Aachen 2003

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Luned� 8 Settembre 2003 - Eurogress
La penna e la pace

  
  

Ed Garcia
International Alert, United Kingdom
  

La parola come una spada a doppio taglio: trasformare situazioni di violenza in opportunit� per costruire una pace giusta

E�un privilegio condividere questa tavola rotonda con illustri colleghi che brandiscono la penna per trasformare situazioni di violenza in opportunit� per costruire una pace giusta.

Come professionista che riflette e che ha lavorato in diverse regioni di conflitto, vorrei condividere i miei pensieri dal punto di vista di uno che � stato testimone dell�impatto che conflitti violenti hanno sulla vita di persone vulnerabili�sottolineando la potenzialit� che la parola, parlata e scritta, ha di prevenire ulteriori morti e di proteggere coloro che sono vulnerabili e che non hanno voce, per costruire una pace pi� duratura.

Il potere distruttivo degli ideologi dell�intolleranza

Mi ricordo di essere stato di fronte all�assemblea nazionale di transizione del Rwanda come mediatore in un seminario sul ruolo dei parlamentari nella costruzione della pace. Mentre guardavo i volti dei partecipanti, non potevo fare a meno di pensare a quanti di loro avessero perso i propri cari in quella che pu� essere definita davvero come una delle pi� grandi tragedie umane dei tempi recenti. Non posso dimenticare il ricordo della visita del giorno prima ad una cappella di legno. Dall�esterno sembrava priva di caratteri particolari, ma quando uno guardava dentro c�erano a malapena le parole per descrivere la vista: era cosparsa di corpi che erano resti del massacro, testimoni silenziosi di un genocidio che, in effetti, era stato previsto e poteva essere evitato- ci fosse solo stata la volont� di farlo.

Non lontano da quel posto c�era un campo che era diventato un cimitero ricoperto di migliaia di croci bianche in memoria di coloro che erano stati uccisi senza piet� dalle nove del mattino fino alle tre del pomeriggio regolarmente e senza sosta, nell�arco di tre mesi, nel triste anno del 1994. Ho incontrato una persona anziana, che camminava silenziosamente, con la voce che soffocava l�ira: �E� stato un omicidio sistematico attraverso la radio. Gli ideologi dell�intolleranza, che propagandavano idee che incitavano alla paura ed all�esaltazione, che avevano scritto saggi che promuovevano l�ansia e l�insicurezza, avevano sprigionato un�onda umana d�odio, lasciando i macete a fare il resto�.

La radio a cui si riferiva era la tristemente nota Radio Televisione des Milles Collines a Kigali, Rwanda. Quello che probabilmente molti di noi non sapevano era che questa radio era come una vostra stazione di musica locale; non una stazione radio di notiziari politici o di questioni d�attualit�, ma un�allegra stazione radio che mandava in onda scherzi e musica popolare e che era stata influenzata dal potere distruttivo della parola. Visto lo stato di polarizzazione delle cose, era diventata la radio dell�odio che durante la notte incitava la gente ad uccidere.

Il potere della parola scritta, amplificata attraverso i media, � ben espresso in questo esempio, stampato per sempre nella mia memoria.

La forza liberante di voci moralmente coraggiose non attenuate

Ma ricordo un�altra storia, avvenuta in un altro luogo ed in un altro tempo, che chiede di essere ascoltata; una storia che prova davvero come la penna-sia la parola scritta che quella parlata- � senza dubbio una spada a doppio taglio. A met� degli anni ottanta in un paese benedetto non da mille, ma bens� da settemila e undici isole, l�allegria della gente � stata soffocata dalla legge marziale, da una dittatura repressiva i cui eccessi sono culminati nell�assassinio di un leader, l�ex-senatore Benigno Aquino, dapprima imprigionato, poi esiliato, che era ritornato spontaneamente nel suo paese, ucciso un pomeriggio di settembre 1983, mentre sotto custodia militare.

Anche se la stampa ufficiale era soffocata, c�era una insopprimibile cos� detta �mosquito press�(stampa zanzara) alternativa - piccola, ma persistente, senza altre risorse che non la verit�; senza altri sponsors e pubblicit� se non una straordinaria audience di gente che rifiutava di accettare una bugia. Insieme a Radio Veritas, una stazione radio gestita da persone di chiesa, ed a stazioni radio improvvisate che amplificavano il messaggio dalle strade o dai pulpiti nelle chiese del paese, la gente era incitata, mobilitata e incoraggiata ad affrontare le pistole ed i carri armati nelle strade che attraversavano gli accampamenti militari. E� stato un momento decisivo che � rimasto come �l�esperienza di potere del popolo� del 1986. La speranza aveva vinto sulla paura. Il terrore aveva perso la sua forza.

Ispirati da una visione per costruire una Nazione per i nostri Bambini

La gente si � sacrificata, mobilitata ed ha corso dei rischi non perch� fosse affascinante o conveniente, ma perch� erano stati ispirati da una visione, convinti da principi pronunciati da attivisti dei diritti umani o da sostenitori della pace o scritti da difensori dello spirito umano.

Forse pochi al di fuori delle Filippine, hanno letto le parole ispirate del compianto Jose W. Diokno, un compagno di Ninoy Aquino, per almeno sette anni in quasi totale isolamento dietro le sbarre, ma �insieme con altri patrioti- dalla sua penna e dalla sua vita sono arrivate le parole che hanno fatto trovare il coraggio per rafforzare la decisione di un popolo a resistere. Consentitemi di condividere con voi alcune righe da un�illustre penna che ha avuto la visione di una pace giusta, che ha toccato persone provenienti da perscorsi diversi di vita:

�C�� un sogno che tutti condividiamo: che i nostri figli abbiano una vita migliore di quella che abbiamo avuto noi�una visione per fare di questo paese, il nostro paese, una nazione per i nostri bambini.

Una nazione nobile, in cui viene reso omaggio non a quello che uno � o a quello che uno ha, ma a quello che � ed a quello che fa.

Una nazione orgogliosa, dove la povert� non leghi nessun uomo all�aratro, n� forzi alcuna donna prostituirsi, n� condanni alcun bambino a rovistare nella spazzatura.

Una nazione libera dove uomini, donne e bambini da tutte le regioni e con qualsiasi talento possano trovare la verit� e giocare e cantare e ridere e danzare ed amare senza paura.

Una nazione giusta dove qualsiasi disuguaglianza esista � causata non dal modo in cui la gente si comporta l�una con l�altra, ma dalle differenze nei talenti naturali; dove la povert�, l�ignoranza e la fame sono attaccate e dove ogni contadino ha terra cosicch� nessuno pu� prendere da lui; ogni capofamiglia trovi un lavoro soddisfacente che lo faccia guadagnare abbastanza da avere un livello di vita decente; ogni famiglia abbia una casa da cui non possa essere scacciata; ed ognuno abbia un tenore di vita sempre in aumento.

Una nazione indipendente che rifiuta le imposizioni straniere, che conta su se stessa, pensa per se stessa, e decide per se stessa qual sia il proprio bene, come deve essere ottenuto e come i suoi costi e i suoi guadagni devono essere distribuiti.

Una nazione onorabile dove i poteri pubblici sono usati per il bene comune e non per i guadagni privati di alcuni�dove i leaders parlano non solo bene, ma sinceramente ed agiscono onestamente; una nazione che sia se stessa e cerchi di vivere in pace e fratellanza con tutte le nazioni del mondo (Jose W. Diokno, �Una nazione per i nostri bambini�1985).

Trarre un insegnamento sul campo

Con tali sentimenti, non stupisce che un patriota come il compianto Ninoy Aquino, sia tornato volentieri nel proprio paese affrontando tutti i rischi e affermando che �Vale la pena morire per le Filippine�.

Da esperienze come questa in Africa ed Asia, espresse in modi inequivocabili, il tempo ci consente di fare solo alcuni esempi, si possono trarre insegnamenti importanti per la costruzione di una pace degna dei nostri bambini:

1. Il potere della parola �scritta o parlata - � immenso. Le parole possono essere utilizzate in una maniera distruttiva, incitando alla violenza. Possono anche incoraggiare azioni non violente per costruire una pace giusta.

2. Il potere del popolo � decisivo. La storia ha mostrato l�aspetto negativo dell�intolleranza e dell�ignoranza che portano le persone nelle profondit� della disperazione e della delusione. Comunque il popolo ha il potere per cambiare le cose; possono essere stimolati e mobilitati dal coraggio morale e dal fascino di valori e principi convincenti.

3. Il potere di azioni concordate � cruciale. Quello che conta, alla fine, � la capacit� di compiere azioni comuni, in grado di superare le paure immaginarie e le insicurezze, liberando la parte migliore e nobile dello spirito umano.

Non voltarsi indietro, affrontando gli imperativi/obblighi di oggi

Vista l�attuale situazione di insicurezza e di violenza in diverse parti del mondo, sarebbe meglio riflettere sull�impatto che la parola scritta o parlata ha in situazioni di conflitto armato.

Mentre ci troviamo di fronte ad una guerra globale non convenzionale al terrore in cui i giornalisti trasmettono �in diretta� o sono �esposti� in prima linea con i combattenti o dove gli scrittori prendono posizione sulle sponde opposte dello schieramento politico, potrebbe valere la pena prendere le distanze e riflettere al di l� del dramma delle pallottole e del sangue, in modo da essere pi� in grado di focalizzarci sugli aspetti fondamentali �su quelli che forse possiamo chiamare gli imperativi/obblighi attuali.

In primo luogo, non pu� esserci alternativa alla verit�

Tra le prime vittime della guerra ci sono la verit� e l�imparzialit�. Considerate un�immagine chiave: le attuali udienze pubbliche nel Regno Unito (L�inchiesta Hutton sulla morte dell�esperto di armi, Dr.David Kelly) che esaminano gli eventi che hanno portato alla diffusione del Dossier Iraq sulle armi di distruzione di massa che, a detta di tutti, ha fornito la giustificazione per l�entrata in guerra in Iraq. Quello che la pratica finora dimostra, � che veramente non ci sono scorciatoie, n� sostituti alle informazioni affidabili e verificabili, per la competenza professionale nel lavoro di coloro che sono coinvolti nel produrre la parola scritta o parlata, qualsiasi parte uno rappresenti.

Non ci pu� essere altra via che il rispetto dell�altro

L�esperienza ha dimostrato che anche per coloro, o forse specialmente per coloro che sono demonizzati ed etichettati come �il nemico�, sono necessari tempo, rispetto, tolleranza, imparzialit� ed uguaglianza. In altre parole, ci sono alcuni valori umani che possono essere conservati e nutriti anche in tempi di guerra. Questa affermazione mi sembra essere particolarmente rilevante in questo giorno ed in questa et� per coloro che tengono in mano la penna, o solcano la magia del teatro, o cantano canzoni che ci trasportano nel mondo della musica.

C�� spazio per la creativit�.

C�� un tempo ed un luogo per liberare lo spirito creativo della gente nella costruzione di ponti; per rompere le barriere che ci separano da coloro che si trovano dalla parte opposta della barricata. Ci sono provvedimenti che possono essere presi �nel creare scambi in contesti non antagonisti, nell�abbattere stereotipi o pregiudizi, nel fornire spazi sicuri per un sincero scambio di idee e nel dare voce a coloro che ne sono privi o sono vulnerabili.

C�� bisogno di liberare la potenzialit� di trasformazione della penna

Questa generazione e i suoi giovani ne hanno passate talmente tante - aspettative distrutte dalla realt� della guerra e della politica, l�economia finita male e la cultura scoppiata. Abbiamo prodotto una generazione di cinici, di gente che a volte non vuole essere coinvolta, o non vuole assumersi rischi, per paura di bruciarsi. Quindi, oggi, uno dei doveri � quello di liberare il potere di trasformazione della parola scritta e parlata ed indicare futuri possibili, diversi dal passato.

C�� speranza anche in mezzo alla guerra, anche in mezzo agli orrori vissuti da innumerevoli comunit�

Infine, non ci si pu� arrendere alle forze della disperazione. Quello che la parola scritta fornisce negli anni di solitudine, per parafrasare lo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marqes, � la speranza in tempi di desolazione. Lo spirito umano non pu� essere imprigionato, o incatenato al passato. In determinate condizioni � possibile creare alternative alla violenza, costruire comunit� in grado di creare consenso, anche se a volte possono differire; capaci di disegnare alternative non violente e di creare futuri migliori. Per molte persone in Asia, Africa, America Latina, Medio Oriente, Eurasia ed Europa non � stata scritta l�ultima parola. La buona notizia � che ci sono anime coraggiose e impegnate nello scrivere la storia anche senza conoscerne la fine.

 

 

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