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11/04/03 GLOBAL: China, Iran and U.S. Top Executioners, Amnesty Says At least 1,526 people were executed worldwide last year, with 80 % of all known executions carried out in China, Iran and the United States, Amnesty International said on Friday. The London-based human rights group also expressed concern that U.S. military tribunals which will prosecute "terrorist" suspects will have the power to impose death sentences which cannot be appealed. In a report issued in Geneva, where the United Nations Commission on Human Rights is holding its annual 6-week session, Amnesty urged the 53-member body to speak out against the supreme punishment and build pressure for a global moratorium on executions. Some 111 countries have abolished the death penalty in law or in practice but it is still imposed in 83 countries, it said. "The death penalty is the most absolute form of a human rights violation," Amnesty's Andrea Huber told a news briefing. "The top 3 executioner states were China -- with 1,060 executions in only 1 year -- Iran with 113 executions and the United States with 71 executions," she added. While the number of executions worldwide appeared to have halved in 2002 from 3,048 executions in 2001, it was difficult to compare as the true number of people executed in China was believed to be much higher, according to Amnesty. In addition, at least 3,248 people were sentenced to death in 67 countries in 2002, it said. "For many, Amina Lawal became a symbol of the horrifying truth of the death penalty. She was sentenced to death by stoning in Nigeria for having a baby out of wedlock," Huber said. "Her appeal is still pending."
NEL 2002 ALMENO 1.526 ESECUZIONI, AMNESTY GINEVRA, 11 APR - Almeno 1.526 persone sono state giustiziate in 31 Paesi l'anno scorso, ha affermato oggi a Ginevra Amnesty International rendendo note le ultime statistiche sulla pena di morte nel mondo. Inoltre, 3.248 persone sono state condannate a morte in 67 Paesi e tre persone minorenni al momento del delitto sono state giustiziate nel Texas (Usa). La Cina e' il Paese dove e' stato registrato il piu' alto numero di esecuzioni capitali nel 2002, almeno 1.060 secondo i dati raccolti da Amnesty. Secondo in classifica e' l'Iran (113 esecuzioni) e terzi gli Stati Uniti (71). Questi tre Paesi registrano l'81% delle esecuzioni capitali conosciute. Nei primi due Paesi - osserva l'organizzazione di difesa dei diritti umani - i dati reali sarebbero molto piu' alti. Rispetto al 2002, quando Amnesty aveva segnalato almeno 3.048 persone giustiziate nel mondo, il calo e' enorme, ma per Amnesty solo la mancanza di dati affidabili sulla Cina spiega un tale ribasso. La Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, riunita in sessione annuale a Ginevra fino al 25 aprile dovrebbe approvare anche quest'anno una risoluzione sulla pena di morte per chiedere il rispetto di una moratoria mondiale delle esecuzioni. Amnesty si e' pronunciata per un testo ''forte''. In tutto il mondo, 76 Paesi hanno abolito formalmente la pena di morte (due in piu' rispetto al 2001 grazie a Cipro e Serbia- Montenegro). La Turchia l'ha abolita nei fatti. Ma in pratica, i Paesi che non non praticano piu' la pena capitale sono 111. Per Amnesty la pena capitale costituisce ''la sanzione piu' crudele, inumana e degradante che ci sia. Viola il diritto alla vita''. E' quindi ora di ''bandire per sempre questa punizione di un'altra era''. |