Aachen 2003

Previous page
Home page

Luned� 8 Settembre 2003 - Eurogress
Tra guerra e pace: ruolo dell�Europa e responsabilit� dei cristiani

  
  

Antje Vollmer
Vicepresidente del Parlamento, Germania
  

Malgrado gli scandalosi avvenimenti mondiali degli ultimi anni � l�11 Settembre, le guerre in Afghanistan e in Iraq, i continui sanguinosi conflitti nel Vicino Oriente � noi Europei non possiamo dimenticare che abbiamo fatto un� esperienza incredibilmente importante: noi siamo riusciti a porre fine pacificamente e senza violenza alla Guerra Fredda, che aveva lacerato il mondo intero in due parti antagoniste.

Come � stato possibile questo? E perch� � proprio l�Europa una regione cos� importante per la politica di pace del futuro? Io penso che ci sono tre fattori contemporaneamente determinanti:

In primo luogo, c�� un programma politico come conseguenza degli insegnamenti della Guerra Fredda; in secondo luogo, in Europa la questione dell� equilibrio diStati grandi e piccoli ha un ruolo importante ed in terzo luogo l� Europa ha tratto una propria lezione dalle esperienze particolari degli eccessi del Nazionalismo e delle guerre di religione.

Il programma politico come conseguenza degli insegnamenti della Guerra Fredda

N� le forze economiche dell� Occidente, n� il riarmo della NATO, nemmeno il movimento per i diritti civili da solo e neanche l�esortazione di Reagan a Michail Gorbaciov, �Apra la porta�, hanno potuto far cessare la Guerra Fredda. E� stato piuttosto un determinato programma politico, che seguivamo in Europa da tanto tempo, che ha condotto ad una soluzione pacifica del conflitto Est-Ovest: distensione, disarmo, nuova politica verso l� Est, processo di Helsinki. E� stata l� irremovibile fiducia in una politica che rispetta il dirimpettaio, che rinuncia a spingere nell� angolo e a minacciare l� altro e che alla fine ha innalzato il principio del diritto a fondamento della convivenza pacifica. Si � trattato di includere anche le �lites politiche degli Stati, anzi di attrarle apertamente ad una nuova mentalit� e di fare affidamento sul fatto che anche loro possono comprendere il fascino della democrazia e dello Stato di diritto. Questi sono gli elementi di questo particolare programma politico. Esso � finora l�unica forma di politica di pace, che � riuscita a porre fine a un conflitto quasi senza controforza militare.

Questo piano di pace non violento si pu� applicare di nuovo. Non � logoro. A molti non � chiaro solamente che esso una volta � esistito ed � stato utilizzato con costanza da uomini risoluti.Io sono convinta che con un pacifico ravvicinamento e con una partecipe collaborazione possiamo indurre ad una svolta pacifica, fuori dal loro proprio interno, anche quegli Stati che George W. Bush ha confinato al suo �Asse del Male�.

Alternative al dualismo ed a idee di superpotenza

L� Europa � e questo � il mio secondo punto � ha quei particolari presupposti per essere il punto di partenza e il centro per l�evoluzione di questa strategia di pace. Le ragioni di questo si trovano in tre differenze fondamentali rispetto alle altre regioni del mondo e in particolar modo rispetto agli USA:

Per primo l�Europa ha una tradizione di diritto molto antica, che deriva dal fatto che differenti culture e tradizioni si possono accordare riguardo i loro conflitti su una quanto obiettivamente sentita, base del diritto e possono convivere in modo ordinato. L� dove il diritto non codificato � l�istanza suprema, i conflitti vengono risolti diversamente � spesso con l�uso della forza.

L�Europa � come il resto del mondo tranne gli USA � pi� in l� � uscita dalla Guerra Fredda come una regione militarmente debole e sottosviluppata. Si doveva profilare in altri campi, per affermare la sua posizione nel concerto degli Stati del mondo. Economia, statualit� di diritto e cultura, sono questi i compiti, su cui l�Europa si � concentrata, e con questo ha avuto anche successo.

E alla fine l� Europa, attraverso la sua politica del �Balance of power�, ha scoperto la via per trovare un equilibrio di Stati piccoli e grandi, senza cui una comunit� di Stati, come esiste oggi, non sarebbe stata immaginabile. Nel passato una politica elucubrata dell�equilibrio politico tra le grandi potenze europee imped� che n� l� Inghilterra n� la Francia, n� la Russia n� l�Austria-Ungheria si trasformassero in una superpotenza. La comunit� d�Europa oggi � salda e pu� assimilare ancora pi� membri.La conoscenza di questo sottile bilanciamento degli interessi tra Stati grandi e piccoli � un elemento centrale della politica di pace in un mondo che conosce ancora solamente una superpotenza e che perci� � impresso da asimmetrie.

Gli insegnamenti dal Nazionalismo e dalle guerre di religione

L�Europa, in terzo luogo, ha fatto le sue particolari esperienze di guerra nel proprio territorio, di violenza e di espulsione.Non � stato solo il luogo della macchina di sterminio nazionalsocialista, delle due guerre mondiali e della Guerra Fredda, ma ha anche visto di nuovo una guerra, in tempi in cui ci si aspettava erroneamente frutti di pace. In Ex-Jugoslavia si sono riaccesi ancora una volta tutti conflitti e rancori considerati superati. In Europa la societ� civile ha fatto esperienza sulla propria pelle della guerra col gas tossico e di bombardamento; � stata pi� volte gravemente lacerata dal Nazionalismo e dalle guerre di religione ed ha dovuto imparare da questo.

Il Nazionalismo ha portato l�Europa al margine dell�esistenza. Ha distrutto grandi regni come l�Austria-Ungheria e la Russia. Essi si divisero in singoli Stati, che aspiravano inutilmente all�ideale irrealizzabile e soprattutto senza senso, di purezza etnica. La Jugoslavia � solo un esempio di come questa nostalgia nazionalistica giunge profonda e interminabile. I nazionalsocialisti hanno portato all�apice di questa follia, ma il desiderio di un puro Stato etnico si riaccende sempre, perch� si trova cos� profondo negli uomini. Perci� � un�esperienza specificatamente europea, quanto pericoloso sia il Nazionalismo e che esso deve essere abbandonato. La ricerca attuale della grande identit� d� Europa � espressione di questo.

L�altra lezione che l�Europa ha potuto trarre dalle sue particolari e particolarmente vicine esperienze, � la separazione di Chiesa e Stato. Alla fine delle lotte di religione del 16� e del 17� sec., ci fu la tolleranza e il riconoscimento che la fede deve essere un fatto privato. Questa separazione ha decisamente contribuito alla maturazione dell�idea europea. Non � nemmeno un segreto: nel mondo i conflitti apparentemente inestricabili hanno molto spesso a che fare col fatto che in essi la separazione tra fatti di fede e politica mondiale finora non � stata compiuta.

L�esperienza europea ha mostrato come � importante non perdere di vista determinate convinzioni e lezioni storiche dolorosamente. Forse potremo in futuro sfruttarle ancora meglio e svilupparle.

 

 

  Copyright� 1999-2003 Comunit� di Sant'Egidio