 anni, questa contadina nigeriana bella e sfortunata � gi�
stata sposata due volte e per due volte, dopo aver dato alla luce
due figli, � stata ripudiata.
Se fosse stata nubile, Amina se la sarebbe cavata con un�accusa
per fornicazione e cento frustate. Cos� prevede, infatti, la sharia
, la legge islamica in vigore dal 2000 in una dozzina di Stati
della Nigeria del Nord a maggioranza musulmana. Invece � stata
condannata alla lapidazione, come prima di lei Safiya, assolta in
appello a marzo dell�anno scorso. Solo che gli avvocati di Safiya
ebbero l�accortezza di farla ritrattare: la sua �figlia della
colpa�, le fecero dire, era in realt� stata concepita con l�ex
marito, da cui pure era separata da due anni. Una versione poco
credibile ma che aveva soddisfatto tutti. I giudici, che avevano
potuto assolverla senza disonorare la sharia . E il
presidente Olusegun Obasanjo, un cristiano del Sud (recentemente
rieletto alla guida del Paese) che aveva scampato il doppio rischio
di uno scontro frontale con le province integraliste del Nord e di
un isolamento del suo Paese dalla comunit� internazionale.
L�avvocato di Amina, ha scelto una strategia di difesa diversa,
basata su una serie di obiezioni procedurali. Non � detto che
funzioni. Ma anche in quel caso Amina pu� sempre ricorrere alla
Corte federale e, in ultima istanza, alla Corte suprema. Nella
peggiore delle ipotesi, toccher� al presidente Obasanjo concederle
la grazia.
Amina Lawal's lawyer Hauwa Ibrahim of
Nigeria holds a news conference in Paris
Tuesday May
27, 2003. Lawal, a 31-year-old single mother, was
sentenced in Nigeria in March 2002 to be buried up to
her neck in sand and then stoned for giving birth to a
child out of wedlock. The Shariah Appeals Court said
Amina Lawal's case was being postponed until June 3.
The case has galvanized protests from international
rights and women's groups. The poster in background
reads: 'Against death penalty'. (AP Photo/Jacques Brinon)
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