Comunità di Sant

Le Frontiere del Dialogo:
religioni e civilt� nel nuovo secolo

Meeting Internazionale Uomini e Religioni - Barcellona 2-4 settembre 2001


 Luned� 3 Settembre 2001
Palau de la Generalitat, Auditori
Il cammino del dialogo in Estremo Oriente

Koken Fuji
Presidente della Scuola Buddista Tendai, Giappone

   


Signore e Signori, � per me un grande onore essere con voi in questo 15o Anniversario della Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace che fu celebrata ad Assisi nel 1986, per iniziativa di S.S. Giovanni Paolo II. Come rappresentante della Denominazione buddhista giapponese Tendai, vorrei esprimere il mio ringraziamento anche a tutti coloro che hanno organizzato questo importante incontro di Barcellona.

Il tema di questa tavola rotonda � �il cammino del dialogo in Estremo Oriente�. Quando vado indietro con la memoria su questo cammino, non posso non ricordare due grandi figure di scomparsi leaders buddhisti e miei predecessori: uno di essi il Gran Maestro Shocho Hagami; l�altro, il 253� Sacerdote Supremo del Tendai, il ven. Etai Yamada.

Il Ven. Hagami � stato uno dei pi� insigni Maestri del Buddhismo Esoterico Tendai. Tuttavia noi lo ricordiamo anche come un leader spirituale di grande significato, molto al di l� degli stretti confini di una singola denominazione religiosa. Nel 1967, dopo aver contribuito alla sua fondazione, egli era stato scelto primo Presidente della �Japan Religious Committee� della World Federation, e composta di membri Shinto, buddhisti e cristiani, oltre che di altri membri provenienti da altre nuove religioni. Nel 1976 il Ven. Hagami, d�accordo con il comitato direttivo, invit� in Giappone, dall�Egitto, l�allora Grand Imam, Sheikko di Al Azhar, Dr. Farham. Questo fu forse il primo incontro delle religioni giapponesi con l�Islam.

Per i suoi rapporti di amicizia con l�Islam, il Ven. Hagami e altri rappresentanti giapponesi ebbero anche la possibilit� di incontrare nel maggio 1977 l�allora Presidente egiziano Sadat. Conversando con lui, egli espresse la speranza che Musulmani, Ebrei e Cristiani potessero un giorno sedere allo stesso tavolo e parlare insieme. �Questo � disse Hagami - sarebbe il primo passo verso la pace.� Questa conversazione tra il Ven. Hagami e il Presidente Sadat fu seguita dallo storico incontro a Campo David tra il Primo ministro israeliano Begin, il Presidente Sadat e il Presidente americano Carter. Il loro incontro fu naturalmente di tipo politico, ma in qualche modo si pu� dire che sia stato anche un incontro fra tre religioni. Risultato di questo incontro, come � noto, fu che Israele restitui all�Egitto la penisola del Sinai. Nel novembre del 1978, il presidente Sadat invit� il Ven. Hagami alla grande celebrazione tenuta per questa restituzione, considerandolo uno di coloro che avevano contribuito positivamente a quella soluzione del conflitto. Nel discorso tenuto per quella circostanza, il Presidente Sadat espresse anche il desiderio che ai piedi del Monte Sinai, dove si teneva la celebrazione, si potesse costruire in futuro anche un luogo di culto comune per le tre religioni: un luogo che potesse essere considerato quasi il simbolo profetico di un mondo rappacificato. Questo desiderio fu di fatto realizzato nel 1984 e alla solenne inaugurazione parteciparono 130 persone provenienti da molte religioni. Tra di essi era presente il Ven. Hagami con 30 rappresentanti giapponesi dello Shinto, del Cristianesimo e del Buddhismo.

Fu cos� � dicevo - che le religioni del Giappone fecero i primi passi insieme sul cammino del dialogo. Nel 1981, l�Associazione delle Religioni giapponesi organizz� su grande scala anche una prima conferenza internazionale sotto il titolo di �World Religionist Ethics Congress� che si tenne a Tokyo e Kyoto. Prima di questo congresso, nel giugno 1978, incontri preliminari erano gi� stati tenuti presso il lago di Nemi, alla periferia di Roma. In questo caso, si trattava di un incontro tra rappresentanti delle religioni giapponesi e cattolici dal Vaticano. Il felice esito di questi contatti, sotto gli auspici del Papa, portarono alla concretizzazione del Congresso di cui ho appena parlato. In quella occasione, per allargare il raggio dei partecipanti, il Ven. Hagami fu di nuovo in Egitto, Turchia e Grecia. Anche questa Conferenza si concluse con un successo senza precedenti. Nel messaggio finale si legge: �Poich� in passato spesso intolleranza e ostilit� hanno deformato i rapporti tra le religioni, se esse vogliono parlare di pace universale e armonia, il primo passo da compiere � quello di coltivare rispetto, buona volont� e comprensione nei riguardi dell�altro. Pertanto, quando esse danno testimonianza a ci� in cui credono e sono pronte a invitare gli altri ad abbracciare liberamente la loro fede, non ci deve essere nessun proselitismo o coercizione fisica allo scopo di costringere gli altri ad accettare la propria fede�.

Nell�ottobre 1986, S. S. Giovanni Paolo II fece un appello alle religioni del mondo per una giornata di preghiera e digiuno ad Assisi dove furono invitati un centinaio di rappresentanti dai cinque continenti. In quella occasione, per la prima volta, insieme con il Ven. Hagami, fu invitato anche il Ven. Etai Yamada, allora Supremo Sacerdote della Denominazione buddhista Tendai.

E� noto che gi� prima di quell�incontro, il ven. Hagami era in cordiali rapporti con il card. Pignedoli, Presidente del Segretariato per i Non-Cristiani. Io voglio qui sottolineare questo fatto anche per ricordare che la loro fraterna amicizia fece s� che la partecipazione giapponese all�incontro di Assisi si svolse senza difficolt�.

Il Ven. Yamada, che a quel tempo aveva 90 anni, era in Giappone una delle figure pubbliche pi� conosciute e rispettate per la sua profonda visione spirituale. Conosciuto all�estero come �il santo dell�Oriente�, rimase profondamente impressionato dal giorno di preghiera ad Assisi e dal suo incontro con S.S. Giiovanni Paolo II. Ritornato in Giappone, egli si adoper� in tutti modi per diffondere �lo spirito di Assisi�. Per sua iniziativa si giunse cos�, l�anno succesivo (1987), a quell�avvenimento che fu chiamato il �Summit delle Religioni�.

Quello era anche l�anno in cui la denominazione Tendai si stava preparando per il 1200esimo anniversario della fondazione del Buddhismo Tendai, iniziato da Saicho proprio sul monte Hiei. Fu appunto in questa occasione che il Ven. Yamada invit� sul Monte Hiei i rappresentanti delle religioni mondiali. Anche le religioni giapponesi risposero con grande interesse al punto che questo incontro divenne il momento culminante di tutto il programma della celebrazione.

Alla preparazione di questo avvenimento avevano anche collaborarono tutte le maggiori organizzazioni religiose giapponesi, come la �Japan Buddhist Federation�, l�Associazione dei Templi Shinto, la �Federation of Sectarian Shinto�, la �Japan Federation of Christian Associations�, la �Union of New Religious Organizations in Japan�, la commissione giapponese del WCRP (World Conference on Religion and Peace), la �Japan Religious Committee for World Federation�� E cos� il Monte Hiei, conosciuto come la culla del Buddhismo giapponese, contribu� anche alla nascita di questo nuovo rapporto tra le diverse religioni giapponesi di oggi.

Il Summit delle religioni ebbe luogo dal 3 al 4 Agosto 1987, con la partecipazione di numerosi esponenti cristiani, buddhisti, ebrei, islamici, indu, cos� come della religione Sikh e di altre. Ci furono rappresentanti come il Card Arinze per il Vaticano, il p. Mizzi per Assisi, e il Dr. Rauf per l�universit� Islamica Internazionale, il rabbino Dr. Glaser dalla Central Conference of American Rabbis, lo scomparso Dr. Zhao Pu Chu dalla Cina, e molti altri.

Dieci anni dopo, il piccolo ruscello di cooperazione interreligiosa intravisto negli anni settanta era ormai diventato un grande fiume. Gi� nel decimo anniversario del primo incontro sul monte Hiei, e cio� nel 1997, i convenuti dalle varie religioni erano diventati 4000, tra cui 35 rappresentanti ufficiali e 32 osservatori provenienti da 18 nazioni.

Guardando indietro al decennio passato, non posso fare a meno di notare che il Giappone e il mondo, da allora, sono grandemente cambiati. Penso alla fine della guerra fredda, seguita da una catena di incidenti, dalla caduta del muro di Berlino al collasso dei regimi comunisti. Il mondo si � rallegrato per la fine della guerra fredda, ma � stato un sollievo breve. E ci siamo trovati subito a doverci confrontare, uno dopo l�altro, con altri gravi problemi: conflitti etnici, problemi dell�ambiente, povert�, rifugiati, penuria di cibo, popolazione crescente, violenza, oppressione dei diritti umani, etc. Personalmente, dico a me stesso con molto dolore: Quanto poco ho fatto io per la pace durante il decennio trascorso!

I problemi che abbiamo di fronte sono complessi, e sono di grave ostacolo alla pace. Il degrado dell�ambiente � un grave avvertimento per la nostra civilt�. Non abbiamo ottenuto la totale abolizione delle armi nucleari, anzi esse sono in crescita. Oggi siamo anche molto preoccupati per uno sviluppo della scienza e della tecnologia assai sofisticato, ma che rischia di violare le radici stesse della vita, se la clonazione umana dovesse aver luogo. Noi sappiamo che la situazione � estremamente seria.

Come uomo di religione, io devo con dispiacere segnalare l�arroganza dell�uomo che sembra aver dimenticato il valore della vita e il rispetto dovuto alla natura. Noi dobbiamo riscoprire il senso religioso dei valori per poter rispettare la vita in ogni sua forma. Un passo alla volta, dobbiamo intensificare i nostri sforzi per sviluppare un senso pi� profondo della giustizia, dell�amore, della compassione, e una accettazione dell�altro radicata in uno spirito religioso.

Per concludere il mio discorso, vorrei ricordare alcune parole pronunciate dalle due figure sopra menzionate, il ven. Hagami e il ven. Yamada, pionieri in Oriente della collaborazione tra le religioni.

Le parole del ven. Hagami furono pronunciate all�Universita delle Hawaii: �Voi dovete ricordare � egli disse � che il seme di tutte le guerre (e anche della concorrenza per il primato tra gli individui e per i guadagni economici o politici tra le nazioni), nasce dall�egoismo. Per questo io devo anche puntare il dito verso l�egoismo di tante organizzazioni religiose. Spesso esse insegnano che l�egoismo � la cosa peggiore che c�� nell�uomo. Ma bisogna riconoscere che spesso esse sono anche tra le organizzazioni pi� egoiste e centrate su se stesse.�

Nel 1987, il Ven. Yamada disse invece: �Molti mi chiedono: Sar� proprio vero che la preghiera � utile per stabilire la pace? A costoro io rispondo: I leaders religiosi del mondo devono prendere l�iniziativa per fermare i conflitti tra le religioni. Ma per questo dobbiamo cominciare noi stessi a incontrarci, stringerci la mano, pregare insieme per poter diventare capaci di costruire insieme e per tutti un mondo di pace�.

Infine vorrei anche ricordare le parole di S. S. Giovanni Paolo II quando, nel 1981, fu in visita al Giappone. Rivolgendosi a noi rappresentanti delle religioni del Giappone, egli disse: � Permettetemi di citare anche le parole di un grande vostro maestro buddhista, il santo e venerabile Saicho, Denghio-Daishi: �

Io credo veramente che queste parole indichino per tutti noi l�elemento pi� essenziale del rapporto tra le religioni.

Grazie per la vostra attenzione.