Aachen 2003

Previous page
Home page

Luned� 8 Settembre 2003 - Technologiezentrum am Europaplatz
Quale futuro per l�America Latina?

  
  

Guillermo Leon Escobar-Herran
Ambasciatore della Colombia presso la Santa Sede
  

come Evo Morales in Bolivia di esprimere il loro rifiuto alle forme tradizionali di fare politica, identificando i partiti politici con la corruzione; o come il subcomandante Marcos del EZLN, si individui una rinnovata egemonia o �societ� del potere� che controlla gli organismi del potere ( e per conseguenza paesi interi), mezzi di comunicazione, corporazioni industriali e commerciali, centri educativi, eserciti e poliziotti pubblici e privati, che pretendono di riempire il vuoto lasciato dagli stati nazionali e dalle loro classi politiche. �La �nave� sociale si trova alla deriva e il problema non � la mancanza di un capitano capace; risulta che � stato rubato il timone e non si trova da nessuna parte�.

Risulta allora, che l�idea del mercato ad oltranza, fomenta non l�ordine ma piuttosto l�anarchia. Negli anni �90 le reti del potere si sono potenziate e si potrebbe parlare di superamento della competenza tra paesi o tra blocchi di paesi, per dire che siamo nello stadio delle �reti transnazionali del potere� basati sul controllo dei�poli di successo� o strategici di accumulazione (istituzioni finanziarie, informatica e telematica, petrolio, ecc.) che non dipendono pi� dall�iniziativa dello stato. Il ruolo di questo � sempre pi� ridimensionato, nell�idea diffusa che il pubblico � malversato sistematicamente perch� non � sensibile ( non ha coscienza di quello che fa ) e i suoi amministratori sono inefficienti, al contrario il privato � gestito meravigliosamente per le ragioni opposte.

Alla fine, la logica del mercato, secondo Marcos, � convertire (trasformare) tutte le sue isole non in nazioni, ma piuttosto in centri commerciali.

Analisti centroamericani accettano una diagnosi di ingiustizia e di scarse possibilit� per lo sviluppo. Per il caso del Centroamerica, citiamo un�analisi dell�Ufficio WOLA: (Washington Office on Latin America):�Le disuguaglianze sociali ed economiche hanno prodotto le condizioni strutturali che, nel periodo degli anni �70 e �80 sono sfociate nella violenza politica nella maggior parte dei paesi del Centroamerica. Per giunta, la ribellione del Nicaragua e la controrivoluzione nel Salvador, Guatemala e Honduras, tutte queste fomentate dagli USA, hanno alimentato i focolai di guerra. Al di l� dei sostegni strutturali al conflitto, le cause immediate dei conflitti erano legate alla predominanza di regimi autoritari repressivi, che offrivano poche possibilit� di reale partecipazione e cambiamento alla popolazione�. Ricordiamo le dittature patrimoniali, del Nicaragua con Somoza, e nel sud del continente , quella di Stroessner, in Paraguay.

Le societ� centroamericane, continua il rapporto del WOLA continuano ad essere caratterizzate da strutture sociali e sistemi economici di esclusione ed emarginazione.La ricchezza si concentra in pochi individui, mentre la maggioranza della popolazione vive in condizione di povert� ��.�La polarizzazione sociale ed economica che risulta da questa realt� genera una profonda polarizzazione politica con una marcata tendenza verso il confronto��

Dal dire al dare c�� il mare, secondo un famoso detto, che in politica si esprime con la manipolazione. I governi della regione si pronunciano retoricamente con la necessit� di una maggior partecipazione della popolazione e per il consolidamento della democrazia,

ma in realt�, si negano ad essere trasparenti e non percepiscono la societ� civile come attori allo stesso livello�. Un vero calcolo delle responsabilit� o accountability � cosa rara nei nostri paesi: �Per tradizione, i legislatori del Centroamerica rispondono pi� alle direttive dei propri partiti politici che alla popolazione che li ha mandati al potere attraverso il voto.� Nei tempi in cui il valore dell�informazione e della conoscenza sono cruciali per le democrazie, l�esclusione qui si manifesta nell�informare ci� che interessa( che � conveniente) ai monopoli dell�informazione, che in generale corrispondono ai gruppi economici di ogni paese o regione. �La propriet� e il controllo sui mezzi di comunicazione nella regione, sono altamente concentrati, questo limita l�accesso e l�uso effettivo dei suddetti mezzi da parte di molti settori della societ� civile�.

Concomitanti con i precedenti ostacoli strutturali, il Centroamerica � debole specialmente nella sua organizzazione sociale, senza una nuova ed effettiva leadership, poca capacit� di analisi per concretizzare le politiche pubbliche e un�informazione molto scarsa sulla gestione pubblica che impedisce una maggior esigenza per la resa dei conti.

Tuttavia, in Centroamerica sono stati molto importanti diversi movimenti sociali, tali come quelli impegnati nell�analisi e nella ricostruzione a cominciare dai disastri naturali come quello causato dall�Uragano Mitch; esistono gruppi che lavorano per l�infanzia e per la legislazione sulla protezione della famiglia, oltre a gruppi impegnati nella rivendicazione dei diritti dei contadini rispetto al debito agrario.

Riguardo al Trattato di Libero Commercio tra Stati Uniti e Centroamerica (TLCEUCA), dell�Area del libero Commercio delle Americhe e del Piano Puebla di Panama (PPP), passando per la revisione critica dei risultati sul popolo messicano del TLC(Trattato sul Libero Commercio) dell�America del Nord, pi� di 30 organizzazioni sociali del Centroamerica si sono riuniti dal 2 al 3 giugno del 2003 e hanno emesso una Dichiarazione congiunta ammonendo sugli effetti perversi di tali trattati che secondo la loro opinione sarebbero: la mancanza di protezione sociale, la privatizzazione delle risorse e dei servizi sociali, insieme all�invasione dei prodotti stranieri a detrimento della sovranit� nazionale e alimentare, e impostano (costituiscono) un�organizzazione coordinata per fare resistenza e frenare l�avanzata della globalizzazione coorporativa per articolare alternative e proposte che contribuiscano a costruire l�Altro Centroamerica possibile.

In Colombia lo scorso 17 luglio si � costituito il Polo Democratico Indipendente (PDI), convergenza di partiti e movimenti politici della sinistra democratica, con buone prospettive di successo elettorale. Secondo quanto detto dall�analista Eduardo Pizarro, sarebbe la forza che avrebbe pi� possibilit� di fronte ad un rinnovato Partito Liberale, e la caduta degli altri attori politici come il Partito Conservatore. Intanto, l�imbroglio delle violenze politiche che il paese subisce da 4 decenni, rende quasi impossibile la nascita di chiare leadership dei movimenti sociali. Sono rilevanti l�esperienze comunitarie denominate Laboratori di Pace, in particolare quello di Magdalena Medio, dove nel mezzo delle guerriglie, dei paramilitari e dei narcotrafficanti, si costruiscono giorno giorno progetti in comune sviluppati dalle stesse comunit� contadine, con un forte appoggio delle risorse della cooperazione internazionale per lo sviluppo. Le Assemblee popolari costituenti, create dalle comunit� dei vari municipi nelle zone di conflitto, vogliono essere veri territori di pace e una forma effettiva di democrazia partecipativa.

Per i movimenti guerriglieri degli anni �60 e �70 gli ideali politici si potevano stabilire chiaramente, e il dibattito tra i mezzi e i fini non includeva il terrorismo n� il narcotraffico o il coinvolgimento della popolazione civile. Oggi non si pu� dire lo stesso, e tanto la guerriglia come i paramilitari si nutrono di mezzi illeciti nel loro desiderio di sviluppare il loro potere locale e regionale. Questo di fatto aiuta ad alimentare l�inclinazione di ex membri dei movimenti armati a costituire bande delinquenziali a proprio beneficio, com�� stata l�esperienza centroamericana.

La �guerra contro il terrorismo� pu� avere incidenze pi� al di l� del Piano Colombia appoggiato dagli USA, oltrepassare le frontiere colombiane, per perseguire i ribelli in armi, i narcocoltivatori e i narcotrafficanti. Altro tema � l�appoggio al Piano Colombia da parte dell�Unione Europea, con un maggiore apporto di politica sociale e non di guerra; con pi� costruzione comunitaria e rispetto dei diritti umani piuttosto che con la reazione (intervento) militare.

L�Ecuador ha fatto notizia nel mondo per la rivolta di una settimana degli indigeni che fanno parte della CONAIE ( Confederazione delle Nazionalit� indigene dell�Ecuador) a met� degli anni �90. Per Luis Macas, lider indigeno saraguro dell�estremo sud andino dell�Ecuador, deputato nazionale eletto nelle file del Movimento Nuevo Pa�s-Pachakutik, i partiti politici per l�essersi staccati dalle basi sociali e i sindacati l�essersi ridotti a proteggere i propri interessi, ha favorito che il movimento indigeno ottenesse �una proiezione e una portata nazionale, con le quali ha potuto, quasi senza averglielo proposto, influire decisamente nei processi politici degli ultimi anni�.

Venezuela ha appena firmato una convenzione (accordo) con l�Ecuador secondo il quale i due paesi propendono per la costituzione dell��Unit� Idrocarbonifera Subregionale Petroamericana�, mediante la quale attiveranno contrattazioni dirette governo a governo. Varie costituzioni politiche della regione, tali come il Brasile, il Per� e il Venezuela tendono a favorire l�integrazione latinoamericana. Tuttavia la volont� politica riesce appena a soddisfare le idee di minor importanza.

A parte i movimenti armati che presenti nella frontiera colombiano-venezuelana, anche nella stessa Caracas, Barrio �23 de enero� (Quartiere 23 gennaio) esiste dalla fine del secondo governo di Rafa�l Caldera( 1995-99), un movimento armato che ha cominciato con azioni contro il crimine e che adesso si presenta per �la difesa della rivoluzione�; si tratta del Movimento Rivoluzionario Tupamaro (MRT) del Venezuela, la cui funzione sarebbe quella di �organizzare la resistenza in seno al popolo per contrastare quella controrivoluzione che abbiamo addosso�,come dice Oswaldo Rivero, il suo portavoce, riferendosi all�opposizione che all�alba del 12 aprile ha rovesciato il presidente Ch�vez per non pi� 48 ore. � stato molto complicata( difficile, problematica) la situazione venezuelana di scontro tra chavisti e l�opposizione guidata dagli imprenditori e dai proprietari dei mezzi di comunicazione. La svalutazione del bolivar, senza precedenti, � la testimonianza della situazione critica di questo paese, il cui presidente afferma non solo d�ispirarsi all�ideologia bolivariana ma anche di essere amico della rivoluzione cubana.

Dopo il Fujimorazo e la conta delle atrocit� commesse sotto il suo regime, � stata creata la Commissione della Verit� e della Riconciliazione Nazionale. �Si stima che 30 mila persone hanno perso la vita e circa 6 mila sono scomparse durante il conflitto con l�organizzazione guerrigliera Sendero Luminoso e le forze di sicurezza�. La violenza in Per� � culminata nel 1992 con l�arresto di Abimael Guzm�n( leader e ideologo di S L). Attualmente, con la presidenza di Toledo, ci sono nuovi focolai di Sendero Luminoso, e nuove risposte militari da parte del governo, in una situazione di condizioni economiche e sociali molto dure.

In Bolivia � stata molto rilevante l�azione dei movimenti indigeni e contadini. Evo Morales Ayma � il presidente della federazione dei produtori di coca nel Chapar�, ed � diventato il simbolo della lotta contro la politica neoliberale in Bolivia, diventando all�interno del Movimento al Socialismo (MAS) la seconda forza politica del paese. Propone l�organizzazione di imprese autogestite e collettive. Propone un cambiamento radicale del modello economico, di bloccare lo sradicamento delle piante di coca e la riconversione del processo di privatizzazione. Alla domanda se gli sembri realista opporsi alla maggior potenza economica del mondo, ha risposto: �Le maggioranze dei popoli nazionali non vivono degli aiuti ma piuttosto del proprio lavoro. Gli aiuti sono per la repressione e per la corruzione. Per questo, il movimento contadino, i padroni di questa terra: i quechuas, gli aymara, e i guaran�, hanno deciso di riprendere il potere e il territorio. Siamo in lotta vera e propria contro la globalizzazione. Il capitalismo � il vero nemico dell�umanit�. � il vero nemico dell�ambiente locale.Tutti i popoli si ribellano contro questo sistema.

� riconosciuta la virt� di Evo Morales di mettere insieme: i coltivatori di coca del Chapar� e degli Yungas, le federazioni contadini, i colonizzatori, parte degli indigeni dell�Oriente, i movimenti dei senza Terra, Centrali Operaie Dipartimentali, Federazioni o coordinamenti dell�Acqua, i ayllus al nord di Potos� e ad un gruppo innumerevole di entit� sindacali che vanno dai pensionati senza pensione fino ai padri di famiglia. Al commento di un giornalista che diceva: � Sembra che lei non creda nei partiti politici�, ha risposto:� Si , io sono molto onesto e responsabile. Io credo di pi� nei movimenti sociali che nei partiti politici�..

Un anno e mezzo dopo il � che se ne vadano tutti!�, l�Argentina ha finalmente un nuovo presidente eletto per un periodo costituzionale di quattro anni, dopo una serie di presidenti provvisori. Al penultimo, Eduardo Duhalde lo accusano di un esercizio del presidenzialismo non diverso dai suoi predecessori, basato sulla difficile situazione economica e sociale del suo paese, e non esente dal populismo. Tuttavia, il nuovo presidente degli argentini sta suscitando un cambiamento politico radicale senza precedenti, decapitando le Forze Armate della polizia federale e bonarense; aprendo alla possibilit� di estradare i responsabili della guerra sporca (guerra sucia), spingendo all�elezione del nuovo presidente della Corte Suprema di Giustizia, appoggiando per questo incarico, un riconosciuto difensore dei diritti umani. Sta suscitando l�esigenza di nuove leadership sindacali fuori dalla potente CGT(Confederazione Generale del Lavoro) e appoggia i nuovi movimenti sindacali. Ha detto agli imprenditori �mai vi ho sentito parlare di fame� ed � andato in Europa a cercare l�appoggio di vari governi per affrontare meglio i negoziati con il Fondo Monetario Internazionale.

Il Presidente del Cile, Ricardo Lagos, ha preso parte alla Conferenza sulla Governabilit� Progressista, dove hanno partecipato pi� di 10 capi di governo socialdemocratici. In quella sede ha riaffermato la tesi che �Il mercato � molto efficiente per poter risolvere un insieme di problematiche ma il mercato non risolver� i temi sociali dei nostri paesi�, oltre al fatto che �la distribuzione delle entrate tutto ci� che comporta e le difficolt� che implicano i paragoni internazionali, non � certo meglio del 1973�. Ci� che accade � che le entrate sono molto aumentate e di conseguenza abbiamo un minor numero di poveri rispetto al 1973�. Lagos, insieme ai presidenti dell�Argentina, Nestor Kirchner e del Brasile, Luis Inacio Lula Da Silva, sono stati denominati da un giornale britannico come i rappresentanti pragmatici della Terza Via in America Latina.

Nel �Vertice della Terza Via� ha partecipato anche il presidente Lula Da Silva, che ha detto Se il XX secolo � stato quello della stabilizzazione e della ripresa economica dell�Europa e degli USA, il XXI pu� essere il secolo in cui si distribuisce un po� di quella ricchezza accumulata in quegli anni�. Ed ha aggiunto:�Allora, quella � la sfida per i paesi ricchi, anche perch� se vogliono combattere il narcotraffico, il crimine organizzato, il terrorismo, il modo migliore � fare una politica sociale sulla parte pi� povera del pianeta Terra�

In quanto al tema dell�integrazione dei trattati come l�ALCA (FTAA), cos� si � espresso Lula Da Silva:�Noi vogliamo un America del Sud pi� unita, perch� abbiamo confini con tutti i paesi ad eccezione dell�Ecuador e del Cile, perch� abbiamo interessi politici e sociali nella regione e perch� crediamo che quanto pi� siamo uniti, pi� forza avremo per negoziare con gli USA o con l�Europa. Allo stesso tempo dobbiamo trovare dei soci (partner) che non siano direttamente legati al primo mondo, come il Sudafrica, la Cina, l�India e la Russia, che hanno condizioni simili a quelle del Brasile in quanto a popolazione, tecnologia e agricoltura. Dobbiamo avere dei partner affinch� quando andremo a discutere con l�Unione Europea affinch� riduca i sussidi agricoli, possiamo avere un peso maggiore. Vogliamo una condizione di parit� nella discussione dell�ALCA (FTAA) e se ci riusciremo, andremo al WTO per ottenerlo, lotteremo ancora di pi�, raccoglieremo ancora pi� gente in questa lotta. Per questo difendiamo l�unione dell�America del sud attorno al MERCOSUR per negoziare con pi� forza il trattato dell�ALCA. Combattere la fame non � un problema brasiliano. � un problema etico e morale di tutti coloro che vivono nel pianeta Terra�

La sinistra continentale ha continuato a sostenere incontri nei quali sono inclusi i dirigenti dei movimenti sociali; tra questi, quelli organizzati a Quito, tra il 25 e il 27 maggio a margine e della celebrazione dei 77 anni del Partito Socialista Ecuadoriano. Il 25 ha avuto luogo una riunione allargata della Segreteria Esecutivo del Coordinamento Socialista Latinoamericano nella quale hanno partecipato il Partito della Rivoluzione Democratica del Messico, il Partito dei Lavoratori del Brasile, Il Fronte Socialista di Porto Rico (osservatore), cos� come i Partito Socialista Argentino, del Chile, del Per�, dell�Uruguay e del PS anfitrione ecuadoriano. I giorni 26 e 27 si sono uniti i membri del Gruppo di Lavoro di San Paolo: il partito Comunista di Cuba, l�Unione Rivoluzionaria Nazionale Guatemalteca, Fronte Farabundo Mart� di Liberazione Nazionale del Salvador, Il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale di Nicaragua, il Fronte Sociale e Politico della Colombia, il movimento V Repubblica del Venezuela, il Fronte Amplio dell�Uruguay, il Partito Comunista del Cile e le organizzazioni politiche di sinistra dell�Ecuador.

Esiste una ricomposizione dell�organizzazione sociale in America Latina con un marcato ruolo da protagonisti delle organizzazioni del settore. Nel 1994, comincia la ribellione armata degli indigeni del Chiapas, guidata dall�Esercito Zapatista di liberazione nazionale (EZLN), e in seguito si registra un�altra ribellione indigeno-contadina in Ecuador, fino alle mobilitazioni dei senza terra in Brasile e Paraguay, passando per le marce dei coltivatori di coca in Bolivia. Una campagna pionieristica a livello continentale � stata quella denominata i 500 anni della Resistenza Indigena, Nera e Popolare, sulla base dell��unit� nella diversit��, lasciando da un lato forme di organizzazione centralizzate e piramidali, e piuttsto assi comuni e l�uso di nuove tecnologie di comunicazione e informazione, attraverso Internet. Con i nuovi mezzi si sono organizzati il Foro Mondiale di Porto Alegre e i Fori Sociali tematici in ogni paese. � un�attiva e nuova forma di partecipazione dei movimenti sociali nel mondo, opposto o complementare al Foro di Davos, degl'imprenditori e dei lider dei principali paesi sviluppati del mondo.

Perfino i movimenti armati in America Latina stanno optando per la lotta mediante il confronto elettorale, con eccezione di ci� che accade ancora in Colombia. Per esempio, il Movimento di Liberazione Nazionale Tupamaros, dell�Uruguay, � nato a met� degli anni �60, ha avuto un duro scontro con le forze istituzionali agli inizi degli anni �70 nei quali praticamente il movimento � stato annichilito. Con l�apertura democratica degli ultimi anni, il MNL si � integrato ai movimenti della sinistra, che hanno partecipato ad un lavoro di recupero della memoria storica e politica mediante tribunali popolari.

Oggigiorno Maria Elia Topolanski e Germ�n Gonzalez Romay, ex guerriglieri tupamaros reinseriti, dopo aver riconosciuto la loro antica ispirazione alla rivoluzione cubana, alle FARC di Marulanda, e al Che Guevara e il libro di Regis Debray �Rivoluzione nella Rivoluzione�, pensano che �il lavoro sociale sia diventato essenziale: oggi una societ� pi� giusta � diventata una meta raggiungibile, ma con strumenti differenti�.

Tuttavia, la smobilitazione o il reinserimento degli antagonisti nella lotta armada presenta nuove difficolt�. La pace � un concetto imperfetto. � tutta una scienza, questa, di preparare un futuro di pace, che si deve fare molto prima della firma dei trattati di pace, come spiegano gli specialisti nel tema del libro �Preparare il futuro: conflitto e post-conflitto in Colombia�. Oltre alle probabili conseguenze di disfunzione, come menzionato dal caso della Colombia: �Lo scenario latinoamericano presenta varie esperienze nelle quali si evidenzia che dopo lo sfaldamento dei gruppi estremisti tradizionali, c�� un passaggio dei membri verso la delinquenza comune. In Centroamerica, si � riuscito a verificare, in maniera continua, la formazione di bande criminali, composte da elementi scollegati dai gruppi delle guerriglie che negli ultimi anni si sono inseriti nel sistema politico. Ex militanti del Fronte Farabundo Mart� di Liberazione Nazionale nel Salvador e dell�Unione Rivoluzionaria Nazionale Guatemalteca, giungendo anche agli ex membri del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale e della Resistenza Nicaraguese (la Contra), costituiscono la molteplicit� di bande criminali dedite al sequestro per estorsione, che gli procura ingenti quantit� di denaro che non finanziano pi� progetti sovversivi ma piuttosto rispondono agli interessi pecuniari (economici) di coloro che partecipano a queste attivit� criminali.

Benavente crede di vedere nel risorgere di movimenti sociali che si muovono nello scenario politico della regione, perfino di coloro che sono appoggiati dalle fazioni armate, una riorganizzazione della protesta sociale che cercano di cambiare le condizioni di governabilit�, in special modo nel settore economico, piuttosto che cercare il potere politico.

Considerando tutto ci�, � molto interessante la dinamica di integrazione portata avanti dai vari presidenti latinoamericani, e la loro idea di arrivare in blocco agli scenari dove si discute il presente e il futuro del mondo. Nonostante il pessimismo del Subcomandante Marcos sulla costruzione del paese e della regione, di fronte ai poderosi movimenti di capitale internazionale, sebbene c�� una speranza di integrazione e di arrivare insieme( in gruppo), prima che ci sconfiggano divisi. L�America Latina deve cercare alleati in altre parti del mondo; per affinit� di pensiero l�Unione Europea coincide nell�umanesimo rispettoso dei diritti umani concepito in forma integrale e senza esclusioni. Meglio ancora se si trovano principali alleati nella regione, per tutto quello che significa essere latinoamericano oltre alle ovvie ragioni economiche e commerciali di fare impresa in comune.

 

 

  Copyright� 1999-2003 Comunit� di Sant'Egidio