Pena
di morte: Schieder per l'abolizione in Usa e Giappone
[27/02/04
14:30:00] Peter Schieder presidente dell'Assemblea parlamentare del
Consiglio d'Europa ha lanciato oggi un pressante appello in favore
dell'abolizione della pena di morte in Giappone, in seguito alla
condanna alla pena capitale pronunciata nei confronti di Shoko Asahara,
capo della setta giapponese Aum (Verit� Suprema), coinvolto
nell'attentato al gas nella metropolitana di Tokyo nel 1995. "Il
Consiglio d'Europa si oppone alla pena di morte in ogni sua forma, anche
per il killer della metropolitana di Tokyo. I diritti dell'uomo sono
validi per ognuno di noi, senza eccezione", ha concluso.
Strasburgo,
27.02.2004 - Peter Schieder presidente dell'Assemblea parlamentare del
Consiglio d'Europa ha lanciato oggi un pressante appello in favore
dell'abolizione della pena di morte in Giappone, in seguito alla
condanna alla pena capitale pronunciata nei confronti di Shoko Asahara,
capo della setta giapponese Aum (Verit� Suprema), coinvolto
nell'attentato al gas nella metropolitana di Tokyo nel 1995.
"La
difesa della vita di Shoko Asahara non � una causa facile, n� una
causa popolare. "Il Consiglio d'Europa si oppone alla pena di morte
in ogni sua forma, anche per il killer della metropolitana di Tokyo. I
diritti dell'uomo sono validi per ognuno di noi, senza eccezione.
Abbiamo
anche noi in Europa i nostri terroristi, i nostri assassini di bambini e
di poliziotti, ma ci siamo fissati come obiettivo di rendere la nostra
societ� migliore, pi� giusta, meno brutale, e spezzare il ciclo della
violenza.
L'abolizione
della pena di morte � una delle priorit� della nostra Organizzazione e
ogni nuovo stato membro deve impegnarsi a rispettare queste misure.
Siamo riusciti a fare del territorio dei nostri 45 stati membri, con i
loro 800 milioni di abitanti, uno spazio esente dalla pena capitale. La
nostra ambizione � persuadere il Giappone e gli Stati Uniti che godono
entrambi dello statuto di osservatori presso il Consiglio d'Europa, di
unirsi a noi.
Il
Giappone e gli Stati Uniti sono delle democrazie di primo piano che
hanno dato grande risalto al loro attaccamento ai diritti dell'uomo.
Chiediamo loro infatti di essere all'altezza delle loro proprie norme di
comportamento civile.
Il
mio messaggio alla vigilia del 1� marzo, Giornata internazionale
dell'abolizione della pena di morte, � un appello lanciato agli stati
del mondo intero affinch� rinuncino alla pena capitale. Infliggere la
morte non � rendere giustizia. Per citare Martin Luther King:
"L'ingiustizia in un luogo qualunque � una minaccia per la
giustizia ovunque", ha detto Schieder.
Nella
sua Risoluzione 1253 (2001) l'Assemblea parlamentare chiedeva al
Giappone e agli Stati Uniti di istituire con urgenza una moratoria sulle
esecuzioni, di prendere le misure necessarie per abolire la pena di
morte e di migliorare immediatamente le condizioni nel "braccio
della morte".
Nella
Risoluzione 1349 (2003) sull'abolizione della pena di morte nei paesi
aventi lo statuto di osservatore presso il Consiglio d'Europa,
l'Assemblea constatava che il Giappone e gli Stati Uniti erano una volta
di pi� in difetto nei confronti del loro obbligo fondamentale di
rispetto dei diritti dell'uomo a titolo della Risoluzione statutaria
(93) 26 del Comitato dei Ministri, poich� continuavano ad applicare la
pena di morte.
Nella
Raccomandazione 1627 (2003) l'Assemblea raccomandava che il Comitato dei
Ministri prendesse delle misure effettive per incoraggiare il Giappone e
gli Stati Uniti a conformarsi alla Raccomandazione 1522 (2001) e alla
Risoluzione 1349 (2003) sull'abolizione della pena di morte negli stati
aventi lo statuto di osservatore presso il Consiglio d'Europa e di farne
una condizione minima per gli stati che godono attualmente di questo
statuto e desiderano vedere estendere i loro diritti a titolo della
Risoluzione statutaria (93) 26, di essere pronti ad impegnarsi in un
dialogo fruttuoso a livello parlamentare e governativo con il Consiglio
d'Europa sull'abolizione della pena di morte, se non l'hanno ancora
abolita, o ad instaurare una moratoria sulle esecuzioni.
Peter
Schieder calls for abolition of the death penalty in Japan and the USA
[27/02/04
14:30:00] Council of Europe Parliamentary Assembly President Peter
Schieder today launched a pressing appeal for the abolition of the death
penalty in Japan, following the death sentence passed on Shoko Asahara,
the leader of a Japanese doomsday cult, involved in the gas attack on a
Tokyo subway in 1995. ''The Council of Europe is opposed to the death
penalty in all its forms, even for the Tokyo subway killer. Human rights
apply to every one of us, without exception,'' Mr Schieder said. (more
...)
Strasbourg,
27.02.2004 - Council of Europe Parliamentary Assembly President Peter
Schieder today launched a pressing appeal for the abolition of the death
penalty in Japan, following the death sentence passed on Shoko Asahara,
the leader of a Japanese doomsday cult, and other members of the cult
involved in the gas attack on a Tokyo subway in 1995.
�The
case for sparing Shoko Asahara�s life is neither easy nor a popular
one to make. The Council of Europe is opposed to the death penalty in
all its forms, even for the Tokyo subway killer. But human rights apply
to every one of us, without exception,� Mr Schieder said.
�We
have our share of terrorists, child-murderers and cop-killers, but we
are committed to making our society better, fairer, less brutal and to
breaking the cycle of violence.�
He
continued: �The abolition of the death penalty is one of our
Organisation�s priorities, and any new member state must pledge to
take this step. We have succeeded in making the territory of our 45
member states, with its 800 million inhabitants, a death-penalty-free
zone. Our ambition is to persuade Japan and the USA, who both hold
observer status with the Council of Europe, to join us.�
�Japan
and the United States are leading democracies which have been very vocal
on their commitment to human rights. We are calling on them to stand by
their own standards of civilised behaviour.�
The
President concluded: �My message on the eve of International Death
Penalty Abolition Day (1 March) is a call on states across the world to
reject the use of capital punishment. Death penalty is not justice. And
as Martin Luther King said: �Injustice anywhere is a threat to justice
everywhere.� �
In
Resolution 1253 (2001) the Parliamentary Assembly required Japan and the
United States of America to institute without delay a moratorium on
executions, take the necessary steps to abolish the death penalty and to
improve conditions on death row immediately.
In
Resolution 1349 (2003) on the abolition of the death penalty in Council
of Europe Observer states, the Assembly found Japan and the United
States once more in violation of their fundamental obligation to respect
human rights under Committee of Ministers Statutory Resolution (93) 26,
due to their continued application of the death penalty.
In
Recommendation 1627 (2003) the Assembly recommended that the Committee
of Ministers take effective measures to encourage compliance by Japan
and the United States of America with Assembly Recommendation 1522
(2001) and Resolution 1349 (2003) on the abolition of the death penalty
in Council of Europe Observer states and make it a minimum requirement
for existing Council of Europe Observer states wishing to have their
rights under Statutory Resolution (93) 26 extended to show their
willingness to engage in a fruitful dialogue at parliamentary and
governmental level with the Council of Europe on the abolition of the
death penalty, if they have not yet abolished it, or put into place a
moratorium on executions.
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