DORME BENE E NON HA PROBLEMI IL BOIA DI
RYAD NON HA RIMORSI PERCHE' FA 'IL LAVORO DI DIO'
BEIRUT, - In un'intervista piu' unica che rara
concessa al quotidiano saudita Okaz, il principale boia del regno ha confessato candidamente di non aver alcun rimorso nel
decapitare decine di persone all'anno perche' con il suo lavoro egli compie ''la volonta' di
Dio'' e, oltretutto, la notte dorme ''tranquillamente''.
''Per me non fa
differenza'', ha detto Mohammed Saad al-Beshi, 42 anni e sette figli, riferendosi al numero delle
persone che sono condannate a sperimentare sul proprio collo l'affilata lama della sua sciabola. ''Due, quattro, dieci, per
me non e' un problema quante persone debbo decapitare perche' faccio il lavoro di
Dio''.
''La gente si stupisce sempre di come rapidamente riesco a
staccare una testa dal corpo'', ha aggiunto con orgoglio Al-Beshi, il cui figlio maggiore, che ha 22 anni, ha intrapreso
a sua volta la 'carriera' paterna. I piu' piccoli, ha detto ancora il boia di
Riad, lo aiutano spesso a pulire la sciabola dalle macchie di sangue delle vittime.
In Arabia Saudita, un tradizionale regno islamico, vige la
legge coranica (Sharia) che per reati particolarmente gravi o efferati come il traffico di stupefacenti, l'omicidio e la
violenza sessuale prevede la pena capitale, in genere tramite decapitazione sulla pubblica piazza o (a scelta per le donne)
con un colpo di pistola alla testa.
Per l'adulterio o i rapporti sessuali extraconiugali viene
comminata la pena di morte
tramite lapidazione mentre e' prevista la flagellazione in pubblico per coloro che vengono
sorpresi a consumare bevande alcoliche.
Sinora, secondo fonti non ufficiali, sono state almeno otto
le condanne a morte eseguite nel regno saudita dall'inizio dell'anno, mentre l'anno scorso, sempre secondo dati non
ufficiali, erano state almeno 45, 75 nel 2001 e 121 nel 2000.
�Io,
carnefice dal cuore tranquillo Taglio teste per far piacere a Dio�
�E'
il mio lavoro, decapito fino a sette persone al giorno. Ricordo la
prima volta, il cranio del condannato rotol� via per alcuni metri�
Il
diario di un boia saudita: �La scimitarra passer� a mio figlio�
Mahmoud
Ahmad
Muhammad
Saad al-Beshi decapita fino a sette persone al giorno. �Due, quattro,
dieci: finch� sto compiendo la volont� di Dio, non importa di quanta
gente devo giustiziare�, afferma il capo dei carnefici dell' Arabia
Saudita. Al-Beshi ha iniziato la sua carriera in una prigione di Taif,
dove il suo compito era ammanettare e bendare gli occhi ai prigionieri
prima dell' esecuzione. �E' l� che ho capito che nella vita volevo
fare il boia�.
Quando
si � liberato un posto, ha presentato domanda ed � stato
immediatamente accettato. Primo incarico nel 1998, a Gedda. �Il
criminale era legato e bendato. Con un colpo di sciabola gli ho
staccato la testa. E' rotolata a molti metri�.
Certo
che era nervoso, racconta, c' era anche molta gente a guardare. Ma l'
ansia appartiene al passato. �Adesso sono tranquillo perch� so di
fare il volere di Dio. Certo, ci sono molte persone che svengono
quando assistono ad un' esecuzione. Non so perch� vengano a vedere se
non ne hanno lo stomaco. Io? Io dormo benissimo�. La gente ha paura
di lei? �La nostra societ� capisce la legge di Dio. Nessuno ha paura
di me. Ho un sacco di parenti, e di amici alla moschea.
Non
ci sono ripercussioni negative sulla mia vita sociale�. Prima di un'
esecuzione, per�, visita sempre la famiglia della vittima del
criminale, per ottenere il perdono per l' uomo che sta per morire. �Ho
sempre questa speranza, fino all' ultimo istante, e prego Dio di dare
al criminale una nuova possibilit� di vita. Tengo sempre viva questa
speranza�. Al-Beshi non svela quanto viene pagato per esecuzione,
poich� si tratta di un accordo confidenziale col governo.
Ma
insiste che la ricompensa non � importante. Racconta che una sciabola
costa qualcosa come 20.000 riyal sauditi (poco meno di 5 mila euro).
�La mia � un dono nel governo. Ogni tanto l' affilo, la pulisco
dalle macchie di sangue. E' affilatissima. La gente si stupisce di
quanto possa separare in fretta la testa dal corpo�.
Nel
momento in cui le vittime raggiungono la piazza delle esecuzioni si
sono arrese alla morte, �sebbene possano sperare di essere perdonate
all' ultimo minuto�. Di certo, l' unica conversazione che ha luogo �
quando lui dice al prigioniero di recitare la Shahada, il loro patto
con Allah. �I loro cuori e le loro menti vengono assorbiti dalla
recitazione.
Quando
arrivano nella piazza delle esecuzioni, la loro forza si prosciuga. Io
leggo l' ordine, e a un segnale taglio la testa del prigioniero�. Il boia
al-Beshi ha eseguito la condanna a morte di molte donne. �Odio la
violenza contro le donne, ma quando avviene per volont� di Dio devo
compierla�.
Non
ci sono grosse differenze rispetto all' esecuzione di un uomo, a parte
il fatto che, quando arriva il momento dell' esecuzione, non �
permesso a nessuno di stare vicino alla condannata a parte il boia.
Quando giustizia una donna, egli pu� scegliere l' arma. �Dipende da
quello che mi chiedono di usare. A volte mi chiedono di usare la
sciabola, a volte il fucile. Ma la maggior parte delle volte uso la
sciabola�. Essendo un carnefice esperto, al quarantaduenne al-Beshi
� affidato il compito di istruire i giovani. �Ho addestrato mio
figlio Musaed, ventidue anni, ed � stato scelto anche lui per questo
lavoro�, racconta orgoglioso.
L'
addestramento verte su come impugnare la sciabola e dove colpire, e
per l' apprendista consiste soprattutto nell' osservare il carnefice
al lavoro. Ma il lavoro di un boia non � tutto uccisioni; a
volte la condanna pu� essere un' amputazione. �Uso uno speciale
coltello affilato invece della sciabola.
Quando
taglio una mano, la stacco dalla giuntura. Se si tratta di una gamba,
le autorit� precisano in che punto debba essere tagliata, e io seguo
le istruzioni�. Al-Beshi si descrive come un uomo tutto famiglia. Si
� sposato quando � diventato carnefice, e sua moglie non ha
obiettato alle sue scelte professionali. �Mi ha domandato solo di
pensarci attentamente prima d' impegnarmi�, ricorda. �Per� non
credo che sia spaventata da me. Tratto la mia famiglia con gentilezza
e amore. Non hanno paura quando torno da un' esecuzione.
A
volte mi aiutano a pulire la sciabola�. Padre di sette figli, � gi�
nonno. �Mia figlia ha un bambino chiamato Haza, e lui � il mio
orgoglio e la mia gioia. Poi ci sono i miei figli. Il pi� grande �
Saad, e poi Musaed: sar� lui a continuare il mestiere di famiglia�.
Mahmoud Ahmad Arabnews (traduzione Laura Toschi) Esecuzioni NEL MONDO
Nel 2002 almeno 1.526 prigionieri sono stati giustiziati in 31 Paesi
del mondo (l' 81% in Cina, Iran e Usa). ARABIA SAUDITA Secondo Amnesty
International l' Arabia Saudita ha uno dei pi� alti tassi di
esecuzioni al mondo: dal 1980 alla fine del 2002 almeno 1.409 persone
sono state giustiziate, in massima parte per decapitazione.
Saudi executioner says proud to do "God's work"
RIYADH,
- The leading executioner in Saudi
Arabia, which implements strict Islamic sharia law, has no
compunction about beheading convicts because it is "God's work".
"I sleep very well," Arab News daily quoted executioner
Mohammed Saad
al-Beshi as saying on Thursday in a rare interview that offered
an insight into a job that is much-criticised in the West and by human
rights groups.
"It doesn't matter to me: two, four, 10. As long as I'm
doing God's
work, it doesn't matter how many people I execute."
Beshi's job is of
prime importance in a kingdom that executes rapists, murderers,
drug and alcohol smugglers, usually by beheading, and amputates the limbs
of robbers.
So far this year, Saudi Arabia has executed at least seven
people. At
least 45 people were put to death in 2002, 75 people in 2001 and
121 people in 2000.
Arab News said the 42-year-old Saudi national started work in
1998 in
the Red Sea city of Jeddah and would not reveal how much he gets
paid or how many people he has executed so far.
Beshi is also proud of his sword, a gift from the government that
he keeps
razor sharp and cleans regularly from the blood stains. For
amputations, he uses a special knife.
"People are amazed at how fast it can separate the head from
the body,"
the father of seven boasted. "Sometimes they (his children)
help me clean my sword."
Beshi is also entrusted with training executioners and has
already started with his 22-year-old son. Asked if he thinks
people are afraid of him, Beshi said: "No one is afraid of me. I have
lots of relatives
and many friends and I live a normal life. There are no drawbacks
to my
social life."
|