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Uzbekistan
L’Uzbekistan
� una Repubblica presidenziale di tipo autoritario dell’Asia Centrale. In
passato parte del grande impero mongolo, il paese fu incorporato nell’Impero
russo tra il 1865 e il 1876. Fino al dominio sovietico non si registr� alcuna
significativa immigrazione slava. Un consistente afflusso di slavi in Uzbekistan
si verific� durante il programma di collettivizzazione forzata messo in atto da
Stalin.
Nel 1917 il potere russo venne stabilmente
instaurato a Tashkent. Con il crollo dell’URSS, l’Uzbekistan divenne
indipendente nell’agosto del 1991. Nel novembre dello stesso anno il Partito
Comunista si trasformava nel Partito Democratico Popolare (PDP), il cui leader
era Islam Karimov, il quale, il mese successivo, divenne Presidente della
Repubblica.
Nel 1992 la liberalizzazione dei prezzi ha provocato
una rivolta studentesca a Tashkent. E’ stata quindi adottata una nuova
Costituzione post-sovietica, d’ispirazione occidentale. Tutti i partiti
religiosi furono per� banditi.
Nel marzo 1994 l’Uzbekistan ha sottoscritto un
trattato di integrazione economica con la Russia.
Nel 1995 Karimov con un referendum ha ottenuto una
proroga praticamente indefinita del suo mandato presidenziale. Prosegu� quindi
la tendenza reazionaria del suo regime, che cominci� a prendere di mira i
partiti di opposizione ERK e BIRLIK.
Nel 1999 gli attacchi dei terroristi islamici hanno
portato a misure restrittive e all’arresto di centinaia di attivisti
dell’opposizione, nonch� ad uno stretto giro di vite delle istituzioni religiose
musulmane locali. La “minaccia islamica” continu� per� a farsi sentire anche nel
periodo 2000-2001, facendo breccia in maniera peculiare in buona parte della
giovent� colta del paese. Malgrado questi sviluppi, L’Uzbekistan non � rientrato
nell’orbita russa, pur mantenendo un fiorente commercio di armi con Mosca.
Vennero in seguito chiuse e rafforzate le frontiere con il Tajikistan e il
Kirghizstan.
Nel novembre del 2001 il governo uzbeko ha ceduto
all’esercito USA impegnato nella guerra in Afghanistan l’uso della base aerea di
Khanabad, ricevendo in cambio aiuti finanziari e crediti da parte del FMI.
Negli ultimi anni il profilo autoritario del governo
di Karimov si � rafforzato ulteriormente, facendo dell’Uzbekistan uno degli
Stati pi� dispotici del pianeta. L’opposizione � oggi unicamente clandestina,
mentre l’intimidazione e l’imprigionamento arbitrario dei dissidenti politici,
che si contano sull’ordine delle migliaia, sono ormai strategie politiche
consolidate.
I rapporti con gli USA si sono raffreddati nel corso
del 2005, e la loro base aerea � stata chiusa, in seguito alla condanna di
Washington della repressione di Andizhan del 13 maggio, nella quale le forze
militari del governo hanno soffocato con la forza una rivolta della popolazione
nella citt� all’estremo confine orientale del paese, provocando, secondo alcune
testimonianze, diverse centinaia di vittime, se non addirittura un migliaio. Si
sono invece riavviate le relazioni di Tashkent con la Russia e rafforzate quelle
con la Cina, dopo che i due paesi avevano invece sostenuto l’operato del regime
in quel tragico “venerd� di sangue”.
Diversi rapporti di organismi internazionali e di
associazioni umanitarie affermano che il governo uzbeko ha ristretto fortemente
la libert� di parola e di stampa, mentre l’uso della tortura � divenuto
purtroppo assai frequente. Molte confessioni di detenuti sarebbero in realt�
false, estorte con la violenza. |