NIGERIA:
AMINA, 'NON HO PAURA, VOGLIO SOLO RISPOSARMI'
SAN
PAOLO,- ''Non ho paura di morire, se mi
lasceranno vivere voglio solo risposarmi'', ha dichiarato Amina Lawal -
condannata alla lapidazione in Nigeria per aver avuto un figlio fuori dal
matrimonio - in un'intervista al quotidiano brasiliano 'Folha de
S.Paulo'.
L'inviato brasiliano ha potuto incontrare Amina in una localita'
segreta nella cittadina di Abuja, dove e' in attesa del verdetto,
attraverso la sua avvocata e attivista di diritti della donna, Hauwa
Ibrahim.
''Non ho paura di morire, perche' chi e' vivo deve morire prima o
poi - ha detto Amina - Se vivo oggi e' solo per mio figlio, e' per lui
che voglio vivere ed e' per lui che spero di
risposarmi''.
La 31/enne nigeriana, madre di tre figli, dichiara nell'intervista
al maggior quotidiano brasiliano, che ha fatto campagna per la sua
liberazione, di non sentirsi colpevole, perche' cio' che e' avvenuto ''viene dal
potere di Dio'', cosi' come la Sharia (legge islamica) e la Fatwa (decreto
religioso) che l'ha condannata a morte. Il tribunale doveva
giudicare il ricorso del caso il 4 giugno scorso, ma ha rinviato la revisione al
27 agosto, rinvio che ha dato nuovo stimolo al movimento
internazionale che rivendica la sua assoluzione.
''Credo sempre nella giustizia divina - ha ripetuto varie volte la
donna - ma ringrazio comunque per quello che si sta facendo per me nel
mondo''.
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