02-07-04,
pagina 37,
Intervista/
Tamara Chikunova � a capo del movimento mondiale contro la
pena di morte
IL
CORAGGIO DI UNA MADRE
Cinque
anni fa in Uzbekistan il suo unico figlio � stato fucilato perch�
nemico dello Stato Da allora non ha smesso di lavorare per aiutare
chi � detenuto spesso del tutto ingiustamente Le persone che
vengono condannate per motivi politici vengono incriminate per
altri delitti In quattro anni sono riuscita
a salvare quindici giovani ma il merito non � certamente solo mio
di
GIANCARLO BOSETTI
Non
si direbbe, a vederla, che Tamara Chikunova sia il capo di
un movimento mondiale �Madri contro la
pena di morte e la tortura� capace di mobilitare milioni di
persone, di firme, una rete di associazioni, e capace di
impensierire persino un regime autoritario, appartato, repressivo
come quello di Islam Karimov, che governa l' Uzbekistan usando a
piene mani la pena di morte (80 casi ufficiali dal '99, ma forse
200 effettivi). Non si direbbe, perch�, come dice lei, �sono una
donna qualsiasi, con una storia come tante, fino a cinque anni fa�.
Nel
suo vestito di cotone a disegni floreali marroni, aspetto
energico, potrebbe essere una donna di Trastevere, dove la
incontriamo, uscita per qualche spesa. Ma � circondata da giovani
amici di Sant' Egidio. E ha una storia
diversa. Cinque anni fa le hanno
condannato a morte suo figlio, Dimitri, 29 anni. Poi lo hanno
fucilato �senza darmi la possibilit� di vederlo l' ultima volta,
perch� lo consideravano un nemico di Stato e hanno tenuto
nascoste le circostanze in cui lo hanno ucciso�.
Da allora Tamara
ha negli occhi la determinazione di chi vuole fare scomparire dal
pianeta l' uso della pena di morte, e con essa della
tortura che serve a estorcere le confessioni con cui condannare a
morte qualcun' altro. E' cos� che
diventa �chief-coordinator� di un'
organizzazione internazionale, per questo � ora a Roma: per
ricevere il premio delle Colombe d' Oro conferitole dall' Archivio
Disarmo, per questo riceve l'appoggio della Comunit� di Sant'
Egidio, che la ospita. Una donna come tante, lei dice.
Com' era la
sua vita di prima?
�Sono russa, non uzbeka,
anche se nata a Tashkent. Ero la
moglie di un ufficiale dell' esercito
con un unico figlio. Nel 1994 mi sono separata da mio marito e da
San Pietroburgo io
e Dimitri abbiamo deciso di tornare in Uzbekistan.
Mio
figlio lavorava nel business e io neanche nei miei sogni pi�
terribili avrei potuto immaginare quello che il governo uzbeko
ha fatto a mio figlio.�
Non tutti
trasformano la propria tragedia in un movimento mondiale.
�Nella
sua ultima lettera il mio Dimitri mi chiedeva di non dimenticarlo.
E gi� per questo io non avrei mai potuto rassegnarmi. Ma dopo
poco tempo si � rivolta a me una donna il cui figlio stava
nel braccio della morte e al quale mio figlio aveva consigliato di
rivolgersi a me. Lui aveva detto queste parole: "Se non ti
aiuter� mia madre, non ti potr� aiutare nessuno". Aveva
fiducia e speranza solamente in me, anche se aveva timore per la
mia sicurezza e mi scriveva anche che avrei dovuto stare molto
attenta.
Quando
si � rivolta a me questa donna, Irina, non le ho
potuto negare il mio aiuto. Ho cominciato a lavorare per la difesa
di questo ragazzo e per il compagno che era stato accusato insieme
a lui�.
Sappiamo che ha lasciato la
casa e ha messo i suoi risparmi nell' organizzazione.
Lei � laureata in legge e in ingegneria, ma aveva seguito il
marito senza dedicarsi fino in fondo a nessuna professione.
�Prima
di separarci, seguivo mio marito nelle sue destinazioni militari.
Ho
fatto un po' di tutto: l' avvocato, l'
insegnante, la cameriera. Ma non � questo che conta. �
che non posso mettermi da parte quando so che ci sono dei ragazzi
nel braccio della morte e che nessuno li aiuta. Anche
se vivere questo dolore fino alla fine � una cosa molto pesante e
difficile. Mi ha sconvolta, ieri, leggere l' ultimo elenco
dei condannati a morte in Uzbekistan e
scoprire che nessuno di loro, nemmeno uno, � stato graziato dal
Presidente�.
Hanno
un carattere politico queste esecuzioni o sono soltanto il segno
di una barbarie penale?
�Le persone che vengono condannate per
motivi politici in realt� poi vengono
incriminate per fatti di altro genere, ad esempio omicidi. �
quindi difficile separare i due aspetti del problema. In Uzbekistan
si tiene nascosto tutto quello che riguarda i reati di
omicidio; tutto quello che riguarda la pena di morte �
circondato di mistero, segreto di Stato, pericoloso avvicinarsi.
Il fatto � quando c' � un delitto, ogni volta bisogna trovare un
colpevole a ogni costo, per dimostrare
che c' � la certezza della pena. Mio figlio
era nella lista di quei ragazzi tra i 18 e i 30 che in questo
paese vengono eliminati con facilit��.
Eppure
in quattro anni lei � riuscita a salvare dalla condanna a morte
15 giovani.
�Ma il
merito non � solo mio, � anche di tutti quelli che mi
sostengono, come la Comunit� di Sant' Egidio,
Amnesty International
e l' Onu�.
Quindi c' � uno spazio
per l' iniziativa pubblica? Il regime
la teme?
�Pi� che temermi cercano di
screditarmi. Ho avuto problemi cardiaci abbastanza seri, ma
certo non mi faccio ricoverare in un
ospedale uzbeko. Sono
controllata, subisco perquisizioni. Gli spazi sono
scarsissimi, i giornali tacciono sulle nostre iniziative. Nel
dicembre del 2003 si sarebbe dovuta tenere in Uzbekistan
una conferenza internazionale sulla pena di morte, come punto
finale di una campagna che richiedeva
una moratoria, ma all' ultimo momento il governo non ha
autorizzato l' iniziativa con un cavillo, sostenendo che l'
associazione organizzatrice, la mia, non � registrata in Uzbekistan.
Non
� registrata perch� non la vogliono
registrare�.
La repressione in Uzbekistan
� collegata alla minaccia del fondamentalismo
islamico?
�E' una situazione con aspetti comici. Hanno accusato
anche me di fondamentalismo islamico.
Vede: porto al collo due croci, una greca e una latina. Risposi:
ma come potete immaginare una cosa del genere? So che mi trattano
cos� perch� difendo anche persone musulmane che sono imputate
per questioni religiose, ma se hanno
bisogno di me come faccio a rifiutarmi? L' 80% della popolazione uzbeka
� musulmana. Il
governo usa lo spauracchio della Cecenia.
Ma l' Islam uzbeko
� tendenzialmente laico. Questo paese, dove
sono nata, anche sono di famiglia russa, � molto peggiorato dopo
l' 89�.
La accuseranno di essere
comunista.
�E non lo sono. Ma ho occhi, orecchie e un
cervello per contare quante persone di sesso maschile si trovano
in prigione e quante si trovano in quell' altra
prigione che � l'economia uzbeka.
Non ci vuole molto per capire che la situazione peggiora sempre pi�.
Prima l' Uzebkistan
aveva rapporti amichevoli con le repubbliche che la circondano,
con il Kazakistan, il Tadgikistan,
ora non pi�. Ci potrebbero essere dei terroristi che si
infiltrano e quindi sono state minate le frontiere tra l' Uzbekistan
e questi paesi. C' � gente che muore su
quelle mine, donne e bambini. Chi risponde delle loro vite?
L' Uzbekistan si trova in isolamento
che si � costruito da solo.
C'�
il terrorismo, ci sono stati attentati gravissimi, ci sono le basi
americane che sono importanti per l' Afghanistan.
Il paese � tra gli obiettivi di Al Qaeda.
Questo � vero, ma non si combatte la minaccia in questo modo�.
La repressione uzbeca tra le
conseguenze di Bin Laden?
�No, non c' � spiegazione che giustifichi quel che accade nei
bracci della morte, luoghi dell' oblio
assoluto: i familiari dei condannati non possono visitarli, non
sono messi al corrente della loro esecuzione e sono tenuti all'
oscuro persino del luogo della sepoltura dei condannati,
probabilmente per scoraggiare le indagini sugli eventuali segni di
torture praticate. L' opposizione � costretta alla clandestinit�.
Signora
Chikunova, so come vorrebbe concludere
questa intervista. E come � giusto
fare.
�S�?�
La lettera, legga la lettera. Diamo la parola a
Dimitri. Forse dire �leggere� � impreciso.
La signora la conosce a memoria quella lettera, che � il motore
della sua seconda vita. La recita in russo, lo stesso russo del
ragazzo fucilato nel luglio del ' 99.
L'interprete traduce: �Ti prego carissima mia
mamma, se ti capiter� ti leggere questa lettera stai molto
attenta perch� ci sono persone che sono pronte a qualsiasi
nefandezza. Io ti chiedo perdono se non
avremo il destino di rivederci, ricordati per� che io non sono
colpevole, io non ho mai fatto versare sangue, piuttosto morirei,
ma non permetterei mai a nessuno di toccarti. Ti voglio molto
bene, tu sei l' unica persona che mi � cara, ti prego ricordati
di me, ti abbraccio con affetto, Dimitri�.
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