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STATI UNITISCOTT TUROW, CHE HA CONTRIBUITO ALLA DECISIONE DI RYAN

�LA GIUSTIZIA AMERICANA � GRAVEMENTE MALATA�

di Bruno Marolo

Lo scrittore Scott Turow (foto AP).

Innocenti condannati a morte: �Non accade solo nell�Illinois, la questione � seria in tutti gli States�.

 Lo scrittore e giurista Scott Turow � una delle personalit� che hanno influito sulla decisione del governatore Ryan. A 53 anni, ha raggiunto una fama mondiale con libri come Presunto innocente, L�onere della prova o Errori reversibili. Come sostituto procuratore federale ha smascherato la corruzione nella polizia dell�Illinois. Come avvocato difensore ha fatto assolvere un condannato a morte dopo aver ottenuto la confessione del vero colpevole.

 

Signor Turow, � stato lei a persuadere il governatore Ryan?

�Nei quattro anni del suo mandato, il governatore ha risparmiato la vita di 171 persone, di cui 160 negli ultimi due giorni. Sono stato consultato varie volte prima che prendesse questa decisione, ma sono sicuro che ha preso in considerazione molte altre opinioni�.

 

Pensa che il provvedimento giover� alla campagna per l�abolizione della pena di morte?

�Non so quali saranno gli effetti reali sul lungo periodo. Credo che potrebbe sia rafforzare, sia indebolire il sostegno alla pena capitale�.

 

La reazione delle famiglie delle vittime potrebbe innescare un processo contrario ai desideri del governatore?

�Vi � certamente un rischio notevole di reazione contraria da parte di queste persone�.

 

Nell�Illinois un numero rilevante di condannati a morte � risultato innocente. Questo significa che la giustizia americana � "malata"?

�Con i quattro graziati dal governatore il 10 gennaio, il numero dei condannati a morte poi scagionati � salito a 17. Il caso dell�Illinois non � affatto unico. I problemi sono emersi anche in altri Stati: indagini affrettate, testimoni oculari confusi, tecniche di interrogatorio illegali, accuse basate su "soffiate" non verificate. Questi problemi sistematici sono aggravati dal fatto che spesso, di fronte a crimini orribili, la giuria non riesce a essere obiettiva. Questo non accade soltanto nell�Illinois. Nel nostro Stato, giuristi e giornalisti hanno lavorato duramente per far conoscere la verit�. Sono sicuro che la stessa storia aspetta di essere raccontata anche altrove�.

 

Perch� gli americani sono cos� attaccati alla pena di morte, rinnegata dagli altri Paesi democratici?

�La nazione americana � diversa, decisamente pi� complessa e violenta. Ci sono in giro molte pi� armi che in Europa. Il numero degli omicidi � quattro volte maggiore che nei Paesi dell�Unione europea. Storicamente, in Europa vi sono stati Governi che hanno reso diffidenti i popoli verso il potere di dare la morte per mano dello Stato. Gli europei dovrebbero capire che qui vi sono condizioni molto diverse da quelle con cui essi devono misurarsi�.

 

Bruno Marolo


18 gennaio 2003

La pena di morte un tab� americano

SCOTT TUROW

Prima di dimettersi il governatore dell'Illinois, George Ryan, sostenitore di vecchia data della pena capitale, ha svuotato il braccio della morte dello Stato concedendo la grazia a quattro condannati e commutando la pena ai restanti 167 detenuti.

Alcuni lo hanno definito un atto di formidabile coraggio, mentre i pubblici ministeri e le famiglie delle vittime lo contestano come un intralcio alla giustizia. Molti altri sono del parere che Ryan sarebbe dovuto intervenire limitatamente ai casi dubbi, senza mostrare indulgenza nei confronti di alcuni dei pi� brutali e impenitenti assassina dello Stato.

Personalmente credo che l'ex governatore non avesse alternative semplici e chiare, e lo difender� per questo. Ma, in qualit� di membro della commissione governativa da cui deriva il rapporto sulla riforma della pena di morte che ha portato gli avvocati della quasi totalit� dei detenuti a presentare domanda di grazia, mi preoccupo.

La stabilit� e la certezza del la legge come istituzione vengono poste in discussione nel momento in cui il lavoro di anni da parte di polizia, pubblici ministeri, giudici e giurati - e l'implicita promessa latta alle famiglie delle vittime - viene capovolto per intervento di un singolo individuo, non importa se con le migliori intenzioni o addirittura per necessit�. Questo problema - il rischio cio� di minare la fiducia degli americani nel processo legale - � forse l'aspetto pi� trascurato nel dibattito sulla pena di morte. E, paradossalmente, potrebbe essere lo stimolo pi� forte per spingere chi oggi � favorevole a rivedere la propria posizione.

Ryan si � ritrovato in una posizione fin troppo consueta. Nonostante i chiari problemi che presenta il funzionamento del sistema, il fervore con cui l'opinione pubblica chiede di veder puniti con la massima severit� i peggiori crimini rende i legislatori timorosi di intervenire, costringendo i burocrati o i tribunali a entrare in campo.

I pubblici ministeri sono per natura restii a distruggere il lavoro fatto. Quelli che hanno il potere di concedere la grazia devono barcamenarsi tra la tentazione di sentirsi Dio e l'andare incontro alla collera popolare. Dai tribunali abbiamo ricevuto a questo proposito trent' anni di decisioni contrastanti e mutevoli ragioni giuridiche.

Dal 1972 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato incostituzionale la pena capitale, per poi ripristinarla subordinandola ad un'infinita variet� di standard procedurali incostanti. Solo l'anno scorso la Corte ha dichiarato pena crudele e inusitata la condanna a morte dei ritardati mentali, nonch� incostituzionali i sistemi capitali come quello dell'Arizona, che consentono ai giudici di imporre condanne a morte a seguito di verdetti di colpevolezza emessi dalle giurie. Queste due decisioni hanno posto in dubbio innumerevoli condanne a morte in tutto il paese, Illinois incluso. E la situazione era gi� abbastanza confusa: la storia dimostra che in Illinois quasi un terzo degli individui inizialmente condannati a morte si sono visti commutare e ridurre la pena. Pi� precisamente, includendo le quattro grazie concesse dal governatore questa settimana, lo Stato ha mandato al braccio della morte 17 detenuti in seguito esonerati. In breve, Ryan non ha messo certo sottosopra un sistema stabile e prevedibile.

Anzi, la commissione di 14 membri di cui ho fatto parte ha individuato problemi radicati: false confessioni estorte o riportate con scarsa chiarezza dalla polizia, errori di identificazione da parte di testimoni oculari, accuse di complicit� lanciate da assassini a persone innocenti, informatori all'interno del carcere divenuti testimoni in cambio di un genere di favori che chiaramente invogliavano a mentire e una struttura normativa che conduceva palesemente all'arbitrariet� nel decidere chi dovesse morire.

Abbiamo presentato 85 sostanziali proposte di riforma, inclusa la richiesta alla polizia di registrare il video dell'intero interrogatorio dei sospettati di omicidio, la riduzione del numero di circostanze che rendono gli imputati passibili di pena di morte, e la creazione di una commissione a livello statale per il riesame di tutti i casi in cui un pubblico ministero locale abbia manifestato l'intenzione di chiedere la pena di morte.

Le proposte sono state accolte con rispetto, ma certo non universalmente acclamate. L'organizzazione dei pubblici ministeri dell'Illinois, i due candidati che aspirano a succedere a Ryan, i maggiori quotidiani dello stato e una schiera di legislatori si sono uniti all'appello che invoca riforme sostanziali, ma non ne � stata approvata nessuna, per le zuffe politiche e la ritrosia cronica dei funzionari quando arriva il momento di prendere posizioni che possono essere giudicate indulgenti nei confronti della criminalit�. Quando l'estate scorsa ho reso deposizione di fronte al comitato giudiziario dei Senato a favore di una restrizione dell'ambito di applicazione della legge sulla pena di  morte, uno dei membri ha confessato pubblicamente che un voto affermativo potrebbe rivelarsi pericoloso in mano a futuri oppositori politici. La mancata riforma del sistema ha lasciato inoltre irrisolto il problema di come gestire i casi pregressi. Nessuno, n� i legislatori, n� i pubblici ministeri, n� i candidati e neppure la commissione di cui ho fatto parte hanno offerto un alternativa a Ryan.

Doveva accettare i risultati di un sistema che a detta di tutti aveva bisogno di essere messo a punto, oppure esercitare il potere di clemenza che la costituzione dello Stato gli conferiva.

E, poich� un scrupoloso riesame dei casi dei detenuti rinchiusi nel braccio della morte avrebbe verosimilmente imposto al governatore di intervenire in alcune circostanze, lo ha messo nella condizione di dover decidere se fosse o meno tenuto a ridurre tutte le condanne a morte dello Stato. Conoscendo nel dettaglio molti di quei casi, immagino quanto sia stato difficile stabilire un criterio.

I casi che all'apparenza offrivano le prove pi� schiaccianti a favore della condanna a morte, esaminati attentamente, mostravano di contenere elementi tali da far sorgere dubbi. Probabilmente il detenuto pi� pericoloso del sistema penitenziario dell'Illinois � un uomo condannato due volte per omicidio, presunto assassino di almeno cinque persone, il cui curriculum disciplinare in carcere assomma varie aggressioni a compagni di detenzione e guardie con un'impressionante variet� di armi letali. Ma la sua condanna a morte si basava sulla deposizione di due testimoni oculari che ora sostengono di aver mentito in seguito a pressioni da parte dei pubblici ministeri.

Un altro detenuto, omicida di due agenti di polizia, aveva trascorso pi� di vent'anni in istituti psichiatrici ed � ben possibile che fosse incapace di intendere e di volere all' epoca del crimine contestatogli.

Erano presenti vari casi di omicidio in cui un imputato era stato condannato a morte mentre ad un co-imputato con alto-grado di colpevolezza l'accusa o la giuria avevano concesso il carcere a vita. Alla fine il governatore dice di non essere riuscito a trovare un criterio di principio in base al quale scegliere.

Quanto accaduto in Illinois dovrebbe metterci sull'avviso. L'inerzia del legislatore mette una parte sempre maggiore della responsabilit� di trovare rimedi al sistema forzatamente nelle mani dei funzionari governativi o dei tribunali. Le soluzioni cui essi giungono sono spesso impopolari e i principi che li guidano si dimostrano soggetti a costanti variazioni a causa dell'inconciliabile tensione tra il processo decisionale individualizzato e I'istanza costituzionale che ci impone di comminare questa estrema sanzione su base solida e ragionata.

In fin dei conti forse la tesi migliore contro la pena capitale � che essa rappresenta un problema che va al di l� della limitata capacit� dei governi di sistemare le cose.

L'autore � avvocato e autore di numerosi bestseller