Usa,
le ricerche mediche svelano che le iniezioni letali non evitano la sofferenza al
condannato
La
bugia del boia indolore
di
VITTORIO ZUCCONI
WASHINGTON
SEPOLTO
vivo nella tomba chimica della prima iniezione, il condannato sembra scivolare
con un sospiro verso una morte senza dolore e senza imbarazzo per chi lo guarda
morire. � la fine per "iniezione letale" che la chimica aveva
promesso come forma di esecuzione "umana" e indolore, dopo secoli di
macelleria, di corde e di torture. Ma ora si scopre che era una falsa promessa,
un orrore indicibile da romanzi di Allan Poe o Stephen King.
Ricerche
shock sul metodo di esecuzione considerato pi� "umano": paralizza e
ammutolisce il condannato, ma lo lascia perfettamente cosciente
La
tortura dell�iniezione letale cade il mito della "morte pulita"
Una
delle sostanze utilizzate dai boia non viene pi� adoperata neppure dai
veterinari
Il
condannato che riceve la prima delle tre sostanze resta paralizzato ma
cosciente, rinchiuso dentro il proprio corpo. Vive, senza neppure il privilegio
di poter gridare, la fine.
Il
mito della "morte pulita" sta cadendo sotto la spinta di nuove
ricerche mediche condotte nello stato dell�Oklahoma e del Tennessee, dove la
tecnica della triplice iniezione - in realt� una flebo attraverso un catetere
nel braccio - fu introdotto per la prima volta nel 1977. L�avvocato di un
condannate in attesa di esecuzione aveva chiesto ai tribunali del Tennessee di
riesaminare gli effetti fisiologici dei tre liquidi iniettati in sequenza nelle
vene della vittima e il risultato dell�inchiesta � difficile anche soltanto da
leggere. La prima dose di "bromuro di curaro", chiamato "Pavulon"
induce una sorta di morte apparente paralizzando i muscoli, ma lasciando il
condannato cosciente e prigioniero del proprio corpo. I testimoni dietro il
vetro vedono un uomo o una donna immobili, apparentemente privi di coscienza,
con espressione serena. Quello che non vedono � il grido muto sotto la pelle.
Anestesisti
e veterinari, chiamati ogni giorni a trovare tecniche per "mettere a
dormire" animali, come si dice pudicamente, hanno studiato per conto del
tribunale il "cocktail" che in 31 Stati viene iniettato per uccidere e
la conclusione eloquente, secondo il New York Times che ha condotto l�inchiesta,
� questa: l�Ordine americano dei Veterinari ha gi� proibito l�impiego del
"bromuro di curaro" sugli animali. Il Tennessee ha messo fuorilegge
dal 2001 l�uso del "Pavulon", del liquido iniettato per mascherare il
tormento provocato dagli altri due, il "sodio thiopental", un
barbiturico chirurgico ad azione rapidissima che induce il sonno e il
"cloruro di potassio", che blocca il cuore e completa il lavoro del
boia.
Basterebbe
largamente il cloruro di potassio per fare il lavoro, ma i dolori sarebbero
spaventosi, lo spettacolo sgradevole per i pubblico. La fine sarebbe
inguardabile e la sensibilit� dell�elettorato forcaiolo potrebbe esserne
scossa, come lo fu quando un condannato sulla sedia elettrica in Florida, Jesse
Tafero, impieg� 24 minuti per morire, vomitando fiamme dalla testa.
Ma
quello che � sconsigliato per uccidere un animale resta perfettamente legittimo
per i circa 3000 uomini e donne in attesa di esecuzione nei penitenziari. �Si
vede che valgo meno di un animale�, ha commentato il detenuto che ha creato il
caso dei sepolti vivi nella tomba chimica, il signor Abdur Rahman che aggiunge
alla grave colpa di essere un omicida plurimo riconosciuto, anche quella moderna
e impronunciabile di essere musulmano. Non ci sono, per lui, altri metodi per
morire in Tennessee, anche se in alcuni dei 38 Stati che dal 1976 hanno
riammesso la pena di morte, al morituro � concesso di scegliere tra le flebo
mortali, la sedia elettrica, la fucilazione o la camera a gas. E dunque i
detenuti in attesa della chiamata possono soltanto sperare che su di loro la
triplice iniezione abbia effetti rapidi e non provochi reazioni di shock, che a
loro sia risparmiato il calvario che la ricerca medica, condotta dalla facolt�
della Yale University, da un anestesista della Columbia University e dalla
professoressa Deborah Denno, della Fordham University, ha scoperto.
�L�uso
del curaro per paralizzare i muscoli � inutile e pu� essere di una crudelt�
demenziale� ha concluso il dr. Mark Heat, della Columbia, �la sola
giustificazione per il suo impiego � quella di risparmiare ai testimoni dell�esecuzione
lo spettacolo rivoltante della morte�. L�inventore del metodo dell�iniezione,
il dottor Staney Deutsch, continua a difendere la propria formula e a sostenere
che �la morte per iniezione triplice � un sistema rapido e piacevole per far
perdere conoscenza al condannato�, ma l�inchiesta provocata dal ricorso del
signor Rahman ha detto ben altro.
Ha
raccontato la storia di come mor� Raymond Landry in Texas, nel 1988, quando il
boia dovette frugargli dentro per 45 minuti con l�ago schizzando liquido
ovunque e provocando soltanto una paralisi parziale, perch� le sue vene erano
state rese troppo fragili da anni di aghi ipodermici per la droga.
Ha
ricordato la fine di Steve McCoy, sempre in Texas, che ebbe una reazione
talmente violenta al "Pavulon" che riusc� a divincolarsi dalle
cinghie di gomma, rovesciando la barella. Tre testimoni svennero per l�orrore.
Ha riesumato il caso di Ricky Rector, il deficiente clinico che Bill Clinton
ordin� di giustiziare comunque in Arkansas, per ragioni elettorali, e che
dovette aiutare gli infermieri improvvisati (n� medici n� infermieri diplomati
possono partecipare all�esecuzione) a trovare la vena giusta nel braccio, o l�agonia
di Emmett Foster, in Missouri, che una dose sbagliata di curaro lasci�
boccheggiante negli spasmi riflessi per tentare di respirare e per 18 minuti,
prima che gli fosse reinserito l�ago in un piede e una nuova dose di "Pavulon"
fosse iniettata.
Alle
udienze in Tennessee, davanti al giudice che ha ordinato una revisione della
tecnica di esecuzione con fleboclisi, ha testimoniato una donna, Carol Weiner,
che fu operata agli occhi nel 1988. Per bloccare i movimenti degli occhi, ha
raccontato la signora, le fu somministrata da anestesisti, e non dalle guardie
carcerarie volontarie, appunto una dose di "bromuro di curaro", ma
qualcosa and� storto. �Mi trovai completamente paralizzata, perfettamente
lucida, ma incapace di parlare, di respirare, di muovere anche un solo dito
della mano. Nella mia mente gridavo al chirurgo e alla sua �quipe, ma non
usciva un suono e loro non capivano che stavo lentamente soffocando dentro il
mio stesso corpo. Ero una donna ancora viva, murata dentro il corpo di una morta�.
Ma lei fu fortunata ed � tornata dalla tomba a raccontarci quella "morte
rapida e piacevole" che gli altri portano via, prigionieri di un corpo
trasformato in bara vivente.
SOFFERENZE
ATROCI CON L'INIEZIONE LETALE
SOSTANZE
BLOCCANO MUSCOLI CONDANNATO MA NON IL DOLORE
(di
Cristiano Del Riccio).
WASHINGTON, 7 OTT - Le sostanze usate in America
nelle
esecuzioni bloccano i movimenti dei detenuti ma non il dolore:
i condannati muoiono tra atroci sofferenze.
La
sentenza di un giudice ha riacceso negli Stati Uniti le polemiche
sul metodo della 'iniezione letale' usato da 37 dei 38 stati
con la PENA DI MORTE (solo il Nebraska preferisce la sedia elettrica).
Sotto
accusa e' una delle tre sostanze utilizzate nel mortale cocktail
chimico dei boia: il bromuro di pancuronium (venduto negli
Usa col nome commerciale Pavulon) paralizza le reazioni muscolari
del condannato legato al lettino ma non blocca il dolore
causato dal letale cloruro di potassio.
''L'immagine
e' quella di una morte serena mentre il condannato
in realta' e' solo paralizzato e subisce tutto il dolore
e tutte le terribili sofferenze provocate dalla iniezione -
afferma una sentenza del giudice Ellen Hobbs Lyle - Il Pavulon crea
una falsa impressione di morte dolce rendendo l'esecuzione piu'
accettabile per la societa'''.
L'azione
legale e' stata promossa da un condannato a morte del
Tennessee, Abu-Aliu Abdur'Rahman, dopo la scoperta che il Pavulon
era stato messo al bando dai veterinari Usa, per l'eutanasia
degli animali, perche' l'assenza di dolore e' solo apparente.
I
veterinari del Tennessee, con un un passo ulteriore, hanno dichiarato
''un crimine'' l'uso della sostanza nei confronti degli
animali. ''La giustizia americana ci considera inferiori agli
animali'', ha osservato il detenuto.
L'uso
del Pavulon nelle esecuzioni e' iniziato nel 1977 in Oklahoma
e la formula chimica e' stata copiata poi da tutti gli altri
stati che hanno adottato la iniezione come metodo primario di
esecuzione (con l'eccezione del New Jersey).
Il
metodo prevede l'uso di tre sostanze: il sodio tiopentale avvia
un processo di anestesia, il Pavulon paralizza le reazioni muscolari
(senza toccare il cervello o i terminali nervosi), il cloruro
di potassio causa infine la morte del condannato.
Alcuni
medici hanno comunque osservato che una dose inadeguata
di sodio tiopentale (una sostanza difficile da calibrare)
provoca la morte del condannato tra sofferenze atroci:
mentre il Pavulon paralizza il detenuto gli effetti del cloruro
di potassio sono molto dolorosi.
''Il
condannato e' sepolto vivo in una tomba chimica - ha osservato
il dottor Mark Heath - il cloruro di potassio infligge il
massimo dolore che puo' essere trasmesso attraverso le vostre vene,
che e' tanto''.
L'azione
legale avviata dal detenuto del Tennessee era stata controbattuta
dalle autorita' statali con la spiegazione che al condannato
non poteva essere applicata la protezione caldeggiata dai
veterinari perche' il prigioniero ''non e' un animale domestico''.
Sempre
in materia di PENA DI MORTE la Corte Suprema degli Usa ha
dato luce verde ad una sentenza della corte federale di appello
che autorizza le autorita' carcerarie dell'Arkansas a curare
a forza un condannato a morte con la mente squilibrata al fine
di poterlo affidare al boia. Il condannato Charles Laverne Singleton
vede demoni nella sua cella, e' convinto che le autorita'
gli abbiano inserito una microspia in un orecchio e si proclama
innocente perche' l'uomo per il cui omicidio e' stato condannato
nel 1979, sostiene, ''e' in realta' ancora vivo''.
A
warning on lethal injections
Executions
seem humane but may cause acute pain
By
Adam Liptak
NASHVILLE
, Tennessee
: At the Riverbend Maximum
Security Institution here, through a set of double doors next to several vending
machines, a gurney stands ready to deliver prisoners to their executions by
lethal injection.
Just
about every aspect of the death penalty provokes acrimonious debate, but this
method of killing, by common consensus, is as humane as medicine can make it.
People who have witnessed injection executions say the deaths appeared
hauntingly serene, more evocative of the operating room than of the gallows.
But
a growing number of legal and medical experts are warning that the apparent
tranquillity of a lethal injection may be deceptive. They say the standard
chemical combination used to execute people in most states could, especially in
the hands of inexperienced prison personnel, lead to paralysis that masks
intense distress, leaving a wide-awake inmate unable to speak or cry out as he
slowly suffocates.
In
2001, it became a crime for veterinarians in Tennessee
to use one of the chemicals
in that standard protocol to euthanize pets.
The
chemical, pancuronium bromide, has been among those specified for use in lethal
injections since Oklahoma
first adopted that method
of execution in 1977. Only now, though, is widespread attention starting to
focus on it.
Spurred
by a lawsuit by a death row inmate here as well as by advances in human and
veterinary medicine and a study last year that revealed for the first time the
chemicals that many other states use to carry out executions, experts have
started to question this part of the standard method of lethal injection.
Pancuronium
bromide paralyzes the skeletal muscles but does not affect the brain or nerves.
By itself, it leaves a person conscious but unable to move or speak.
In
Tennessee and
about 30 other states,
the chemical is used in combination with two others. The other chemicals can
either ease or exacerbate the suffering the pancuronium bromide causes,
depending on the dosages and the expertise of the prison personnel who
administer them. A judge here recently found that pancuronium bromide itself has
"no legitimate purpose."
An
incidental effect of the drug, if not its purpose, is to suggest to witnesses
that death by lethal injection is painless. It may be in many cases, but the
drug, marketed under the trade name Pavulon, makes it impossible for observers
to know.
"The
subject gives all the appearances of a serene expiration when actually the
subject is feeling and perceiving the excruciatingly painful ordeal of death by
lethal injection," the judge, Ellen Hobbs Lyle, wrote, describing the
worst-case scenario. "The Pavulon gives a false impression of serenity to
viewers, making punishment by death more palatable and acceptable to
society."
A
simpler and more humane alternative to the three-chemical combination, many
experts agree, is the method usually used in animal euthanasia: a single lethal
dose of a barbiturate called sodium pentobarbital.
Dr.
Sherwin Nuland, who teaches medicine at Yale and wrote "How We Die,"
said he was baffled to hear that pancuronium bromide was used in executions.
"It
strikes me that it makes no sense to use a muscle relaxant in executing
people," he said. "Complete muscle paralysis does not mean loss of
pain sensation."
Nuland,
who described himself as a cautious supporter of the death penalty, said a
humane death could be achieved in other ways, including by using the other two
chemicals in the standard protocol, without the pancuronium bromide.
The
challenge to the use of pancuronium bromide was brought in chancery court here
by Abu-Ali Abdur'Rahman, who is on death row for a 1986 murder.
Despite
her misgivings, Lyle ruled that the use of the chemical did not violate the
constitution's ban on cruel and unusual punishment because it was widely used
and because "there is less than a remote chance that the prisoner will be
subjected to unnecessary physical pain or psychological suffering."
The
case is on appeal.
Abdur'Rahman,
52, is held at the Riverbend prison, along with 92 other death-row inmates. He
is short and slight, and his long beard has turned gray. He spoke to a visitor
through thick glass, and his efforts at emphasizing his points with hand
gestures were thwarted by elaborate shackles and chains.
They're
saying I'm less than an animal," Abdur'Rahman said. "The poison they
put into our veins needs to be challenged. Had my attorneys not researched this,
I doubt very much it would have come to light."
The
American Veterinary Medical Association condemns pancuronium bromide when it is
the sole chemical used or when it is used in combination with the usual animal
euthanasia drug, sodium pentobarbital. That is because, an association report in
2000 said, "the animal may perceive pain and distress after it is
immobilized."
Lethal
injection is now the dominant way Americans are executed. It is used in all 38
states that have the death penalty except Nebraska
, which uses electrocution.
In
most protocols, pancuronium bromide is the second drug in a three-chemical
sequence.
The
first is sodium thiopental, a so-called ultra-short-acting barbiturate. It can
be effective for only minutes. In surgery, it is used to induce rather than
maintain anesthesia. Doctors like it because patients who encounter immediate
complications awaken quickly enough to be saved.
The
third is potassium chloride, which stops the heart and causes excruciating pain
if the prisoner is conscious.
"It
would basically deliver the maximum amount of pain the veins can deliver, which
is a lot," Dr. Mark Heath, an anesthesiologist who teaches at
Columbia, testified at a hearing on
behalf of Abdur'Rahman.
One
problem with the combination of chemicals, Heath said in an interview, is that
the sodium thiopental could be inadequate or could wear off. That would leave
the prisoner conscious, paralyzed, suffocating and subject to extreme pain from
the potassium chloride.
"You're
in a chemical tomb," he said.
The
possibility of improper doses or sequences and of bungled injections is
increased, he said, because doctors may not take part in executions under most
interpretations of medical ethics.The reason for the presence of pancuronium
bromide in the standard lethal injection protocol is not well understood. Lyle
found that the Tennessee
protocol "was
developed simply by copying the same method used in some 30 other states."
The
prison warden who developed the Tennessee
protocol testified that he
did not consult with anyone with a medical or scientific background. The warden,
Ricky Bell, declined to be interviewed.
A
spokeswoman for the Tennessee
attorney general also
declined to comment and directed a reporter to the state's legal papers. They do
not defend the use of pancuronium bromide beyond noting that is widely used and
so should not be considered cruel and unusual punishment under the U.S.
Constitution.
The
state's legal papers also argued that the ban on pancuronium bromide in pet
euthanasia does not apply to Abdur'Rahman because he is not a "nonlivestock
animal."
Carol
Weihrer, who underwent eye surgery in 1998, testified for Abdur'Rahman at the
hearing in May. Anesthesia was administered before the surgery, as was
pancuronium bromide to immobilize the eye. But the anesthesia was ineffective.
Weihrer testified that the experience was terrifying and torturous. She could
not, she said, communicate that she was awake.
"I
remember using every ounce of my strength to try to move," she said.
The
surgery went on for hours. She did not suffocate because she was on a respirator.
Weihrer
called the experience "worse than death." The New York Times
Critics
Say Execution Drug May Hide Suffering
By
ADAM LIPTAK
NASHVILLE
, Oct. 1 � At the
Riverbend Maximum Security Institution here, through a set of double doors next
to several vending machines, a gurney stands ready to deliver prisoners to their
executions by lethal injection.
Just
about every aspect of the death penalty provokes acrimonious debate, but this
method of killing, by common consensus, is as humane as medicine can make it.
People who have witnessed injection executions say the deaths appeared
hauntingly serene, more evocative of the operating room than of the gallows.
But
a growing number of legal and medical experts are warning that the apparent
tranquillity of a lethal injection may be deceptive. They say the standard
method of executing people in most states could lead to paralysis that masks
intense distress, leaving a wide-awake inmate unable to speak or cry out as he
slowly suffocates.
In
2001, it became a crime for veterinarians in Tennessee
to use one of the chemicals
in that standard method to euthanize pets.
The
chemical, pancuronium bromide, has been among those specified for use in lethal
injections since Oklahoma
first adopted that method
of execution in 1977. Only now, though, is widespread attention starting to
focus on it.
Spurred
by a lawsuit by a death row inmate here, advances in human and veterinary
medicine, and a study last year that revealed for the first time the chemicals
that many other states use to carry out executions, experts have started to
question this part of the standard lethal injection method.
Pancuronium
bromide paralyzes the skeletal muscles but does not affect the brain or nerves.
A person injected with it remains conscious but cannot move or speak.
In
Tennessee
and about 30 other states,
the chemical is used in combination with two others. The other chemicals can
either ease or exacerbate the suffering the pancuronium bromide causes,
depending on the dosages and the expertise of the prison personnel who
administer them.
A
judge here recently found that pancuronium bromide, marketed under the trade
name Pavulon, has "no legitimate purpose."
"The
subject gives all the appearances of a serene expiration when actually the
subject is feeling and perceiving the excruciatingly painful ordeal of death by
lethal injection," the judge, Ellen Hobbs Lyle, wrote, describing the
worst-case scenario. "The Pavulon gives a false impression of serenity to
viewers, making punishment by death more palatable and acceptable to
society."
A
simpler and more humane alternative to the three-chemical combination, many
experts agree, is the method usually used in animal euthanasia: a single lethal
dose of a barbiturate called sodium pentobarbital.
Dr.
Sherwin B. Nuland, who teaches medicine at Yale and wrote "How We Die"
(Knopf, 1994) said he was baffled to hear that pancuronium bromide was used in
executions.
"It
strikes me that it makes no sense to use a muscle relaxant in executing
people," he said. "Complete muscle paralysis does not mean loss of
pain sensation."
Dr. Nuland, who described himself as a cautious supporter of the death penalty, said
a humane death could be achieved in other ways, including by using the other two
chemicals in the standard method, without the pancuronium bromide.
The
challenge to the use of pancuronium bromide was brought in chancery court here
by Abu-Ali Abdur'Rahman, who is on death row for a 1986 murder. Judge Lyle wrote
that the use of the chemical "taps into every citizen's fear that the
government manipulates the setting and gilds the lily." But despite her
misgivings, she ruled that the use of the drug did not violate the
Constitution's ban on cruel and unusual punishment, because it was widely used
and because "there is less than a remote chance that the prisoner will be
subjected to unnecessary physical pain or psychological suffering."
The case is on appeal.
Mr.
Abdur'Rahman, 52, is being held at the Riverbend prison, along with 92 other
death row inmates. He is short and slight, and his long beard has turned gray.
He
spoke to a visitor through thick glass.
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