Aachen 2003

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Luned� 8 Settembre 2003 - Eurogress
Tra guerra e pace: ruolo dell�Europa e responsabilit� dei cristiani

  
  

Jean Dominique Durand
Universit� di Lione III, Francia
  

Il metodo di Sant' Egidio

La Comunit� di Sant�Egidio � ben conosciuta per le sue azioni a favore della pace: dopo la firma degli accordi di pace in Mozambico, nei locali stessi della Comunit� a Roma, essa non ha smesso di essere presente dovunque dei belligeranti le chiedevano un intervento per tentare una soluzione de pace.

La pace � il perno delle attivit� di Sant'Egidio: pace tra le nazioni, pace tra gli uomini, ma anche la pace sociale e la pace di cuori attraverso la lotta contro la povert� e ogni genere di esclusione.

Non � la prima volta nella storia del cattolicesimo che dei laici si impegnano nell'azione per la pace. E� soprattutto tra le due guerre mondiali, in particolare sotto l�effetto del disastro della prima guerra mondiale e la vigorosa denuncia della guerra da parte di papa Benedetto XV, che i cattolici hanno preso consapevolezza delle conseguenze internazionali della loro fede. Per fare solo uno esempio, negli anni 1920, Marc Sangnier ha moltiplicato gli sforzi per riconciliare francesi e tedeschi, attraverso i loro giovani, con incontri e raduni. Secondo lui bisognava incontrare gli altri, conoscersi, parlarsi, perdonarsi e riconciliarsi.

Conosciamo d�altra parte il ruolo determinante di uomini di stato cristiani, Konrad Adenauer, Alcide de Gasperi, Robert Schuman che, all�indomani della seconda guerra mondiale fecero la scommessa della riconciliazione e della pace, per ricostruire l'Europa su basi completamente nuove e rifiutare la fatalit� di uno destino di guerre. Essi erano nutriti dei vangeli, del magistero della chiesa, e di alcuni grandi autori che avevano approfondito le loro riflessioni sull'Europa e sulla pace tra le due grandi guerre, come Jacques Maritain, Deni de Rougemont ou Nicolas Berdiaev.

La Comunit� di Sant�Egidio si inserisce nella memoria cristiana de costruzione della pace, in una storia della pace in cui i cristiani hanno giocato uno ruolo preminente. Ma essa vi apporta il suo proprio stile e soprattutto un metodo particolarmente originale fondato su tre percorsi: la preghiera, la pazienza e la presa di coscienza delle religioni.

La preghiera

La preghiera � l�essenza stessa della comunit� , � al centro della sua vita, e realizza la sua unit� fondamentale; � anche il cuore � il motore degli incontri per la pace, perch�, come ha detto il papa Giovani Paolo II all' incontro di Roma nel 1998; �Gli uomini e le donne di preghiera, i credenti, sono , nella loro intima vocazione, cercatori di pace�.

Il senso della preghiera comune, sia la preghiera che raduna ogni sera le diverse Comunit� di Sant�Egidio in tutto il mondo, sia quella che riunisce come ad Aachen , persone di fedi diverse riunite per elevare a Dio una preghiera di pace, � quello di porre fine alle preghiere che, troppo spesso nella storia delle religioni, hanno nutrito la bellicosit� e l�inimicizia, e di andare oltre i muri che separano le religioni, i quali ad ogni modo, come dice Andrea Riccardi, �non arrivano fino al cielo�.

La pazienza

Non si tratta qui di raccontare come la Comunit� di Sant�Egidio sia riuscita a riportare la pace in Mozambico, ci� che Roberto Morozzo della Rocca ha raccontato molto bene nel suo libro. Vorrei richiamare l'attenzione sul senso acuto della mediazione che caratterizza la Comunit�, la sua capacit� di creare un clima di fiducia umana . Tutti i responsabili mozambicani, dopo dieci anni insistono su questo punto: Afonso Dlakhama , presidente della Renamo mi diceva recentemente che Sant'Egidio non � stato solo un mediatore, ma il promotore della pace, questo vuol dire che la Comunit� ha spiegato, insegnato, convinto, ha dato la sua amicizia , ha trasformato i combattenti in politici , ha dato una cultura politica, ha fatto accettare la democrazia: era una missione impossibile. Mi ha confidato un altro protagonista della trattative, Aguiar Mezula, del Frelimo, E� che in Sant'Egidio c�� una volont� de comprendere , una grande attenzione all�uomo, alla persona : il suo � un metodo di umilt�: ascoltare ciascuno per ci� che ha da dire, nel bene come nel male.

E� la strategia della pazienza, cio� dell�ascolto, che consiste nel prendere ciascuno com��, come una persona, che deve essere ascoltata e amata. � il bisogno del dialogo che, si dice spesso a Sant'Egidio, � una "medicina" e allo stesso tempo una virt� che matura nella la preghiera e nell�amicizia, e che solo pu� permettere di superare le divisioni e le ferite della storia.

La presa di coscienze delle religioni

Nell�azione per la pace condotta dalla Comunit� di Sant�Egidio, le religioni devono avere uno ruolo preponderante. E� la responsabilit� sociale degli uomini di religione, come diceva Mons. Rossano, che � stato un pioniere del dialogo interreligioso. E� �la grande responsabilit� di predicare il perdono� come diceva l�Appello per la Pace proclamato a Roma nel 1996, di sviluppare tra i credenti una solida cultura di pace.

Si tratta dunque di rompere la solidariet� delle tradizione religiose con gli istinti di guerra, cio� di evitare non solo che le religioni non siano un motivo di guerra o di divisione, ma che esse siano un segno del rifiuto radicale della guerra e della violenza. Le religioni devono essere dunque un solido fattore di pace.

Tuttavia, le religioni dispongono di una �forza debole�: esse non dispongono di nessun mezzo di costrizione, solamente la forza della parola e della preghiera, una forza umile, ma che pu� spostare le montagne. Tornando alle trattative del Mozambico, nel suo discorso introduttivo all�incontro di preghiera di Genova nel 1999, Andrea Riccardi disse : �Per noi quella � stata una vera rivelazione della �forza� - non politica, militare o economica � ma di una forza che i cristiani possiedono: una �forza debole� che possa donare la pace. Una forza che pu� cacciare i demoni, come la guerra. Durante i mesi di trattative, a volte estenuanti, nella nostra debolezza, abbiamo scoperto una forza, debole e umile�

Il ruolo delle religioni cristiane � particolarmente importante: la formula del patriarca Ath�nagoras �Chiese sorelle, popoli fratelli� � molto eloquente ; il dialogo tra le religioni avvicina i popoli, la fraternit� tra le Chiese cristiane aiuta i popoli a riconoscersi fratelli, e la diffidenza tra le religioni porta i popoli e i loro governi alla diffidenza. Per questo la Comunit� di Sant�Egidio si � molto impegnata a sviluppare un dialogo fiducioso tra i cristiani e il suo cammino nei paesi Ortodossi ne � una testimonianza; sia in Ucraina che in Russia le comunit� sono Ortodosse e non si tratta qui di proselitismo. La realt� di queste giovani comunit� � particolarmente interessante, specialmente a Kiev, dove ortodossi e greco cattolici lavorano in armonia in seno alla comunit�.

Si misura cos� la singolarit� del percorso di pace della Comunit� di Sant�Egidio all�interno della Chiesa cattolica. La sua originalit� � pure ragguardevole quando agisce anche in campi paralleli come l�impegno contro la miseria � la malattia : il progetto DREAM di lotta contro la AIDS in Mozambico � segno anch�esso di questa logica di volere agire, dopo la pace tra gli uomini, a favore della salute publica e della solidariet�.

Presente oggi nel mondo in circa 60 paesi, la Comunit� sta costruendo una rete di solidariet� e stimola i suoi membri all�internazionalismo.

 

 

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