Comunità di Sant

Le Frontiere del Dialogo:
religioni e civilt� nel nuovo secolo

Meeting Internazionale Uomini e Religioni - Barcellona 2-4 settembre 2001


 Luned� 3 Settembre 2001
Gran Teatre del Liceu, Sal� dels Miralls
Islam e Cristianesimo, il dialogo continua

Kone Idriss Koudouss
Presidente del Consiglio Nazionale Islamico della Costa d'Avorio

   


Nel nome di Dio Misericordioso e Compassionevole

Eccellenze, Signore e Signori, care sorelle, cari fratelli,

Il Consiglio Nazionale Islamico della Costa d�Avorio, coglie l�occasione offertagli da questo incontro internazionale di credenti, per esprimere riconoscenza, gratitudine e felicitazioni, da parte della comunit� musulmana ivoriana alla valente Comunit� di Sant�Egidio, insignita per l�anno 2000 del premio F�lix Houphou�t Boigny per la ricerca della pace.

Infatti, "Incoraggiare il dialogo tra le religioni e le culture per promuovere la pace nel mondo" � una sfida globale che il CNI, con la grazia di Dio, vuole contribuire a promuovere.

Per questo il nostro contributo al forum Cristianesimo e Islam, si articoler�, se Dio vuole, attorno ai punti seguenti:

1-La percezione delle culture e delle religioni rivelate

2-Presupposti al dialogo islamo cristiano

3-Concordanze dottrinali

4-Similitudini sociologiche

5-Analogie tra versetti Coranici e Biblici

Percezione

Nella realizzazione di ci� che fonda la sua ragione di essere sulla terra, l�essere umano, nel corso della sua esistenza, incarna in diversa misura delle differenze culturali attraverso i suoi atteggiamenti, le sue attitudini e i suoi modi di ragionamento.

Ma l�analisi empirica attesta come questo ideale di vita si nutra di diversi stimoli. Motivi legati all�ambiente prossimo permettono di spiegare questa situazione. Tuttavia, per l�emancipazione dell�umanit�, le religioni e le culture hanno elaborato principi che avvalorano la loro autorit� e che confermano la loro identit� o la loro propria natura.

L�adesione a queste discipline attraverso l�osservanza pi� o meno rigorosa dei loro principi, al fine di trarre il maggior profitto, non ha sempre permesso la coesistenza pacifica tra popoli di societ� eterogenee, rispetto alle loro differenze molto spesso fondate sulla storia e la geografia. Tuttavia, la realt� storica che obbliga gli esseri umani di diverse confessioni religiose a condividere gli stessi spazi geografici e a gestire le stesse istituzioni amministrative, politiche e sociali, spinge imperativamente queste stesse ad armonizzare la loro coesistenza per accettarsi mutuamente, cio� a trascendere le loro differenze.

� O uomini, in verit� Noi vi abbiamo creato da un maschio e da una femmina e abbiam fatto di voi popoli vari e trib� a che vi conosceste a vicenda, ma il pi� nobile tra voi � colui che teme Dio. In verit� Dio � sapiente e conosce. � (Sura XLIX, v.13, Al Hujur�t).

Le confessioni religiose, come corpi liquidi in un recipiente, senza cambiare la loro natura diventano quindi strumenti di orientamento senza mutare i loro dogmi.

Da questo punto di vista l�Islam, nostro ideale religioso, al di l� dei pilastri fondamentali permette l�interpretazione della sua legge. "Oggi vi ho reso perfetta la vostra religione, e ho compiuto su di voi i miei favori, e mi � piaciuto darvi per religione l�Islam. Quanto poi a chi vi � costretto per fame e senza volontaria inclinazione al peccato, ebbene Dio � misericordioso e pietoso." (Sura V Al Madida, vers.3)

Culture e religioni rivelate

A base della civilt� e fondamento delle nostre societ� � la religione, sia essa animista, ebraica, cristiana o musulmana. Come esempio, alcune manifestazioni sociali ne sono prova: la coabitazione di popolazioni al crocevia di religioni e culture diverse, e l�alleanza in alcuni aspetti tra le diverse religioni.

Il battesimo di un bambino, il matrimonio, il funerale...illustrano proprio questo. Essi sono fortemente influenzati da una cultura religiosa. Oltre questi eventi l�idioma della liturgia religiosa, in particolare l�arabo nell�Islam, ha interferito nelle lingue locali. Ad esempio il Bambara (lingua usata in gran parte dell�Africa occidentale) ha preso dall�arabo alcune espressioni: Dio, si; mondo, potenza, celebrit�...e l�accentuazione nella lettura del Corano per un Bambara � diversa da quella di un arabo.

Inoltre, messa da parte la barbarie che si manifesta per la conquista del potere temporale e per il suo mantenimento, nella maggior parte dei paesi del globo, si vive la propria fede senza essere inquietati dal proprio ambiente, anche se questo fosse per maggioranza di un�altra religione.

Cos�, alcune popolazioni si trovano a cavallo tra diverse culture e religioni.

Tuttavia, se il lungo passato religioso di certe popolazioni permette loro di superare le difficolt� nell�osservanza delle pratiche cultuali, in altre, al contrario, le grandi differenze tra cultura iniziale e religione d�adozione, le colloca spesso tra il nichilismo e l�utopia, soprattutto quando esse si trovano a dover compiere una scelta sia religiosa, sia sociale.

Certamente, per armonizzare le diversit� religiose e culturali in una forma di amicizia e di fraternit�, la comunit� religiosa mondiale dovr� continuare sulla scia dei congressi di Tripoli (febbraio 1976), Cordoba (marzo 1977) e di Assisi (ottobre 1986), con tutti i successivi incontri, non meno importanti, che hanno proseguito questa esperienza.

Per migliorare i loro risultati, bisogna progressivamente trasformare il dialogo interreligioso, che a volte ha l�andamento di un dialogo tra sordi, in una tribuna di scambi, fruttuosa, arricchente e istruttiva, cio� senza confronto dottrinale e senza opposizioni tra le comunit�.

A questo proposito, il CNI � membro fondatore del forum interconfessionale della Costa d�Avorio, che raccoglie diverse confessioni religiose e le ONG presenti nel paese. Ma prima della sua creazione, nel 1995, i nostri illustri patriarchi, l�imam Aboubakar Sacko e il muft� Ahmed Tidiane Ba (che Dio abbia piet� della loro anima) avevano gi� iniziato questa tradizione di dialogo islamo-cristiano in Costa d�Avorio.

Gli ostacoli ad un tale quadro sono numerosi, ma restano superabili, in particolare si tratta di:

-La laicit� a "geometria variabile" per occultare la parzialit� nel trattamento delle religioni in uno stesso paese

-La difesa di una causa, spesso materialista, a detrimento della verit�

-La trasformazione della religione in un fenomeno puramente sociologico

-L�evangelizzazione nel segreto disegno di de-islamizzazione di alcune comunit�

-L�ignoranza o il rifiuto di conoscere la religione dell�altro

-La sostituzione delle preoccupazioni sociali alle preoccupazioni spirituali

-I tentativi diffamatori contro una religione

Diventa dunque imperativo evitare le divagazioni semplicistiche, la verbosit� sterile a beneficio di una alleanza tra le religioni rivelate.

Questa alleanza, di fronte al macchinismo, al positivismo, all�ateismo, alla decadenza morale, deve esaminare i presupposti prima di definire un ordine del giorno.

Presupposti al dialogo islamo-cristiano

Un�intesa dottrinale integrale tra le due religioni � inconcepibile, l�orientamento e la finalit� del loro dialogo deve dunque basarsi sui numerosi punti di convergenza.

Prima di identificarli, � necessario accantonare le divergenze che, da una parte ricusano la divinit� di Ges�, la Trinit�, l�Incarnazione, il peccato originale, la redenzione, e dall�altra parte, i profeti tra i quali il Messaggero di Dio Muhammad; poich� non c�� Islam senza Muhammad, non c�� messaggio, senza messaggero.

In pi�, come la fede nella redenzione � il succo del cristianesimo, cos� i musulmani non possono rinunciare alla loro professione di fede (chahada).

Pertanto, l�ordine del giorno di un dialogo leale e proficuo, come quello iniziato nella sua vita dallo stesso profeta Muhammad, non sollever� che alcuni problemi, poich� il dialogo sar� liberato dall�immaginario esuberante degli iconoclasti, per arrivare al vero culto dovuto a Dio e a Dio solo.

" (E non discutete che della buona maniera con le genti del libro)***" Sura XXXIX, Az zumar, v.46.

Una discussione intelligente, cortese, deve essere condotta al fine di esplorare le concordanze dottrinali, le similitudini sociologiche e le analogie testuali tra l�Islam e il Cristianesimo.

Concordanze dottrinali

L�islam e il Cristianesimo concordano sull�esistenza di Dio, sulla sua trascendenza, sulla sua onniscienza, onnipotenza, sulla libert�, sulla sapienza di Dio, sul messianismo, e la promessa di una resurrezione con il premio o la condanna finale del paradiso o dell�inferno.

Similitudini sociologiche

Al di l� delle concordanze dottrinali, l�Islam e il Cristianesimo hanno vedute simili circa i principi morali fondati sullo stesso concetto di bene e di male, di giustizia e di pace. Essi (Cristianesimo e Islam) condannano in maniera unanime il vizio, la violenza, l�ingiustizia, l�odio, ogni forma di empiet�. Essi diffidano delle ricchezze materiali, segnate dalla fine dei tempi.

"Quando il mondo finir� - diceva Ibn Omar - la preoccupazione di guadagnare il denaro sar� la religione dei popoli"; Islam e Cristianesimo hanno compassione degli afflitti, dei deboli, dei poveri, degli handicappati. Queste due religioni sono indulgenti verso la debolezza umana.

Analogie di versetti coranici e biblici

Queste concordanze e similitudini sono confermate dallo spirito e dalla lettera di alcuni versetti coranici e biblici.

Questi versetti, numerosi, attestano molteplici punti di vista convergenti, relativi alla dottrina e al valore sociale del Cristianesimo e dell�Islam.

Solo per fare qualche esempio: a proposito dell�aspirazione al bene e alla giustizia, il Corano, nella I� sura ,Al Fatihat, v.5, dice: "Guidaci sulla retta via" e la Bibbia, nel salmo XXVII, 11, non dice altro che: "Mostrami, Signore la tua via, guidami sul retto cammino".

Magnificando la sapienza divina, il Corano, nella sura II�, Al Baquara, v.5, rivela: "Dio si prender� gioco di loro. Li lascer� persistere nella loro osservanza".

La Bibbia nel salmo II,4 dice "Se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall�alto il Signore".

Per ci� che riguarda il diritto penale, il Corano, sempre nella sura II�, Al Baquara, v.178, ricorda "O voi che credete, in materia di omicidio vi � prescritta la legge del taglione, libero per libero, schiavo per schiavo, donna per donna...".

E la Bibbia nel libro del Levitico 24,19-20 disponeva gi� che: "Se uno far� una lesione al suo prossimo, si far� a lui come egli ha fatto all�altro: frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si far� la stessa lesione che lui ha fatto all�altro...chi uccide un uomo sar� messo a morte."

Oltre questi esempi ne esistono altri relativi alla parola di Dio, alla trascendenza divina, all�amore verso il prossimo, al rifiuto dell�ingiustizia, alla condanna dei vizi e dell�empiet�...

Conclusione

Questo colloquio avr� il merito di proseguire il cantiere aperto da molti anni. Permetter� di rinforzare la comunit� religiosa mondiale i cui lavori, nell�unione fraterna dei figli di Abramo, combatteranno con tutte le loro forze la decadenza spirituale che minaccia l�uomo nella sua dignit� e nella sua vocazione; questa comunit� religiosa mondiale dovr� opporsi all�assalto del materialismo; dovr� lottare contro il malessere sociale con tutti i suoi segni manifesti: l�epidemia dell�AIDS, i processi vergognosi di guide religiose accusate di crimini, le gravi e ricorrenti violazioni dei diritti umani...

Noi preghiamo Allah, Misericordioso, perch� accompagni con la sua grazia gli incontri come questo. La nostra preghiera e il nostro augurio � che gli uomini e le donne, qualsiasi sia la loro cultura o la loro religione, si conoscano sempre pi� con un dialogo sincero: ne va della sopravvivenza stessa dell�umanit�.

Prima di concludere, vogliamo ancora ripetere ai nostri fratelli e alle nostre sorelle della Comunit� di Sant�Egidio, tutta la nostra gratitudine e tutte le nostre felicitazioni per la speranza che suscitano in ciascuno di noi.

Grazie.