Comunità di Sant

Le Frontiere del Dialogo:
religioni e civilt� nel nuovo secolo

Meeting Internazionale Uomini e Religioni - Barcellona 2-4 settembre 2001


 Marted� 4 Settembre 2001
Gran Teatre del Liceu, Sal� dels Miralls
La Preghiera: Religioni e credenti a confronto

Shoten Minegishi
Monaco buddista, Giappone

   


Il tema che mi � stato richiesto � la preghiera. Vorrei parlarne a partire da alcune considerazioni personali. La preghiera � il riflesso dei nostri desideri. Il desiderio � l�origine del nostro comportamento. Per cui la preghiera oltre ad essere il comportamento mosso dal desiderio � anche l�origine del comportamento. Per questo � necessario che noi sappiamo volgerci nella giusta direzione pregare rettamente.

In giapponese il termine � giusto, retto� si scrive con un ideogramma che significa �diventare uno�. Dire perci� �questo � giusto, quello � sbagliato, significa che non si � ancora giunti a questa unit�. In altre parole, una cosa � giusta e retta quando tutti possono dimorare in essa, cio� quando tutti si � di comune accordo.

L�anno scorso, in Afganistan sono stati distrutti preziosi monumenti buddhisti. In me � rimasta la grande sofferenza di non aver potuto fare nulla. L�aver perso un patrimonio umano, artistico, culturale di tale valore, � la prova pi� grande della stupidit� umana. Purtroppo ci sono altri numerosi precedenti di questo genere che dimostrano quanto l�essere umano sia incapace di imparare le lezioni della storia e quanto gli manchi la capacit� di imparare a vicenda. Diversamente non ripeterebbe tanto spesso gli stessi errori. Proprio per questo motivo � necessario pregare incessantemente nel modo giusto.

Inoltre, proprio perch� l�essere umano sbaglia facilmente, � necessario il dialogo interreligioso per educare alla comprensione e alla simpatia verso culture e religioni diverse. Ovviamente, il dialogo interculturale e interreligioso comincia dall�incontro con persone che vivono in un mondo di valori diversi. Il solo incontro, per�, non porta a nulla. E� necessario che sia un incontro che nasce dalla simpatia e che permetta di dire dell�altro: �cultura e religione sono diverse, ma anch�essi hanno una religione, anch�essi pregano�.

Dopo il Vaticano II, noi uomini e donne di religione abbiamo potuto incontrarci su scala internazionale, e abbiamo avuto la possibilit� di ascoltarci e conoscerci a vicenda soprattutto grazie all�iniziativa promossa dalla comunit� di S. Egidio. Nonostante ci� ritengo che non siamo ancora arrivati ad un �vero incontro�. Occorre fare ancora un passo in avanti. Per esempio, dovremmo arrivare ad approfondire l�incontro tra le diverse religioni imparando a vicenda dalla vita di tutti giorni come ad esempio si fa nell�incontro tra monaci buddhisti e monaci cattolici che fanno parte del movimento intermonastico di scambio spirituale est-ovest. Oggi, qui tra noi c�� l�Abate del monastero benedettino di Monserrat, rev. Josep Maria Soler. Nella tradizione benedettina c�� il motto �Ora te labora�. Nello Zen abbiamo �samu, zenjo, eko �, ossia �lavoro, meditazione profonda e trasferimento dei meriti� .

Nei 2 anni che ho trascorso presso un monastero benedettino, ho sperimentato che nonostante la dottrina diversa, la vita monastica ha elementi comuni. Nello stesso tempo, questi stessi elementi mantengono una loro diversit� soprattutto per quanto riguarda la preghiera, la dimensione che la caratterizza � profondamente diversa.

Quando sono stato ospite del monastero di St Otttilien, la giornata cominciava con le bellissime parole della preghiera che dice: �Signore, apri le mie labbra cos� che io possa lodarti�. In altre parole, la preghiera cristiana � una preghiera che si rivolge sempre a Dio. Per questo i cristiani mi rivolgono spesso la domanda �i buddhisti zen a chi si rivolgono quando pregano�? Ma questa � una domanda tipicamente cristiana che non ha senso nel contesto buddhista.

Il discorso forse si complica e ve ne chiedo scusa, comunque l�oggetto della nostra preghiera di monaci zen � shinjitsu, cio� la �vera realt�, la realt� cos� com��. Questa vera realt� non pu� essere afferrata dal concetto perch� nel momento stesso in cui viene afferrata non � pi� la �vera realt�, la realt� cos� com��. Non voglio evidentemente entrare qui in una discussione filosofica, ma sottolineare come nella nostra tradizione questa �Vera Realt�, questa Realt� cos� com�� non ha forma n� sostanza, ma � ci� che veramente �. Penso inoltre che proprio questa posizione che ritiene che la �Vera Realt�� non pu� essere espressa a parole � il punto fondamentale di partenza del dialogo perch� ogni religione, in fondo, pensa che il proprio insegnamento � l�unico vero e giusto.

In genere ogni religione ha in s� un atteggiamento apologetico ed esclusivo. Ora, quando una tal religione cerca di costruirsi una teologia perfetta, tutta la realt� viene sistematizzata in un unico schema, mentre le atre religioni vengono considerate sbagliate oppure di seconda categoria. Per questo penso che � meglio non avere una teologia inclusivista che cerca di spiegare tutto a partire da un unico principio. Solo cos� le varie religioni presenti al mondo possono continuare ad esistere e ad avere un valore. Ad esempio, non posso essere d�accordo sulla distinzione che viene comunemente fatta tra �religione rivelata� e �religione non rivelata�.

Mi viene in mente qui la famosa frase di Socrate che dice �sapere di non sapere�. Penso che a livello di dialogo interreligioso sia importante non dimenticare quanto insegnava Socrate e cio� che l�essenziale � �sapere di non sapere�. Se non si conosce bene se stessi, a maggior ragione non si pu� pretendere di conoscere gli altri. Per questo il dialogo � necessario.

Dire che il dialogo interreligioso � necessario, significa riconoscere prima di tutto che il dialogo interreligoso � possibile. Tale certezza nasce dalla fede che ognuno ha. La mia religione � lo za zen. Lo Za zen o lo zenjo, come noi diciamo, � la preghiera che attraverso il corpo guarda alla profondit� dell�io. Attraverso lo za zen, ossia la meditazione profonda, noi cerchiamo di fare ci� che Socrate ha detto e cio� �conosci te stesso�. E ci� non con la testa, ma attraverso l�esperienza del proprio corpo. E ci� vale per tutti senza limiti culturali. Tale esperienza infatti � universale perch� tutti hanno un corpo. Poich� credo nell�universalit� del corpo credo alla possibilit� del dialogo interreligioso.

Le parole che usiamo sono diverse, ma tutti abbiamo un corpo. Pur diversi all�esterno, all�interno di noi scorre lo stesso sangue rosso che ci fa fratelli.

Quando ci sono state le olimpiadi a Barcellona, persone di diversa tradizione e diversa nazionalit� hanno potuto godere dello sport. Allo stesso modo, � importante convincersi che persone di diversa fede possono godere di trovarsi nello stesso campo che � il mondo. Per questo noi siamo qui a pregare insieme.

All�inizio del mio discorso ho detto che l�essere umano ha ripetuto tante volte nella storia gli stessi errori e che per evitare di ripeterli nuovamente il dialogo � necessario. Per sostenere tale dialogo � importante riconoscere reciprocamente la diversa preghiera che sta al cuore di ogni religione e riconoscere un orizzonte all�interno del quale comprendere l�altro superando il dialogo delle sole parole per condividere l�esperienza seria della vita religiosa dell�altro.

Il nostro cammino di 15 anni � stato sostenuto dalla preghiera delle varie religioni e proprio attraverso di essa � stato possibile approfondire e diffondere il dialogo. Per questo penso che sia necessaria la collaborazione degli uomini e delle donne di religione per costruire una nuova era di pace per tutti, in cui le religioni non siano pi� motivo di lotta. Comprendere significa prima di tutto cambiare se stessi e l�incontro con una realt� diversa � motivo di cambiamento.

La via lungo la quale uno cambia � l�incontro con la verit�. Per questo credo profondamente che l�incontro con una cultura e una religione diversa sono l�incontro con la verit� stessa. Dialogare � prima di tutto accogliere e perdonare gli sbagli passati presenti propri e altri. Inoltre, il dialogo presuppone un�attitudine positiva che porta ad amare tutti perch� dialogare � fondamentalmente un fatto religioso.

Convinto di tutto ci�, sono qui a pregare con voi con l�intenzione di continuare a farlo perch� il dialogo si diffonda e porti alla pace nel mondo.

Grazie a tutti.