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GRAZIATO MENTRE E� GIA� APPESO ALLA CORDA.SI IGNORANO SUE CONDIZIONI TEHERAN, 7 GEN - Un omicida condannato a morte in Iran e' stato perdonato dalla famiglia della sua vittima e quindi deposto, quando gia' pendeva dalla forca. Lo scrive oggi il quotidiano 'Seda-ye Edalat', senza precisare in quali condizioni versi ora il condannato. L'episodio e' avvenuto nel carcere di Rafsanjan, nel sud-est del Paese. L'uomo, identificato come Mohammad Reza A., con la sola iniziale del cognome, era stato condannato a morte per l'uccisione di una donna di 50 anni. Pochi secondi prima dell'esecuzione, egli ha chiesto ai familiari della vittima, che erano presenti, di risparmiargli la vita, ricevendo un diniego. Ma dopo che la sedia che era sotto i suoi piedi e' stata allontanata dal boia con un calcio, e ha cominciato ha cominciato a dibattersi, mostrando i segni dello strangolamento, un fratello della vittima ha gridato: ''Basta, lo perdoniamo''. In Iran, in base alla legge islamica, un condannato a morte per omicidio puo' avere salva la vita, anche all'ultimo momento, se i congiunti della vittima gli concedono il perdono. In tal caso se la cava con un breve periodo di reclusione e con il pagamento di un risarcimento in denaro per la vita dell'ucciso, 'dieh' in arabo. |