Comunità di Sant

Le Frontiere del Dialogo:
religioni e civilt� nel nuovo secolo

Meeting Internazionale Uomini e Religioni - Barcellona 2-4 settembre 2001


 Luned� 3 Settembre 2001
Gran Teatre del Liceu, Sal� dels Miralls
Islam e Cristianesimo, il dialogo continua

Mohammad Sammak
Co-Presidente del Comitato per il Dialogo Islamo-Cristiano, Libano

   


Gli scienziati di tutto il mondo stanno lavorando duramente per comprendere meglio le esperienze religiose, misurarle e anche riprodurle. Utilizzando una potente tecnologia per raffigurarsi il cervello, i ricercatori stanno esplorando quello che i musulmani chiamano sufismo, che i cristiani descrivono come misticismo ossia uno stato di grazia, e ci� che i buddisti chiamano Nirvana. Gli scienziati si chiedono se la spiritualit� possa essere spiegata in termini di reti neurali, neurotrasmettitori e chimica cerebrale.

Uno scienziato americano, Andrew Newsberg, ha detto nel suo libro �Perch� Dio non se ne andr��: �A meno che non ci sia un cambiamento fondamentale nel cervello, la religione e la spiritualit� resteranno qui a lungo�. �Il cervello � predisposto per avere questo genere di esperienze ed � per questo che cos� tanta gente crede in Dio� afferma l�autore.

Un professore canadese di Neurologia, Michael Persinger, dopo aver condotto esperimenti magnetici sui crani dei volontari ha concluso affermando che �la religione � una caratteristica del cervello, solo del cervello, ed ha poco a che fare con quello che c�� l� fuori�. Egli � convinto persino che, stimolando certe aree nella parte anteriore del cervello, uno possa smarrire la linea di demarcazione tra s� e il resto del mondo fino a tendere ad uno stato universale .

Dire che il cervello produce la religione sarebbe come dire che una penna produce scrittura. Ciononostante ci� che � scientificamente affermato sulla relazione (per quanto ancora discutibile) tra il cervello e la religione pu� essere ancor pi� facilmente detto circa la relazione tra il cervello e il fanatismo e l�intolleranza. E� possibile che la scienza trovi i modi per stimolare la chimica cerebrale della tolleranza e bloccare l�area del cervello in cui ha sede la chimica del fanatismo?

I dottori stanno studiando come l�epilessia e certe droghe allucinogene possano produrre epifanie religiose; questo � un risultato che ci fa sperare che un giorno saranno disponibili droghe che stimolino lo stato di tolleranza razziale e religiosa. L�umanit� ha bisogno di pasticche di �Tolerancia� pi� di quanto non necessiti quelle di Viagra! Se la tolleranza � difficile da raggiungere solo attraverso l�istruzione, o anche attraverso etica e valori religiosi, perch� allora non utilizzare l�ingegneria genetica o la chimica del cervello?

�Musulmani e cristiani insieme costituiscono oltre la met� dell�umanit�. Le loro sono le due religioni pi� diffuse in tutti i continenti. I loro seguaci ed il mondo intero guardano alle due religioni perch� cerchino insieme le risposte ad alcuni urgenti problemi del mondo. Inoltre se i cristiani e i musulmani devono essere fedeli agli ideali pi� alti delle proprie convinzioni religiose, allora essi dovranno studiare dei modi di lavorare insieme per promuovere pi� giustizia e pace, il rispetto dei diritti delle persone, la rimozione delle discriminazioni ingiuste, l�armonia della societ� e soprattutto lo sviluppo delle persone� .

L�Islam nel Sacro Corano insegna che �In verit�, troverai che i pi� cordialmente vicini a coloro che credono sono quelli che dicono: siamo cristiani! Questo avviene perch� fra di loro vi sono preti e monaci, ed essi non sono superbi� .

Il papa Giovanni Paolo II ha detto: �Sol nella mutua accettazione dell�altro e nel rispetto reciproco che ne risulta, reso pi� profondo dall�amore, risiede il segreto di un�umanit� finalmente riconciliata� .

Nel 1900, l�inizio di quello a cui i protestanti americani diedero il nome di �il Secolo cristiano�, l�ottanta per cento dei cristiani erano Europeri o Nordamericani. Oggi il sessanta per cento sono cittadini del Secondo e Terzo Mondo, cio� Africa, Asia e America Latina. �Il centro del Cristianesimo si � spostato a sud� .

Come risultato, per la prima volta nella sua storia il Cristianesimo � divenuto una religione principalmente dei poveri, degli emarginati, di quelli che sono privi di potere e � in parte dell�Asia e del Medio Oriente � degli oppressi. Anche il suo volto � cambiato. �Il Cristianesimo non � pi� la religione dell�uomo bianco�.

Per molti asiatici, tuttavia, ci� che rende attrattivo Ges� � la sua identificazione con i poveri ed i sofferenti.

Se c�� un continente che detiene il futuro del Cristianesimo, a detta di molti esperti di missione, quello � l�Africa. L� essi vedono la Storia compiere il secondo atto: proprio come le trib� dell�Europa settentrionale si volsero alla Chiesa dopo la caduta dell�Impero Romano, cos� gli Africani stanno abbracciando il Cristianesimo di fronte al massiccio caos politico, economico e sociale.

Come sapete, l�Islam si trova gi� in Asia ed Africa. L�Islam � per� un nuovo arrivato nell�Occidente (Europa e Stai Uniti). Ci� significa che dovremmo aspettarci un aumento della frizione religiosa tra le due fedi a meno che non vengano eretti ponti di mutua comprensione, riconoscimento e rispetto sulla base delle due citazioni di cui sopra, del Corano e del Papa.

In Asia ed in Africa i conflitti tribali sono profondamente radicati nella maggior parte dei paesi dei due continenti. L�Islamizzazione di una trib� e la Cristianizzazioone di un�altra � sufficiente a trasformare un limitato conflitto tribale in un incubo islamo-cristiano. E, in un mondo globalizzato, ogni conflitto locale, non importa quanto piccolo e delimitato, causa un mal di testa alle relazioni tra cristiani e musulmani in tutto il mondo. Abbiamo gi� sofferto molto fino ad ora a causa di conflitti che sono esplosi in molti luoghi, dall�Indonesia ai Balcani alla Nigeria. Nel mio paese, il Libano, dove cristiani e musulmani hanno convissuto per secoli, la sensibilit� religiosa � diventata come la scala Richter per registrare �terremoti religiosi� in tutto il mondo! Abbiamo concluso che per i libanesi cristiani e musulmani non � sufficiente decidere di vivere insieme per raggiungere gli obiettivi del messaggio di condivisione, ma essi devono fare del loro meglio attraverso istituzioni religiose internazionali come il Vaticano, Al-Azhar, il W.C.C. ed il M.E.C.C. ed altre istituzioni religiose allo scopo di rendere questo messaggio uno stile di vita ovunque i cristiani ed i musulmani vivano fianco a fianco.

Questa concezione di pluralismo religioso in armonica convivenza sta affrontando nuove sfide, non solo in Medio Oriente, ma in ogni angolo del mondo. In Libano ci stiamo confrontando con queste sfide, a volte con successo, altre volte con scarsa fortuna; tuttavia siamo determinati ad elevare il nostro modo di convivere fino ad un livello tale da renderlo un messaggio, come per il messaggio di condivisione che S.S. il papa Giovanni Paolo II ha dichiarato durante la visita papale in Libano. Sappiamo che ci� non � facile nel Medio Oriente odierno, ma siamo convinti che un tale messaggio sia un dovere per gli uomini del XXI secolo e che sia un grande onore per ogni nazione innalzare gli stendardi di questo messaggio.

Mohammad Sammak