www.vaticano.va
Nell�ambito
della Conferenza Stampa di Presentazione del Messaggio del Santo
Padre Per La Giornata Missionaria Mondiale 2004 "Eucaristia E
Missione" 29.04.2004, il Padre Comboniano
Tarcisio Agostoni ha parlato dei suoi
43 anni di esperienza pastorale in
Uganda, del suo impegno per l�abolizione della pena capitale,
della sua concreta vicinanza nei confronti dei condannati a morte.
(dal
sito wwww.vatican.va)
INTERVENTO
DEL REV.DO P. TARCISIO AGOSTONI
Partii
da Venezia il 25 settembre 1951 e dopo un mese e mezzo di viaggio
per mare, per treno, per battello sul Nilo raggiunsi il mio primo
campo di lavoro nel Seminario Filosofico e Teologico della Diocesi
di Gulu, nel nord Uganda, che confina
con il sud Sudan. Avevo deciso con il mio parroco di Cabiate,
Diocesi di Milano, che sarei diventato
missionario. Cos� quel Novembre a 31 anni
raggiunsi il mio ideale deciso nel 1933 a 13 anni.
(...)
CAMPAGNA
PER I DIRITTI UMANI
Come
conseguenza della Dottrina Sociale della Chiesa devo
difendere i diritti umani, basandomi su un principio e cio� che
ogni violazione, offesa dei diritti, � offesa all�amore del
prossimo: la Chiesa deve proclamare questo amore avendo la
missione specifica da Cristo, e difenderne le offese da qualunque
parte esse vengano.
Nel
1987 per invito dei Vescovi avevo
incominciato la Commissione Cattolica Nazionale Giustizia e Pace.
Per un�attivit� concreta e controllabile per i diritti umani
nel 1991 cominciai a frequentare le prigioni. Mi concentrai sui
condannati a morte. Circa il 35% li trovai innocenti, e 85%
poveri. Nell�aprile del 1999, 28 prigionieri furono impiccati, uno
scossone per me. Met� erano
innocenti.
Scrissi
un libro dimostrando la necessit� di abolire la legge della pena di
morte. Con il mio libro cominciai una
campagna: aprii un ufficio in citt� con un gruppo di volontari
che visitano diverse citt� e villaggi, ho sovvenzionato una
compagnia filodrammatica, inserti sui giornali, raduni specifici,
coordinamento con altre associazioni, discussioni nelle radio
locali inclusa Radio Maria etc.
Un�attivit�
speciale � pagare in parte gli avvocati, per i condannati poveri:
sarebbe possibile per tutti se potessi
disporre di maggiori possibilit� finanziarie: i condannati a
morte sono pi� di 400 dei quali circa un terzo sono innocenti e
poveri e aspettano da molti anni la grazia del presidente. (...)
AFRICA/UGANDA
- La testimonianza di fede cristiana di un condannato a morte
ugandese
Kampala
(Agenzia Fides)- Una testimonianza di fede cristiana e di speranza
nella compassione di Dio. � quanto emerge dall�ultima lettera
di un condannato a morte, Kalisti Sebugwawo, impiccato in Uganda
nel febbraio 1993. Stralci della lettera sono pubblicati nel libro
�May the state kill?�, di p. Tarcisio Agostoni, missionario
comboniano da anni impegnati nell�assistere i carcerati ugandesi.
Padre Agostoni � stato di recente intervistato dall�Agenzia
Fides (vedi Fides 6 maggio 2004).
�Ho acquisito una fiducia concreta che il Signore non mi lascer�
mai perire all�inferno. Ma veramente mi ricever� nel suo regno
eterno (Matteo 10:32-42)� scrive Kalisti Sebugwawo. �Sto per
andare nei cieli a vivere con il mio Signore Ges� in eterno.
Spero che quelli che credono mi incontreranno l�. Sar� pronto a
dare il benvenuto ai voi fratelli e sorelle. Cos� non perdete la
speranza, e non lasciate che il male vi inganni e vi faccia che
siamo separati.�.
�Non tormentate o maledite nessuno per la mia morte. Ma rendete
grazie a Dio perch� ci ha chiamato a casa per vivere con lui
nella felicit�. Glorificate Dio perch� sto per incontrare Ges��
scrive il carcerato, che sembra quasi volere consolare i suoi
amici e familiari per la sua morte imminente.
�Ho ancora molto da scrivere ma il tempo non me lo permette. Sto
per lasciare la vita terrena, con la speranza che ci incontreremo
nei cieli. Sono sicuro che tutti mi amate perch� finora ho
ricevuto oltre 70 lettere pi� altre cose� conclude Kalisti
Sebugwawo. (L.M.)
AFRICA/UGANDA
- Christian testimony of a prisoner about to be executed but
convinced of God�s compassion
Kampala
(Fides Service)- �May the state kill? - a Challenge to the Death
Penalty�, is the title of a book containing touching testimonies
of Christian hope in the compassionate love of God. One of the
testimonies is the last letter of a prison inmate Kalisti
Sebugwawo, hanged in Uganda in February 1993. The book in English,
published by Paulines Publications Africa, is by Comboni
missionary Father Tarcisio Agostoni an Italian priest with years
of experience in prison pastoral in Uganda. Fides recently
interviewed Father Agostoni (see Fides 6 May 2004).
�I have got a concrete trust that the Lord whom I have been
serving will not leave me to perish in hell. But he will truly
receive me to his eternal Kingdom (Matthew 10:32-42)� Kalisti
Sebugwawo writes. �I am going heaven to live with my Lord Jesus
eternally. I hope those who will be faithful will meet me there. I
shall be ready to welcome you brothers and sisters. So don�t
lose hope, don�t let the Devil deceive you that we have been
separated.�.
�Don�t worry either or curse anybody about my death. But give
thanks to God because he has called us home to live with him in
happiness. Praise God that I am going to meet Jesus� the
condemned man writes as if to console family and friends as the
moment of his death approaches.
Kalisti Sebugwawo ends his letter with these words: �I have much
to write but time is against me. I am about to leave this worldly
life with the hope that we shall meet in heaven. I am sure you all
love me because by now I have received of 70 messages and other
things �. (L.M.)
AFRIQUE
/ OUGANDA - La t�moignage de foi chr�tienne d�un condamn� �
mort ougandais
Kampala
(Agence Fides) - Un t�moignage de foi chr�tienne et d�esp�rance
dans la compassion de Dieu. C�est ce qui ressort de la derni�re
lettre d�un condamn� � mort, Kalisti Sebugwawo, pendu au mois
de f�vrier 1993. Des passages de la lettre sont publi�s dans le
live � May the State Kill ? �, du P�re Tarcisio Agostoni,
missionnaire Combonien qui s�occupe depuis des ann�es des
prisonniers ougandais. (cf. Agence Fides, 6 mai 2004).
� J�ai acquis la confiance concr�te que le Seigneur ne me
laissera pas p�rir en enfer, mais que vraiment il me recevra dans
son Royaume �ternel. Je suis sur le point d'aller au ciel pour
vivre �ternellement avec mon Seigneur J�sus. J�esp�re que
ceux qui croient me rencontreront l�. Je serai pr�t � souhaiter
la bienvenue � vous tous, fr�res et s�urs. Ainsi, ne perdez pas
l�esp�rance, et ne permettez pas que le mal vous trompe et
fasse que nous soyons s�par�s �.
� Ne vous tourmentez pas et ne maudissez personne pour ma mort.
Mais rendez gr�ce � Dieu parce qu�il nous a appel�s chez lui
pour vivre avec lui dans le bonheur. Glorifiez le Seigneur parce
que je suis sur le point de rencontrer J�sus �, �crit le d�tenu,
qui semble presque vouloir consoler ses amis et sa famille �
cause de sa mort imminente.
� J�ai encore beaucoup � �crire, mais le temps ne me le
permet pas. Je suis sur le point de quitter la vie terrestre, avec
l�esp�rance que nous nous rencontrerons au ciel. Je suis s�r
que vous m�aimez tous, parce que, jusqu�� pr�sent, j�ai re�u
70 lettres et d�autres choses �, conclut Kalisti Sebugwawo. (L.M.)
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