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Dossier
Il
Giappone e il Consiglio d'Europa
Sempre pi� spesso il Giappone ha subito la pressione
internazionale a causa del suo ricorso alla pena di morte. L'atto pi�
significativo di questa pressione � rappresentato dalla decisione
dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa che ha stabilito che il
Giappone venga sottoposto ad una verifica internazionale riguardo la sua
applicazione della pena di morte. Le esecuzioni in Giappone sono state fra i
punti pi� importanti dell'agenda del primo congresso mondiale contro la pena di
morte svoltosi a Strasburgo nel maggio 2002: una risoluzione ha richiamato il
Giappone a dichiarare un'immediata moratoria sulle esecuzioni. In caso
contrario, � stato ripetuto, avrebbe perso il suo status di osservatore al
Consiglio d'Europa. Cos� come per gli stati che accedono al Consiglio d'Europa
c'� l'obbligo di istituire una immediata moratoria delle esecuzioni in vista di
una futura abolizione della pena di morte, anche per le nazioni con lo status di
osservatore vige l'obbligo di aderire a tali condizioni. Gli unici due stati con
lo status di osservatore a non aver aderito a questa condizione sono il Giappone
e gli Stati Uniti d'America.
Nel febbraio 2001 una delegazione del Consiglio
d'Europa ha visitato il Giappone e, tra marzo ed aprile dello stesso anno, una
visita analoga � stata effettuata negli Stati Uniti. Il 25 giugno 2001
l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa ha adottato la risoluzione 1253
chiedendo al Giappone e agli Stati Uniti di dichiarare una moratoria immediata
sulle esecuzioni e di migliorare le terribili condizioni di vita nei bracci
della morte. In mancanza di concreti passi verso l'abolizione della pena
capitale lo status di osservatore del Giappone e degli Stati Uniti sar�
revocato.
tratto da http://www.amnesty.it/primopiano/cartellino_rosso/sc_consiglio_europa.php3
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