Comunità di Sant

Le Frontiere del Dialogo:
religioni e civilt� nel nuovo secolo

Meeting Internazionale Uomini e Religioni - Barcellona 2-4 settembre 2001


 Luned� 3 Settembre 2001
Gran Teatre del Liceu, Foyer
Chi � per me Dio?

Sayed M.M. Ahmad Abadi Damad
Direttore Dipartimento Studi Islamici, Iran

   


Una delle questioni pi� importanti nelle religioni � la questione di Dio o della realt� soprannaturale e di come essa � concepita sia dalle sacre scritture che dai credenti delle diverse religioni. La questione pu� essere posta in altro modo: chi � il Dio o la realt� suprema alla quale si rende culto in una determinata religione? Ma immediatamente vi sono alcuni punti da chiarire.

La domanda �chi � Dio�? � profondamente diversa dalla domanda �cosa � Dio�? perch� quest�ultima domanda riguarda la quiddit� o piuttosto l�essenza di Dio che per sua natura non si pu� conoscere, � ineffabile ed insondabile, mentre la domanda �chi � Dio�? riguarda l�aspetto personale della Realt� Suprema ed il suo rapporto sia con il mondo che con l�uomo, in altre parole sia nel suo aspetto personale che universale. Questi due aspetti si possono vedere in modo chiaro nella domanda posta a Mos� dal Faraone, come riportata nel Santo Corano. �Chi � il tuo Signore, Mos�?� alla quale Mos� risponde: �il nostro Dio � colui che ha creato ogni cosa e poi l�ha guidata.�. La prima parte di questo versetto si riferisce all�aspetto universale del rapporto divino, la seconda parte all�aspetto pi� particolare o determinato dello stesso rapporto. E� interessante che nel Santo Corano questi due aspetti sono riportati con due nomi divini, i.e. al-Rahman (il compassionevole) e al-Rahim (il pi� misericordioso). Questi due nomi provengono dalla radice araba Rahmah (misericordia): il primo si riferisce alla misericordia universale che abbraccia ogni cosa �la mia misericordia ha abbracciato ogni cosa� e la seconda che definisce la misericordia particolare verso gli esseri umani, in particolare i credenti. (Egli � gentile e misericordioso verso i credenti).

Abramo (su di lui sia la pace e la benedizione di Dio) il patriarca delle religioni semitiche, quando gli viene rivolta la stessa domanda nel Santo Corano dice: il mio signore � colui che �ha creato me ed egli stesso mi guida, e mi da da mangiare e da bere e quando sono malato mi cura: Egli mi fa morire, quindi mi da la vita, ed Egli, lo spero fermamente perdoner� le mie offese nel giorno del giudizio. O Signore, giudicami e mettimi tra i giusti�

Allah o la realt� suprema dell�Islam ha entrambe gli aspetti di trascendenza e di immanenza che sono allo stesso tempo diversi e complementari. Allah � allo stesso tempo trascendente ed immanente, infinitamente oltre ed infinitamente vicino alla sua creazione. Nel suo aspetto trascendente egli � sia assoluto che infinito fonte ed origine di ogni cosa, Egli � l�Unico (ahad), il ricco (ghani) n� genera, n� � stato generato, �non vi � nessuno come lui�, ineffabile ed oltre la cognizione umana. Ma Allah (sia glorificato il suo nome) nel suo aspetto immanente, � misteriosamente presente in ogni cosa. La sua misericordia ha abbracciato e coinvolto ogni cosa. Si � manifestato e rivelato in ogni cosa. Egli � pi� vicino ad ogni cosa della cosa stessa, � pi� vicino all�uomo della sua giugulare. Egli � con ogni cosa, dovunque essa sia. Non vi possono essere due uomini che sussurrano se lui non � il terzo. E� cos� vicino all�uomo che sta tra lui ed il suo cuore. E� il signore della creazione. Egli � il creatore e colui che sostiene, colui che da la vita e che la distrugge, il compassionevole e colui che perdona, il misericordioso il contabile, il veggente, l�ascoltatore, il generoso, l�onnipotente e il tutto saggio. Allah nei suoi aspetti trascendenti ed immanenti � ben descritto in questi versi: �E� il primo e l�ultimo, il fuori e il dentro, egli sa ogni cosa�. Uno degli aspetti pi� rilevanti della divinit� nell�Islam � l�unicit�. Questo non vuol semplicemente dire che egli � uno (wahid) ma anche che egli � assolutamente unico e semplice, che non ha pari, che ha un�assoluta unit� e semplicit� che non ha divisione, separazione e molteplicit�. Ci� si riferisce allo stato dell�essenza divina che va molto oltre queste distinzioni razionali come quella tra la conoscenza. Colui che conosce e colui che � conosciuto. A questo livello � oltre ogni cognizione e conoscenza, e forse lo si pu� richiamare come �egli�. Ma poich� Dio non pu� essere conosciuto in questo aspetto di totale unit�, si pu� conoscere attraverso i suoi nomi ed attributi.

Con essi egli si � manifestato nella creazione ed attraverso questa stessa manifestazione egli pu� essere conosciuto. Nel Santo Corano c�� un�ampia variet� di nomi divini ed effettivamente non vi � altra Scrittura che riveli cos� tanti nomi divini, con altrettanta precisione come fa il Santo Corano. Prima di tutto e principalmente questi nomi divini sono chiamati i Bei Nomi ed ai credenti � chiesto di chiamare Dio con questi Bei Nomi. �Ad Allah appartengono i nomi pi� belli, chiamatelo con questi nomi, abbandonate coloro che bestemmiano il suo nome�. Questi nomi, come si vede sono i pi� belli ed i pi� perfetti ed Allah si � rivelato sia all�uomo che all�universo attraverso questi nomi. Dovunque vediamo un attributo perfetto noi dovremmo ricordare che � un attributo di Dio. Nella vita del musulmano vi � una profonda coscienza di questi attributi divini, che riempiono gli orizzonti, e la maggior parte di questi nomi si sono fatti strada nella terminologia musulmana.

Questi nomi essendo i pi� belli, hanno riempito ogni cosa di bellezza. In altre parole, nella visione musulmana la bellezza divina si manifesta e risplende in ogni particolare e nell�insieme dell�universo. Oltre all�attributo di misericordia, che �, onnicomprensivo, alcuni altri attributi che riguardano la vita vengono sottolineati: conoscenza, volont�, potere, vista, udito e parola che sono chiamati "Madri di tutti i nomi"�(unmahat al-asma). "Dio � potente sopra ogni cosa"� "Egli conosce ogni cosa� �ogni cosa � sotto il suo sguardo ed egli ode tutto�. Conosce i pensieri pi� intimi del tuo cuore� �Come potrebbe non conoscere colui che ha creato, ed egli � in tutto abile e di tutto cosciente� (67,14). Allo stesso modo il Santo corano enfatizza il Divino amore e la divina misericordia. Oltre al fatto che, tutti i capitoli del Santo Corano (114 numeri) tranne uno (rivolti ai non credenti) cominciano con i due nomi divini di al-Rahman (il compassionevole) e al-Rahim (il misericordioso), entrambe derivati dalla radice araba Rahmah (misericordia), vi sono altri nomi divini che implicano la misericordia e l�amore divino direttamente o indirettamente. Per esempio i nomi Wadud (clemente, tenero) Latif (tutto gentile) Ghafur (colui che perodna) Afuww (colui che cancella ogni peccato) Qarib (il pi� prossimo) e molte altre. Ma la parola Hubb (amore) ed i suoi derivati sono utilizzati pi� di cento volte nel nobile Corano, principalmente in collegamento con Dio e l�uomo. La religione si basa sull�amore di Dio. L�Imam Jafar as-Sadiq (A.S.) si narra che abbia detto: �E� forse la religione altro oltre all�amore di Dio?�

Cos� si pu� dire che la fede in Dio � commisurata con l�amore di Dio: �Si dice: se ami Dio, seguimi e Dio ti amer�� L�intera comunit� possono anche essere gli amanti di Dio Egli condurr� un popolo che ama e che lo ama� Sicuramente questo amore penetra tra i credenti �tutti i credenti sono amanti gli uni degli altri� Inoltre ogni atto religioso dovrebbe procedere dall�amore di Dio. �Essi danno il cibo per amore di lui, ai bisognosi, all�orfano ed al prigioniero: vi nutriamo solo per il volto (amore) di Dio�.

C�� da dire un�ultima parola sull�uomo in rapporto a Dio. Ogni uomo possiede lo spirito divino �Soffio su di te, o uomo, il mio stesso spirito.� Cos� lo spirito umano � divino per natura e manifesta tutte le qualit� divine e gli attributi come possiamo testimoniare in noi stessi. L�uomo inoltre, � il califfo o il vice reggente di Dio (Khalifah). Poche persone sono coscienti del tesoro divino di cui sono portatori. Siamo cos� abituati a noi stessi che facilmente dimentichiamo questo mistero divino. Ma allo stesso tempo l�uomo � portatore della fede in Dio escludendo tutte le altre creature, �abbiamo offerto la fede ai cieli a alla terra ed alle montagne, ma si sono rifiutate di portarla e ne hanno avuto paura: cos� l�uomo l�ha portata. Sicuramente egli � ingiusto ed incosciente�.

Infine vedendo che in queste poche parole non posso descrivere l�infinit� bellezza e maest� di Dio, ripeto le parole del santo profeta: �Non posso enumerare le tue lodi; tu sei come ti sei lodato da te stesso�.