HANOI,
3 GIU - Il 'padrino' della citta' Ho Chi Minh,
l'ex Saigon, nel sud del Vietnam, e' stato messo a morte stamani,
secondo quanto si e' appreso da fonte giudiziaria.
Truong
Van Cam, alias Nam Cam, 57 anni, condannato alla pena capitale
lo scorso anno al termine di un processo-fiume, era a capo
alla fine degli anni '90 di un impero di gioco d'azzardo, ristoranti,
bordelli, discoteche e racket diversi.
E'
stato messo a morte per fucilazione insieme ad altri quattro
suoi complici alla citta' Ho Chi Minh, dopo che la sua domanda
di grazia era stata respinta.
Incarcerato
diverse volte nella ex Saigon, Nam Cam era sempre stato
rilasciato grazie ai suoi potenti appoggi, prima di essere nuovamente
arrestato nel dicembre 2001.
Con
la messa a morte del 'padrino'
si chiude uno dei piu' grossi scandali del Vietnam dopo
la riunificazione del paese nel 1975.
Il
Partito comunista vietnamita (PCV) ha presentato il processo
a Nam Cam come una prova della sua volonta' di sradicare
la corruzione tra gli alti funzionari. Tre responsabili
di primo piano, di cui due ex membri del Comitato centrale,
giudicati da molti osservatori dei capri espiatori, hanno
pagato per questa volonta' politica.
Trai
Mai Hanh, ex direttore generale della radio ufficiale 'La
Voce del Vietnam', membro dell'onnipotente comitato centrale del
PCV, si e' preso, in appello, nove anni di prigione.
L'ex
vice ministro della polizia, Bui Quoc Huy, anch'egli ex membro
del comitato centrale e Pham Sy Chien, ex procuratore aggiunto
della procura popolare suprema, sono stati da parte loro
condannati rispettivamente a 4 e 6 anni.
Il
paese ha seguito con passione la caduta di individui giudicati
al disopra della legge in un processo pieno di dettagli
sordidi.
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