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Ryad si prepara ad ospitare la Conferenza internazionale sui diritti umani e spiga il suo �caso�.

IL PAESE DELLE DONNE NASCOSTE

Arabia Saudita: velo obbligatorio, censurate pure le bambole.

di Ezio Pasero

Continuano le esecuzioni in pubblico. Internet sotto controllo: non si possono leggere articoli contro la Casa Bianca.

 RIAD - E' quando rotola la testa e il sangue sprizza dalle vene del collo, il momento pi� raccapricciante. Grida, gemiti, qualcuno sviene. La piazza della grande moschea � affollata, gli agenti trattengono il pubblico a una decina di metri dal condannato e dal boia, mentre dall'altra parte della piazza i bambini si divertono sullo scivolo e sulle altalene di un piccolo parco giochi. Succede sempre di venerd�, dopo la preghiera di mezzogiorno. La settimana scorsa � toccata a un giovane pakistano condannato per contrabbando di eroina. FadI Maula Noor Muhammad. Gli � andata bene, tutto sommato, un fendente secco e via. Qualche tempo fa il boia, Mohammed Saad al-Beshi, 42 anni e 7 figli, si � vantato in un'intervista di riuscire a staccare la testa dal corpo con un unico colpo della sua affilatissima scimitarra. Ma non � sempre vero, qualche volta gli ci vogliono due fendenti o tre, l'esecuzione diventa un supplizio. II giorno dopo, la notizia � una 'breve" di quattro righe su una colonna.. in una pagina interna dei giornali. Del resto, un'esecuzione non � una gran notizia, in Arabia Saudita: soltanto a Riad, ne viene compiuta in media una ogni mese. Secondo dati ufficiali, le decapitazioni nel paese sono state almeno 45 lo scorso anno, 75 quello precedente e 121 nel 2000. Comprese quelle delle donne: che per�, se vogliono, possono scegliere un colpo di pistola alla nuca invece della scimitarra, per non dover scoprire il capo e il collo.

E' abbastanza evidente, con questa introduzione da Grand Guignol, che non � davvero il caso di aspettarsi granch� dalla conferenza internazionale sui diritti umani che si svolger� nella capitale saudita a met� di questo mese. Obbiettivo principale dei lavori, � stato gi� anticipato, sar� del resto quello di individuare le diverse possibili definizioni di diritti umani. �Quello dei diritti umani � un concetto culturale�, sostiene Abdullah Jahre Alotaibi, docente di scienze politiche all'Universit� Re Saud. �E' chiaro che da noi non sar� mai come in Italia, cos� come in Italia il concetto � forse diverso da quello del Vaticano. La societ� saudita � completamente diversa dalla vostra. In una societ� dove le donne non si possono mostrare in pubblico, per esempio. nessuno considera una lesione dei loro diritti il fatto che sia loro vietato guidare l'automobile. E' un problema di tradizioni. non religioso. La nostra rimane una societ� tribale e noi non sentiamo proprio il bisogno di pericolosi rivolgimenti sociali�.

In effetti, non � sicuramente il Corano a imporre file e casse separate per uomini e donne nei supermercati. Ma � invece la sua interpretazione rigorosa, � una concezione integralista dell'Islam a fare dei "matawa", gli agenti della polizia religiosa che dipendono dalla "Commissione per la promozione dellaVirt� e la prevenzione del Vizio", gli autoritari e temuti custodi delle rigidissime regole sociali. Riconoscibili per un velo nero sopra la veste bianca, la lunga barba e spesso una minacciosa bacchetta, i "matawa" si aggirano per i corridoi dei centri commerciali quando i negozi devono svuotarsi dei clienti e chiudere, negli orari delle preghiere. E cio�, in questo mese, alle 11.42, alle 15.05. alle 17.38 e alle 19.08, ogni volta per una mezz'ora. Minacciano chi non sbarra le porte con sollecitudine, impongono a chi non si � ancora recato nella moschea o nelle apposite sale per la preghiera di tarlo immediatamente, riprendono

con asprezza le donne alle quali � uscita una ciocca di capelli dal velo o che lasciano intravedere l'orlo dei jeans sotto la "habaja", la tunica nera lunga tino ai piedi che qui tutte, straniere coniprese, sono costrette a indossare. La loro autorit� non pu� essere messa in discussione: domenica scorsa, 16 immigrati accusati di praticare il sufismo, una forma di islamismo qui considerata eretica, sono stati arrestati: due giorni dopo, due uomini che avevano cercato di far fuggire due loro amici e due ragazze bloccati dai "matawa" come adulteri sono stati condannati a tre anni di carcere e seimila frustate, una media di sei ogni giorno. E tuttavia l'Imam della moschea del Profeta a Medina. Shcikh Ali Al-Hudaifv. ha detto durante la sua predica del venerd� che �nel Regno, i diritti' umani in generale e quelli delle donne in particolare sono protetti�.

In effetti, le donne sono libere di non lavorare, visto che appena il 5 per cento di loro lo fa e solo in determinati settori, come gli uffici bancari, gli ospedali e le scuole. Possono partorire nelle cliniche e negli ospedali: ma dall'altro giorno, in base a una direttiva impartita dal vicemninistro della Salute Qassim Al-Qasabi, vengono ricoverate solo se accompagnate da un uomo che si assume ogni responsabilit� per loro e per il nascituro. Possono recarsi da sole o con le amiche a fare shopping nei lussuosi centri commerciali che offrono le migliori collezioni firmate di abbigliamento; ma senza provare nulla, perch� ovviamente non ci sono i camerini, se non nei magazzini dei piani riservati solo a loro.

Nei negozi di biancheria intima sono esposti capi a dir poco provocanti, in singolare contrasto con la severit� dell'abbigliamento esterno; ma in quelli di giocattoli non si

trova la bambola Barbie, la cui importazione � vietata perch� � considerata troppo sexy. e al suo posto propongono una castissima Razanne made in Marocco, rigorosamente priva di curve e di appeal.

Anche la censura � pazzesca: sulle confezioni dei prodotti d'importazione, e sulle copertine di libri e riviste, le immagini ritenute licenziose, anche un semplice bikini, vengono coperte con inchiostro nero o tagliate. Su Internet non sono censurate solo le donnine nude, ma anche i testi sgraditi: impossibile aprire gli articoli critici nei confronti della Casa Bianca e persino quelli dei giornali italiani sulla maggioranza di governo battuta alla Camera sull'emendamento alla legge Gasparri.

Mohammed Al Faisat ha solo 36 anni, ma � a capo di uno dei maggiori cinque gruppi industriali e commerciali sauditi. che spazia dalle aziende lattiero casearie alle rappresentanze esclusive di Sonv e Hp. Non ha fatto una gran gavetta: re Faisal era suo nonno, suo cugino � il ministro degli Esteri. �Ci vuole tempo�, sostiene. nel suo ufficio al sedicesimo piano del grattacielo piramidale che � uno dei simboli della nuova Riad tutta acciaio e cristalli, costruita con i proventi del petrolio. �Questo � un paese che negli anni Sessanta importava ancora gli schiavi dall',Africa. E quando nel '64 mio nonno apr� le scuole alle donne, molti capi trib� si opposero. Sempre in quegli anni, gruppi di fanatici cercarono di distruggere le scuole e le emittenti tv, adesso tutti se ne fregano della censura perch� con la tv satellitare vedono ci� che vogliono. Ma l'Arabia Saudita, in ogni caso, non sar� mai un paese laico, per noi la religione � e rimane troppo importante�.