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NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale

Comunità di Sant'Egidio

 

SOTTOSCRITTA DA DEPUTATI DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

ROMA,  Istituire una Giornata nazionale per la pace, contro la pena di morte e contro ogni forma di conflitto bellico: e' l' obiettivo della proposta di legge, primo firmatario il deputato diessino Vincenzo Siniscalchi, illustrata oggi alla stampa.

La proposta, che ha finora ricevuto l' adesione di numerosi deputati di tutti gli schieramenti (Lega Nord esclusa), e' gia' stata assegnata alla commissione affari costituzionali e i promotori chiederanno una veloce calendarizzazione in aula.

L' iniziativa nasce dall' esigenza di ''saldare il patrimonio comune della cultura della pace con le radici di una moderna funzione della pena, concepita nel rispetto della dignita' dell' uomo''. Principi, questi - e' stato sottolineato - che trovano pieno riscontro della Costituzione, e in particolare nell' art. 11 (ripudio della guerra) e nell' art. 27 (le pene non devono essere contrarie al senso di umanita').

''La Giornata della pace - ha precisato Siniscalchi - non vuole essere una celebrazione che si va ad aggiungere a tante altre'', ma intende ''dare alle marce per la pace e alla mobilitazione dei movimenti una sorta di storicizzazione dei valori del pacifismo''. La proposta di legge affida alla presidenza del Consiglio il compito di individuare una data e di promuovere una serie di iniziative, come ''incontri ed eventi di sensibilizzazione sui  temi della pace e della non violenza'', anche con il coinvolgimento di scuole, universita' e luoghi di lavoro, campagne di informazione e di promozione contro la pena di morte, sostegno alle organizzazioni di volontariato che si dedicano a questi temi.

La ''trasversalita''' del sostegno alla proposta e' stata sottolineata da Giovanni Russo Spena (Prc), il quale ha detto che ''sui grandi temi si riesce a generalizzare i valori'' ma allo stesso tempo ha avvertito che esiste un ''problema di educazione alla pace'' e che quindi e' necessario ''partire dalle scuole e dalle fabbriche''.

Franco Angioni, deputato dei Ds ma con un passato di militare che ha anche comandato missioni multinazionali di pace, ha detto che ''la guerra non risolve i problemi, anzi spesso li aggrava''. Angioni parlato della necessita' di ''dar corpo alla pace'' e ha definito la pena di morte ''un retaggio della debolezza umana''.

      ''C' e' in Parlamento un sentimento ostile alla guerra - gli ha fatto eco il deputato della Margherita Mario Lettieri - e la proposta di legge e' un atto concreto per tradurre questa volonta' in fatti''. 

'Pace e' una parola abusata - ha aggiunto Gabriella Pistone dei Comunisti italiani - ma in realta' e' la cosa piu' complicata da raggiungere''. Nicola Crisci, dei Ds, ha infine avvertito che la pace ''e' un valore da coltivare quotidianamente e non puo' essere  considerato acquisito una volta per tutte''.