UE HA LEGATO ACCORDO COMMERCIALE A PROGRESSI IN DIRITTI UMANI

TEHERAN, 4 FEB - Il capo dell'apparato giudiziario iraniano, ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi, ha confermato la sospensione, anche se non la cancellazione, della pena della lapidazione in Iran durante un incontro con il commissario europeo per le relazioni esterne, Chris Patten. Lo scrive oggi l'agenzia governativa Irna.

   ''Per il momento - ha detto Shahrudi - la Repubblica islamica sta cercando pene alternative alla lapidazione''.

   La lapidazione, insieme con la liberta' di stampa, la tortura e la pena di morte in generale, erano alcuni dei temi su cui Patten ha detto di avere espresso la preoccupazione dell'Ue durante l'incontro con l'ayatollah, avvenuto ieri.

   Per quanto riguarda la chiusura di decine di quotidiani e pubblicazioni riformiste, avvenuta negli ultimi tre anni, Shahrudi ha detto che i giudici ''hanno agito secondo la legge, in base a denunce presentate da appartenenti a diversi gruppi politici e sociali'' e ha sottolineato che in Iran continuano comunque ad operare circa 1.300 pubblicazioni.

   Shahrudi ha criticato l'Ue per il fatto che si preoccupa dei diritti umani in Iran ''e non - ha detto - in altri Paesi'', e affermato che ''nessun sistema politico al mondo gode di un sostegno popolare tanto grande quanto quello iraniano''.

   Patten e' a Teheran per aprire la seconda tornata di trattative per la definizione di un trattato economico-commerciale bilaterale, ma l'Ue ha legato questi negoziati a trattative politiche in materia di diritti umani, lotta al terrorismo e alle armi di distruzione di massa e conflitto mediorientale.