Comunità di Sant

Summit Islamo Cristiano
Roma, 3-4 ottobe 2001


 Mercoled� 3 Ottobre 2001
Centro Congressi di Via di Porta Castello 44
Seduta inaugurale

Mar Gregorios Iohanna Ibrahim
Metropolita Siro-ortodosso di Aleppo, Siria

   


Nel nome di Dio Uno ed Unico io inizio,

saluto tutti i presenti ed i partecipanti a questo Summit Islamo-Cristiano e ringrazio chi lo ha preparato. Soprattutto la Comunit� di Sant�Egidio, che lavora da 16 anni nel campo del dialogo tra le religioni, coronando di successo i suoi sforzi ed ha creato un nucleo di lavoro comune per la pace e per avvicinare i punti di vista tra i popoli, le civilt� e le diverse religioni.

E spero che alla fine di questo Summit si produca una dichiarazione che affermi la continuit� dell�idea della convivenza tra Cristianesimo ed Islam e getti le basi per una cooperazione tra cristiani e musulmani in ogni luogo, sulla base dell�insegnamento del Santo Vangelo e del Nobile Corano che invita alla fede nell�unico Dio , fonte del bene e dell�amore. Perch� Dio nel Cristianesimo � �Dio dell�amore� e Dio nell�Islam � �Clemente e Misericordioso�.

Signori,

questo Summit viene dopo il disastro delle torri del World Trade Center e del Pentagono e degli aerei che sono caduti incendiandosi con i loro innocenti passeggeri .Questo evento ha messo tutto il mondo in una situazione di terrore, di paura, di sorpresa e di preoccupazione e tutti i paesi che amano la pace e la giustizia e rifiutano la violenza l�estremismo ed il terrorismo hanno condannato questi eventi.

Gli uomini di religione cristiani e musulmani in ogni parte del mondo si sono ritrovati unanimi nel condannare questo fatto che ha messo fine alla vita di migliaia di innocenti ed hanno espresso il loro enorme dispiacere, il loro dolore e le condoglianze alle famiglie delle vittime. Hanno espresso il rifiuto di atti come questo, che va contro ogni valore umano e religioso. Hanno pregato insieme per le anime delle vittime della pi� grande tragedia che il mondo abbia conosciuto dall�inizio del XXI� secolo.

Malgrado la condanna dei nostri popoli, dei nostri paesi, delle nostre religioni, nei confronti di questo atto barbarico, e prima di chiedersi perch� questo fatto sia accaduto, chi ci sia dietro e chi ci abbia guadagnato, alcuni mezzi prevenuti hanno sfruttato l�ambiguit� che ha circondato l�evento e hanno sobillato l�opinione pubblica mondiale contro gli arabi e contro i musulmani, accusandoli di essere dietro ogni atto terroristico che avviene ovunque nel mondo. Ci� ha provocato attentati contro gli interessi degli arabi e dei musulmani, contro alcune chiese, alcune moschee ed alcune persone in vari luoghi. Forse la tragedia di New York e Washington pu� generare altre altre situazioni di violenza ed estremismo tra i figli delle civilt� e delle religioni specialmente tra il cristianesimo e l�Islam.

Perci� quando si getta lo sguardo sulle splendenti pagine della storia delle relazioni tra il Cristianesimo e l�Islam, si ricorda in maniera particolare al mondo occidentale e gli si chiede di non dubitare delle potenzialit� dei popoli, di non offendere il loro contributo alla costruzione della civilt�, perch� non c�� superiorit� di una civilt� sull�altra, e non c�� una tradizione che supera un�altra tradizione, e non c�� una religione preferibile ad un�altra, perch� ogni civilt�, tradizione e religione possiede una sua caratteristica e particolarit�.

Noi in Oriente ci gloriamo della nostra civilt� e consideriamo il nostro contributo come cristiani una parte essenziale del nostro lavoro comune per la costruzione della civilt�, prima e dopo l�Islam. E l�Islam ha conosciuto il cristianesimo dal suo inizio, poich� era diffuso nelle trib� arabe come Rabi�a, Bakr, Wail,.Ghassan, Taghleb, Tai, Tammuch, e in una parte dei Quda�a.

Il Nobile Corano chiama i cristiani una volta �Nazareni� un�altra �Gente del Libro�, perch� il Libro che sta nelle loro mani � disceso da Dio, come il Corano, secondo la Sura Al Ma�ida [D�: �O Gente del Libro ! Voi non farete nulla di buono finch� non metterete in pratica la Torah e il Vangelo e quel che vi � stato rivelato dal vostro Signore�].(5, 67) e la Sura �Imran [Dio! Non c�� altro Dio che Lui, il Vivente, che di s� vive. Egli t�ha rivelato il Libro, con la Verit�, confermante ci� che fu rivelato prima, e ha rivelato la Torah ed il Vangelo prima, come guida per gli uomini.] (3, 2-4).

Da quando queste due religioni si sono incontrate, c�� stato un riconoscimento delle loro diversit� e del diritto alle differenze tra di loro, ma d�altra parte esse si sono concentrate sui punti d�incontro, sulla dottrina e sulla morale. I cristiani ed i musulmani credono entrambi nella relazione profonda tra la vita dell�uomo sulla terra e quella nell�al di l�; tra le azioni dell�uomo in questa vita ed il premio nell�altra vita. E com�� bella la descrizione del Giorno del Giudizio che leggiamo nel Vangelo di Matteo e che troviamo, simile, nel Nobile Hadith. Dice il Vangelo �Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? E rispondendo il re dir� loro: In verit� vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli pi� piccoli, l�avete fatto a me� (Mt. 25, 37-40). E nell�hadith �Qudsi� si trova: �O figlio di Adamo, ero malato e non mi hai visitato. Rispose: come potevo visitare Te che sei il Signore dei mondi? Disse: non sapevi che il mio servo era malato e non lo hai visitato e non sapevi che se lo visitavi mi avresti trovato presso di lui?

Non � possibile che il cristianesimo tratti nei suoi insegnamenti l�Islam come un nemico e allo stesso modo l�Islam non deve trattare nel suo insegnamento il Cristianesimo come un nemico. Perch� le due religioni affermano entrambe che la vita � un dono di Dio all�uomo.

Dopo l�11 settembre si � definito il ruolo dei credenti in Dio - musulmani e cristiani - e si � delineata un�immagine chiara delle loro responsabilit� di fronte ai terribili eventi che vogliono nuocere alla dignit� dell�uomo , creatura di Dio.

La prima cosa richiesta � realizzare insieme la volont� di Dio sulla terra e di invitare a cooperare al bene e alla prosperit� respingendo l�odio, l�inimicizia e lo spirito di divisione, specialmente se crediamo che quello che unisce � molto pi� di quello che ci separa. In base a quello che ci unisce possiamo affermare la stabilit� della convivenza sotto il tetto dell�umanit� e della cittadinanza.

Ora � giunto il tempo di parlare con un linguaggio comune. L�insegnamento del Cristianesimo e dell�Islam invita alla pace che � uno dei nomi di Dio; per� questa pace non pu� essere realizzata senza la giustizia, perch� la pace che � costruita sull�ingiustizia non � duratura.

La pace che � costruita sulla forza � forza di una delle due parti � non � duratura. La pace che non produce un clima idoneo al godimento dei diritti e dei doveri di ogni uomo - a prescindere dalla propria opinione, religione, confessione, appartenenza - non � duratura. La pace che non professa l�uguaglianza e la libert� non � duratura. Perci� davanti a tutti questi avvenimenti ci vediamo sostenitori e vincolati alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell�Uomo e al suo riconoscimento dell�uguaglianza fondamentale di tutti gli uomini.

Dice questa Dichiarazione: �Il riconoscimento della dignit� connessa ai membri di tutta la famiglia umana e l�uguaglianza nei loro diritti, � la base su cui si costruisce la libert� , la giustizia e la pace nel mondo�

La nostra condivisione di un unico linguaggio che parli degli insegnamenti celesti mostra al mondo che le religioni in se stesse non sono elementi della lotta. L�uomo piuttosto sfrutta le religioni per i suoi interessi particolari, per le sue aspirazioni personali e per guadagni materiali, d� alle guerre ed ai conflitti dei nomi religiosi. La religione tuttavia � innocente, poich� gli obiettivi delle guerre e i loro motivi sono contrari all�essenza dell�invito che proviene dal nostro insegnamento, secondo cui Dio � �Dio dell�amore� e �Dio della misericordia�.

Questa voce cristiana venuta dall�Oriente condanna ogni specie di isterismo , terrorismo e fondamentalismo e invita unitamente alla voce araba musulmana alla lotta contro il terrorismo ovunque con modi e strumenti che preservino la dignit� dell�uomo.

Con questa mentalit� nuova camminiamo per il mondo per dare una testimonianza comune, la nostra presenza a Roma � capitale dell�incontro e del dialogo � mi fa ricordare le parole dell�Apostolo Paolo nella sua lettera ai Romani: �Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini.Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti.Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all�ira divina.Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambier�, dice il Signore� (Rm. 12, 17-19)

E la pace sia con voi.