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IL NORD ISLAMICO

In Italia il primo ministro donna di Zamfara, uno degli Stati che adottano i principi coranici: �Se male applicati si arriva ad estremi inaccettabili� I giudici di Katsina decidono sulla lapidazione

Sharia in Nigeria:�Amina Lawal non sar� lapidata�

15/07/03

Da Milano Lucia Bellaspiga

Il suo nome � famoso: si chiama Amina, proprio come la donna nigeriana che rischia la lapidazione per adulterio. Ma quest'altra Amina che siede in un centralissimo ristorante milanese, unica donna tra una ventina di uomini, tutti alti dignitari del suo Paese, ha un destino diametralmente opposto: da quattro anni � il ministro per le Politiche femminili e l'Infanzia nello Stato di Zamfara, uno dei 36 che compongono la Nigeria.

Alla stessa tavola il governatore di Zamfara, Alhaji Ahmad Sani, salito al potere una prima volta nel 1999 con l'83% del consenso popolare e ora riconfermato alla guida della nazione. Una nazione fino a quattro anni fa stretta nella morsa di un governo militare, oggi alla faticosa ricerca di modernit� e democrazia. �� lui che mi ha scelta per ricoprire questo ruolo - spiega Amina Yusuf Garba, 40 anni, il velo azzurro che le lascia scoperto tutto il volto e le palpebre truccate -. Eravamo compagni d'universit�: lui studiava economia, io inglese�.

E il ruolo di ministro per le Politiche femminili non dev'essere dei pi� semplici: �Prima del 1999, sotto i militari, c'era gi� stata una donna ministro, ma il suo era un ruolo di facciata. Io sono stata la prima, poi altre tre nigeriane a Zamfara hanno assunto ruoli tradizionalmente maschili in politica: una � Segretario permanente, la terza carica dello Stato. Fino a poco fa le donne non erano nemmeno considerate, ora stiamo recuperando ma per il momento � ancora necessario sviluppare la presenza femminile un po' in tutti i settori, dal lavoro, alla vita civile, alla stessa attivit� politica�.

Se nel 1999, con il ritorno a elezioni democratiche, uomini e donne sono stati chiamati alle urne, la vera svolta si � avuta quest'anno, �quando la maggioranza dei votanti sono state donne - sottolinea Amina Garba -: significa che abbiamo condizionato i prossimi quattro anni di governo e selezionato i nostri rappresentanti, sia nello Stato di Zamfara che nel governo federale di Nigeria�.

E allora i l pensiero non pu� non correre all'altra Amina, accusata di adulterio e per questo a rischio lapidazione. Non saranno i giudici d'appello di Zamfara ma quelli del vicino Stato nigeriano di Katsina a decidere il 27 agosto, ma il sistema giudiziario � lo stesso: la sharia, ovvero la dura legge coranica che Ahmad Sani per primo reintrodusse a Zamfara nel 1999, seguito dagli altri Stato nigeriani. Ma il tasto � dolente e si capisce che il cammino verso una serena modernit� � ancora lungo. �La sharia non � giusta o sbagliata - si schermisce il ministro per le Politiche femminili -: � legge di Dio, non si discute�. Ma se le si ricorda Amina Lawal, �purtroppo se male applicata, per colpa di giudici ignoranti, arriva ad estremi inaccettabili. Io sono tutta per quella donna e so per certo che ora la Corte d'appello corregger� l'errore fatto dalla prima Corte�. Quanto alla parit� tra uomo e donna, �stiamo camminando: in questi quattro anni l'istruzione alle bambine � aumentata del 500% e nelle scuole primarie viene garantito il cibo alle alunne perch� le famiglie non abbiano alcun pretesto per mandarle a lavorare�. Una sorta di "peronismo" africano fatto anche di assistenza sanitaria gratuita per le giovani madri e i loro figli.

Le chiediamo cosa porterebbe alle sue donne dall'Italia: �L'istruzione, il lavoro, il livello economico�. E che cosa dovremmo noi imparare dalla Nigeria: �Qui ho visto prostituzione, droga, alcol... E le vostre donne lavorano anche troppo: come fanno ad avere bambini?�.