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NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale

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MAROCCO: CAMPAGNA PER ABOLIZIONE PENA DI MORTE DOPO LA CONDANNA DEI TERRORISTI PER GLI ATTENTATI DI MAGGIO

Rabat,  Cinque associazioni giuridiche marocchine hanno deciso di lanciare una vasta campagna per l'abolizione della pena di morte nel paese. Gli organizzatori sottolineano come l'iniziativa coincidera' con la giornata mondiale per l'abolizione della pena di morte che si svolge ogni anno il 10 ottobre. Una fonte della Associazione Marocchina per i Diritti dell'Uomo ha detto di aver preparato una petizione perche' sia sottoscritta da tutte le organizzazioni giuridiche e politiche del paese e poi consegnata alle autorita' marocchine.

  Alla campagna hanno aderito l'Associazione degli Avvocati Marocchini, l'Associazione Marocchina per i Diritti dell'Uomo, il Circolo Verita' e Giustizia e l'Osservatorio Marocchino sulle Carceri. L'iniziativa fa parte di una operazione legale piu' vasta ed articolata portata avanti dai giuristi marocchini, che vogliono evitare la morte di decine di persone attualmente nel braccio della morte manifestando il loro impegno personale a favore dei condannati che non sanno neppure se la sentenza verra' eseguita o se beneficeranno della grazia concessa dal re.

La campagna coincide con le condanne a morte emesse dai tribunali di Rabat e Casablanca contro le persone coinvolte negli attentati del 16 maggio scorso, alcune delle quali sono esecuzioni preventive. Il Ministro della Giustizia, Mohammed Buzub, ha detto di appoggiare totalmente l'abolizione della pena di morte, anche se una decisione cosi' rilevante richiede necessariamente il consenso del re.

Le associazioni giuridiche insistono soprattutto sul fatto che, in caso una sentenza di morte si riveli errata, una volta eseguita non potrebbe essere corretta. Percio' chiedono, come primo passo, il congelamento delle condanne a morte emesse finora, che nella  maggior parte dei casi non sono state applicate e richiederanno molto tempo per essere eseguite. Nella pratica giudiziaria il re puo' solo convertire le pene ed il suo consenso e' fondamentale per l'esecuzione delle condanne capitali emesse dai tribunali.

Per quanto riguarda i terroristi condannati a morte, si prevede che passera' molto tempo prima che le sentenze vengano eseguite. In Marocco infatti l'esecuzione delle condanne a morte e' estremamente lenta e l'ultima risale al 1992, quando venne giustiziato l'ufficiale di polizia Mustafa Thabit, accusato di aver violentato diverse donne e di aver ripreso gli stupri con una telecamera nascosta. Il codice penale marocchino prevede che il condannato venga fucilato alla presenza del giudice che ha emesso la sentenza, di un rappresentante della Procura generale, di un medico e di un religioso.