Jacob Ediemou Blin
Presidente del Forum delle Confessioni Religiose, Costa d'Avorio
Eminenze ed eccellenze, onorevole invitati, signore e signori, Gloria a Dio nel pi� alto dei cieli; pace sulla terra agli uomini di buona volont�. Grazie a Dio, in questo anno 2003, la Comunit� di Sant�Egidio ha potuto organizzare il suo incontro internazionale annuale. In nome del Forum delle Confessioni religiose io vorrei dunque esprimere solennemente la mia gratitudine alla Fondazione di Sant�Egidio per tutto quel che essa fa per il riavvicinamento tra le religioni e i popoli, per il suo contributo alla ricerca della pace nel mondo e specialmente nel nostro Paese, la Costa d�Avorio. Ed anche per l�onore che mi ha fatto invitandomi a questo incontro internazionale, nella mia qualit� di presidente del Forum delle Confessioni Religiose del mio Paese. Ancora una volta, grazie. Vorrei anche testimoniare tutta la mia riconoscenza a sua Eccellenza il Sig. Presidente Laurent Gbagbo, che ha sempre risposto favorevolmente alle nostre sollecitazioni. E� cos� che in questi momenti difficili ci ha permesso di effettuare il viaggio per poter partecipare a questo colloquio. Che Dio Onnipotente, Padre celeste, elargisca la sua benedizione su questo colloquio e su noi tutti. In questo assennato incontro � mio compito esporre le mie riflessioni sul tema �Costa d�Avorio, dalla guerra alla pace: il ruolo delle religioni�. In altre parole, si tratta di vedere come le religioni possano accompagnare il processo di pace nel nostro Paese. Quale pu� essere il loro ruolo in questa nuova dinamica? Introducendo la mia esposizione, vorrei volentieri permettermi di presentarvi il Forum delle Confessioni in nome del quale io mi rivolgo a questa augusta assemblea. In seguito, esporr� il o i sensi spirituali della crisi che ha scosso il nostro Paese a partire dal 19 settembre 2002; quindi seguiranno i diversi contributi che il Forum ha dato nel quadro della ricerca della pace. Infine mi propongo di enunciare qualcuna delle azioni che, nel quadro del Forum, i religiosi si sono proposti di realizzare perch� la pace si realizzi e si consolidi. A. IL Forum delle Confessioni Religiose Nel 1997, il nostro Paese, malgrado fosse uscito dalle elezioni generali del 1995, non ispirava fiducia. L�atmosfera era tanto pi� pesante in quanto le elezioni erano state boicottate dall�opposizione. Lo scontento aveva raggiunto la societ� intera. Per ravvivare la piccola brezza di speranza che ancora rimaneva, il Sig. Honor� Guie, allora presidente del GARDES-Costa d�Avorio, lanci� l�idea di un Forum delle Confessioni religiose. Il che fu portato al fonte battesimale il 21 settembre 1997. Esso ha lo scopo essenzialmente di consolidare e perpetuare la coesistenza pacifica tra le diverse confessioni religiose e condurre, di conseguenza ogni confessione a non predicare altro che i principi su cui si fonda. Ora l�insegnamento di base di ogni religione rimane l�amore del prossimo e talvolta del nemico e dunque una ricerca quotidiana della pace. Almeno 15 religioni, che vanno dal cristianesimo all�Islam passando per la fede Bahai e il Buddismo, vi si trovano e realizzano un�esperienza e un crogiolo inedito. A questo punto io vorrei ringraziare e felicitarmi con tutti i membri del Forum ma soprattutto con il suo iniziatore, perch� � d�obbligo riconoscere che questa esperienza vale a peso d�oro nelle diverse peripezie che vive il nostro Paese. Io non dimentico inoltre tutti coloro e tutte coloro che hanno permesso, dopo la sua creazione, che sia io a presiedere ai destini del Forum delle Confessioni Religiose. Se la missione di ogni religione � di lavorare per la pace, cosa ha fatto allora il Forum, dopo la sua creazione per magnificare quest�opera, di cui noi misuriamo oggi pi� di ieri l�importanza? Ma prima di questo, qual � secondo noi il senso spirituale della crisi ivoriana? Qual � il messaggio divino che la sottointende? b- Il senso della crisi A mio avviso, il senso spirituale della crisi � pi� esaustivo delle cause socio-politiche che delle voci pi� autorizzate hanno enunciato qua e l�. Tuttavia, ci sembra che il nostro popolo sia castigato. Esso passa attraverso esperienze dolorose per comprendere meglio alcune prescrizioni divine, andando contro le quali, � chiaro che l�ingiustizia ha prosperato nel nostro Paese. Ora io ho l�abitudine di ricordare che nell�ordine divino non pu� giungere nessuna benedizione l� dove regna l�ingiustizia. Ora �Dio pu� benedire nel disoprdine, ma non nell�ingiustizia�. Il nostro Paese che andava fiero della sua ospitalit� sembra ora lamentarsene. Ora le Sante Scritture ci ricordano che noi siamo tutti stranieri sulla terra. Ci� che � ancor pi� grave, la societ� ivoriana raggiunta dal materialismo non si preoccupa pi� del timore di Dio e dei valori morali. E� inutile darne delle illustrazioni specifiche. Tuttavia sappiate, cari fratelli e sorelle, che Dio non castiga mai il suo popolo senza prevenirlo attraverso i suoi profeti o i suoi servitori ordinari. E� cos� che il 12 aprile 2002 io ho rivelato ad un giornale ivoriano (�L�Inter�) che un �commando diabolico� avrebbe attaccato la Costa d�Avorio. Non sono stato ascoltato ed ho reiterato questa rivelazione il 20 luglio 2002. Senza una grande eco! Ma questa � la miseria di tutti gli uomini religiosi i cui insegnamenti, i sermoni e le rivelazioni sono ascoltati con orecchio distratto. A questo proposito � veramente peccato che il fu Generale Robert Guei non abbia ascoltato mons. Ahouana, che lo sconsigliava a candidarsi alle Presidenziali. Chiaramente, io continuo a credere che, se i religiosi fossero stati ascoltati, il nostro Paese non sarebbe in queste condizioni. Se i fedeli cristiani avessero sempre ascoltato i preti ed i vescovi, il nostro Paese non sarebbe in queste condizioni. Se i fedeli musulmani avessero sempre prestato attenzione ai sermoni dei loro imam il nostro Paese non avrebbe conosciuto questa tragedia. Tuttavia, malgrado lo sdegno ed il disprezzo che hanno incontrato i nostri appelli, noi non dobbiamo lo stesso scoraggiarci. B. Le attivit� del Forum Questa enumerazione, che non � certo esaustiva, presenta i consigli che sono stati officiosamente offerti ogni giorno agli uomini politici. Nel 2000 vista l�atmosfera surriscaldata che precedeva il referendum costituzionale, l�imam Idriss Koudouss ha lanciato un appello solenne in nome del Forum delle Confessioni Religiose affinch� il voto non fosse turbato da atti di violenza. Poco prima delle legislative nello stesso anno, Mons. Laurent Mandjo ha lanciato un appello simile sempre in nome del Forum delle Confessioni Religiose. Dal 19 al 24 giugno 2001, noi abbiamo organizzato delle preghiere nelle moschee alle quali hanno partecipato alcuni rappresentanti cristiani e viceversa. L�obiettivo era quello di lavorare al ravvicinamento degli uni agli altri e di far cadere i pregiudizi. � stata anche organizzata una settimana delle Confessioni religiose che si � conclusa con una preghiera ecumenica. Prima della fine dell�anno 2002, Sua Eccellenza il Cardinal Bernard Agr� ha lanciato ancora un forte messaggio, sempre in nome del Forum delle Confessioni Religiose, per ricordarci che noi siamo nella patria della vera fraternit�. Dal 9 al 12 gennaio 2003, alla presenza del Capo dello Stato, sono state organizzate delle preghiere ecumeniche nel Parco degli Sports a Treichville. Dal 31 marzo al 2 aprile 2003, si � tenuto ad Abidjan un colloquio internazionale che riuniva il Ghana, la Liberia, la Guinea e la Sierra Leone, con lo scopo di coinvolgere le religioni nel processo di pace. Senza bisogno di dirlo, nel quadro del �collettivo della societ� civile per la pace� il Forum si mostra molto attivo, in particolare, nel corso delle nostre viste nelle zone controllate dai nostri fratelli che hanno preso le armi a Bouake, Korhogo, etc.... Ecco, Signore e Signori, presentate in maniera succinta le azioni gi� realizzate dal Forum, perch� il nostro Paese ritrovi la pace. Ma per tutto il tempo fino a che la pace non sar� di ritorno, la nostra missione, il nostro apporto sar� sempre sollecito. E� per questo che noi abbiamo un ruolo da svolgere, che si presenta nella forma di azioni concrete. C. Il ruolo delle religioni per la pace. Qui � il punto centrale del mio intervento per dire ci� che il Forum delle Confessioni Religiose pu� ancora fare per la pace nel nostro Paese. Anzitutto bisogna convenire che, a dispetto di tutte le tergiversazioni, la soluzione della crisi ivoriana risiede in Dio. E� per questo che la nostra missione, come servitori di Dio, � grande. Tuttavia il ritorno definitivo della pace richiede una sinergia di azioni. Senza esclusioni. Bisogna cio� che i religiosi, i media, i politici e tutti coloro che hanno un ruolo da svolgere, lo svolgano con tutta responsabilit�. Da parte mia, oltre a sincere preghiere, noi dobbiamo dare l�esempio della convivialit�. A questo scopo al Forum � riuscita la prodezza di evitare l�etnicizzazione della crisi o, ancor peggio, che divenisse una guerra religiosa. Bisognerebbe che gli Imam, i Pastori ed i Sacerdoti continuino ad insegnare solo i princ�pi di amore che sono a fondamento di ogni religione, senza sentirsi obbligati a trasformare il tempo della messa o del sermone in un meeting politico. Per arrivare alla pace, i religiosi debbono inoltre insegnare e insistere sul timore di Dio. Noi dobbiamo condurre i nostri fedeli , che costituiscono il popolo ivoriano, a praticare le virt� dei Libri Santi. Perch� al giorno d�oggi, dappertutto tutti disonorano il Nome di Dio, pur atteggiandosi a suoi servitori. Sulle labbra il nome di Dio � maldestramente evocato. Tutte queste bestemmie debbono terminare. D�altra parte, dato che Dio � amore, noi dobbiamo attaccarci ai suoi comandamenti, rispettarli scrupolosamente, per entrare nella sua pace. Noi dobbiamo perdonare le offese dei nostri fratelli affinch�, nella sua misericordia infinita, Dio possa portarci la pace che ha promesso agli uomini di buona volont�. Nella mia qualit� di Presidente del Forum delle Confessioni Religiose, perch� la pace definitiva ritorni in Costa d�Avorio ( �riconciliazione=religione� ) noi ci auguriamo che il Forum delle Confessioni Religiose, insieme a tutti questi leader religiosi, in accordo con tutti i suoi capi tradizionali, organizzino tre gornate denominate � Giornate dell�amore e del ricordo� con tutto il popolo ivoriano. Preghiere, vangeli, rallegramenti, pasti, ma anche il ricordo della pace di ieri costituiranno il programma di queste giornate. Noi ci augureremmo anche che la Comunit� di Sant�Egidio faccia seguito all�invito che il Presidente Laurent Gbagbo ha lanciato nel 2001 a Barcellona (Spagna) ed accetti di organizzare il suo prossimo incontro annuale nel 2004 nel nostro Paese per sostenere il processo di pace. Lunga vita alla Comunit� di Sant�Egidio Che Dio continui a benedire questi incontri. Eminenze, Eccellenze, Onorabili invitati, Signore e Signori, Che Dio, l�Onnipotente possa benedire il nostro Colloquio! Che Egli ristabilisca la pace in Costa d�Avorio ! Vi ringrazio
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