Paul Yazigi
Metropolita greco ortodosso, Patriarcato di Antiochia
Introduzione Le religioni esistono da quando esiste l�uomo. La religione � connaturata all�uomo. Di fatto, il primo moto dell�intelligenza � definire la relazione col principio creatore dell�universo. Posto che l�uomo � posteriore al mondo e non anteriore ad esso, ne consegue che ogni volta che l�uomo ammira la grandezza della creazione, � portato a confessare la grandezza del Creatore. La sensibilit� alla presenza del Creatore conduce gli uomini, da un lato, a definirne gli attributi, dall�altro a ricercarne la volont� nel suo atto creatore dell�universo e dell�uomo. In questa prospettiva, le religioni formano una diversit� di percorsi che vogliono approdare ad una convivenza tra gli uomini in un modo soddisfacente per il Dio Creatore. La pluralit� di visioni tra le religioni non deve assolutamente raggiungere un grado di scontro, come spesso si verifica, tale da nuocere alla religione stessa, e che porti alla nascita del fondamentalismo religioso. Il fondamentalismo religioso nasce dal rinchiudersi (partigiano) in s� e dal rifiuto dell�altro, chiunque esso sia. Il fondamentalismo religioso si presenta sotto due forme, quella del � fondamentalismo intellettuale � e quella del �fondamentalismo razziale o etnico �. Il � fondamentalismo intellettuale � sbaglia per eccesso escludendo dai suoi principi la stessa visione universale di un Dio creatore e unico. Inoltre, rifiuta categoricamente ogni possibilit� di poter rendere culto a Dio se non secondo i principi direttivi del proprio credo. In questa prospettiva, qualsiasi differenza intellettuale mette in luce non solo una differenza culturale, ma anche una separazione esistenziale profonda, o da libero corso alla soppressione religiosa dell�altro. D�altronde, il � fondamentalismo razziale o etnico � predica un Dio padre di una parte, escludendo tutte le altre da questa paternit�. Ne consegue che l�appartenenza razziale o etnica ad un altro gruppo ne giustifichi perfino lo sterminio. Le stesse guerre di religione che, nel corso dei secoli, erano causate da un fondamentalismo sia razziale che dogmatico, provano in maniera eclatante il deterioramento in cui erano precipitate quelle religioni durante alcune epoche della storia. In ogni caso tali deviazioni non provengono dal principio religioso stesso, ma dal prevalere degli interessi individuali sulla verit� proclamata dalle religioni. Se le religioni erano sane, non si pot� affermare sempre lo stesso dei loro adepti. La cosa evidente ma che allo stesso tempo sfugge al fondamentalismo religioso, � che l�autenticit� religiosa sta in una comprensione profonda della verit� che essa proclama. Ogni religione � il risultato di una risposta umana, cio� la fede, all�iniziativa divina intrapresa con la creazione. Se il moto divino � individuato prima di tutto tramite il suo atto creatore, tale movimento stimola nell�uomo una risposta adeguata, che genera in lui la fede. Altrimenti Dio non sarebbe stato l�Unico, n� la sua creatura sarebbe stata l�universo nella sua immensit� ed unit�. Dobbiamo comunque constatare che la risposta umana alla chiamata non � uniforme nella sua espressione. � naturale che la chiamata divina espressa con la creazione possa avere ripercussioni molto diverse tra gli uomini, ognuno dei quali si esprime in maniera diversa a seconda dell�insieme di tradizioni, abitudini e cultura, indipendentemente dal luogo e dalla modalit� sottesa a tale espressione. Ci� che caratterizza le tre religioni monoteistiche, Ebraismo, Cristianesimo e Islam, � l�unanimit� riguardo all�unicit� di Dio. In effetti Dio � unico, un�affermazione che esclude la presenza di ogni altra divinit�, e questo nonostante la diversit� delle lingue, delle esegesi e delle scritture che descrivono Dio o la relazione con lui. Di fatto l�universalit� � una caratteristica fondamentale di queste tre religioni. Il fatto stesso, inoltre, che esse considerino la religione come un fatto spirituale non esclusivo di una nazione o di una determinata classe sociale, conferisce loro un attributo di globalit�, la seconda caratteristica. Esse ammettono poi che Dio possa iniziare un dialogo con tutti coloro a cui non sia giunto il messaggio della religione, utilizzando proprie modalit�, bench� non si possa parlare di identit� di percorso di Dio con essi e verso di noi. Ecco una terza caratteristica, la pluralit�. Si tratta della triade di attributi che caratterizzano le tre religioni monoteistiche e che formano la valvola di sicurezza sul nascere di ogni fondamentalismo. Esse conferiscono a queste religioni la palma della veracit� e della fecondit�, mentre la loro assenza porta la religione a oscurarsi nella sterilit� del fondamentalismo. 1- L�UNIVERSALIT� Si tratta del credere che il vero Dio � il Dio Unico e Creatore. Egli ha un fine nella creazione dell�universo, se ne prende cura e Lui solo pu� esercitare la sovranit� su di esso. � il principio causale delle creature cos� come il loro pastore fino alla loro fine ultima, cio� la salvezza e la comunione con Dio. Nell�Antico Testamento, quando Mos� chiede a Dio il suo nome, ascolta la risposta : � Io sono colui che � � (Esodo 3,14). Si tratta di una radicale distinzione tra il Dio vero, il solo esistente, che rifiuta qualsiasi appellativo umano, e le diverse divinit� alle quali gli uomini hanno fatto appello, che si rivelano delle chimere. Il principio direttivo dell�universalismo consiste nell�unicit� di Dio, ed esclude la presenza di ogni altra divinit�. Infatti, bench� diverse religioni si proclamino amministratrici uniche della fede in Dio, tutte si richiamano allo stesso Dio. � Tutte le religioni formano diverse cordicelle che Dio tiene tra le sue dita per attirare gli uomini a Lui �, come afferma uno scrittore cristiano. Inoltre, secondo l�affermazione dell�Apostolo Paolo: � Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi � (Lettera ai Romani 2,14). Essi saranno giudicati secondo la loro legge. Ad Atene, cercher� di identificare il �Dio Ignoto� proclamando chi �, predicando proprio sul Dio vero ed unico (Cfr. Atti degli Apostoli 17, 22-28). 2- LA GLOBALITA� Si tratta della fiducia che l�economia divina, basata sul fatto che Dio � il Dio Unico e Creatore, serve ed abbraccia tutti gli uomini senza eccezione. Dato che Dio e la salvezza che offre sono due principi universali, essi sono accessibili ad ogni uomo. Ne consegue che la chiamata alla fede e l�adesione alla religione diventano un dovere che va pi� in l� della razza, della lingua o del luogo. Durante i tre anni della predicazione di Ges� sulla terra, all�inizio il Cristo, che conosce bene gli ebrei, sembra essere venuto soltanto per le pecore disperse d�Israele, ordinando ai suoi discepoli di cominciare la loro predicazione a partire dalla Giudea, e di non entrare nelle citt� della Samaria. Nonostante questo, verso la fine della sua vita terrena, ed in modo particolare dopo la resurrezione, Egli ordina ai suoi discepoli di andare a predicare a Gerusalemme, in Samaria e fino agli estremi confini della terra, dicendo loro di battezzare tutte le nazioni (Mt 28,19). Quindi gli Apostoli, ed in particolar modo San Paolo, hanno preso sul serio questo incarico. Cos� il Cristianesimo si � diffuso al di l� del mondo ebraico, ed ha progressivamente raggiunto tutti gli uomini. San Paolo afferma solennemente e senza ambiguit� che il Cristianesimo non pu� essere limitato ai soli ebrei, ma � destinato a tutte le nazioni. Se San Paolo iniziava le sue missioni predicando nelle sinagoghe ebraiche, non si limitava poi ad esse, e ci� lo conduceva puntualmente alla persecuzione. D�altronde, rivelazioni divine hanno mostrato all�apostolo Pietro, in occasione del battesimo della casa di Cornelio, di non considerare quelli di fuori come degli impuri, ma di andar loro incontro per annunciare la Buona Novella (Atti degli Apostoli 10,1-48). In modo parallelo, l�Islam si presenta come una religione universalista, anche se l�universalismo si � fatto strada progressivamente. Si legge che Dio ordina al Profeta Mohamed di far parte del suo messaggio dapprima alla trib� pi� vicina (Sourat Al Shou�ara 26,214), poi di annunciarlo alla regina delle citt�, La Mecca, e nei suoi dintorni, e infine di predicarlo a tutti gli uomini proclamando: � O uomini tutti! Io sono il Messaggero di Dio per tutti voi � (Sourat Al Aaraf 7,158). Come il Cristo mand� i suoi discepoli ad annunciare il suo Vangelo a tutte le nazioni, anche il Profeta dell�Islam fu inviato come messaggero di misericordia a tutta la creazione (Sourat Al Anbiya 21,107). 3- LA PLURALITA� Si tratta della fiducia che Dio utilizza diverse modalit� nella sua provvidenza verso gli uomini. Ci sono in effetti molti percorsi attraverso i quali gli uomini possono ricorrere a Dio. � naturale che il Cristianesimo si consideri come la pienezza della rivelazione divina, perch� � Dio, che aveva gi� parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio � (Lettera agli Ebrei 1,1). In ogni caso, esso ha fiducia che anche coloro che non ricevono l�annuncio evangelico del Nuovo Testamento o la proclamazione profetica dell�Antico Testamento non sono privati per sempre della benevolenza della provvidenza divina per ottenerne la salvezza. Il Cristianesimo si considera come il cammino pi� breve e chiaro che possa garantire di giungere alla conoscenza di Dio. Ritiene anche che Dio non teme di utilizzare altre strade laddove l�annuncio evangelico non sia giunto. Infatti Dio � fa piovere sui giusti e sugli ingiusti � (Mateo 5,45), e Ges� Cristo � andato incontro alla donna Cananea e ha conversato con lei per la sua �fede� e non per la sua religione. I Padri della Chiesa, soprattutto quelli dei primi tre secoli dell�era cristiana, hanno sviluppato il loro insegnamento sul �verbo spermatico�. In base ad esso, Dio semina la sua parola tra tutti gli uomini e in tutte le civilt�. Cos�, in ogni religione e in ogni civilt� si trovano grani della verit� seminata da Dio qua e l�. Anche la filosofia contiene delle verit� che l�unico autore di tutte le cose e Dio dei cristiani vi aveva seminato. Anche le verit� annunciate un tempo dalle filosofie e dai filosofi sono il risultato della fecondazione di quel germe divino nel seno della storia umana, fino ad arrivare a Cristo, e preparando cos� l�umanit� alla sua venuta. Se il Cristianesimo si considera come il vaso contenente tutta la pienezza della verit� e della rivelazione divina, � anche attento alle eco divine e salvifiche riflesse dalle altre religioni e culture, portatrici potenziali di verit� divine e salutari. Da parte sua, l�Islam crede nella diversit� degli apostolati divini, considerandosi come il loro compimento. Il Corano non ha soppresso le altre religioni, ma ha stabilito dei criteri che permettono di identificare la veracit� di ogni apostolato divino, e cio� : la fede in un Dio Unico, l�ultimo giorno e le buone opere. Il Corano, inoltre, considera che la verit� proclamata dalle diverse religioni � la stessa, tanto pi� visto che ogni disputa tra gli uomini cadr� quando Dio proclamer� il giorno della resurrezione. Sta scritto, infatti : � Dio � il vostro ricorso, Egli vi riveler� ci� che era causa della vostra disputa � (Sourat Al Ma�idat 5,48). Insomma, il Corano vede nella diversit� culturale, etnica e religiosa, una delle meraviglie di Dio nella sua creazione (Sourat Al Roum 30,22), dato che Egli potrebbe, se lo volesse, fare dell�umanit� una sola nazione. Dunque tutte le religioni, sia l�Islam che il Cristianesimo, pur accettando la presenza di un�altra fede oltre alla propria, si pongono comunque al posto d�onore. In questa prospettiva, abbiamo sottolineato l�esistenza di un insegnamento che ammette e tollera la presenza dell�altro, ma ne esiste anche un altro che ha come imperativo l�adesione alla propria religione non ammettendone nessun�altra. In questo senso, se Ges� dice di se stesso: �Io sono la via, la verit� e la vita�, il Corano afferma: �la religione di Dio � l�Islam�. Se il pensiero cristiano considera che il Verbo di Dio, il Cristo, � stato seminato nelle religioni e nelle filosofie, gli esegeti musulmani spiegano questo fatto in due modi diversi; Il primo � � l�Islam canonico � secondo cui il profeta Mohamed � il messaggero inviato da Dio, mentre il secondo � � l�Islam eterno � che � l�insieme i tutti gli uomini. Ne consegue che il Corano, accettando la provenienza divina della Torah e del Vangelo, ordina ai suoi adepti di conformarsi a ci� che Dio aveva promulgato nelle loro Scritture (Cf. Sourat AL Ma�idat 5 :46-47, 68), pur considerandosi come il sigillo di tutte le Scritture (Sourat Al Ma�idat 5,48). Conclusione : Il credente sincero a qualunque religione appartenga, valutando l�insegnamento delle altre fedi e la loro pratica, non pu� che confessare che Dio non ha parlato agli uni trascurando gli altri. Dio abbraccia tutta la creazione con la sua provvidenza e considera che la sua paternit� non esclude nessuno, nonostante la diversit� dei linguaggi umani nel dialogo col loro Creatore, Colui che possiede un�unica lingua, quella �dell� amore�. La responsabilit� delle religioni � comunque aumentata notevolmente ai giorni nostri rispetto al passato. Sfortunatamente, il fondamentalismo si � oggi diffuso ovunque, e si affrontano questioni pubbliche con uno spirito religioso espressione del rifiuto dell�altro. Tutti i movimenti non religiosi n� divini sono fondati su tale principio dando libero corso alla violazione della vita umana e del suo potenziale, mentre le religioni, soprattutto quelle monoteistiche, sono chiamate a propagare la fede in un Dio filantropo, che si introduce nella storia per favorire equamente ognuno. La visione Universale, Globale e Pluralista delle religioni monoteistiche � la soluzione per il mondo a venire. Tale soluzione esclude ogni ipocrisia, dato che l�ipocrisia a riguardo sporca immancabilmente ogni religione e rende il linguaggio della violenza umana pi� forte di quello dell�amore divino, permettendo in tal modo che diversi movimenti politici, razziali e consumistici governino il mondo invece dei valori umani e spirituali. L�avvenire del mondo dipende fortemente dall�apertura delle religioni dopo un periodo di chiusura. Forse un�occasione come questo incontro � un�iniziativa positiva e un passo essenziale verso lo sbloccarsi delle riserve degli uni verso gli altri. Il confinarsi intellettuale e razziale non � forse la ragione per cui non ci si incontra ? Con queste parole, vorremmo esprimere le nostre felicitazioni e ringraziamenti alla Comunit� di Sant�Egidio organizzatrice di questi incontri, augurandole sempre il successo in questa iniziativa e lo sviluppo di altre simili. Siamo convinti che questi incontri rendono un vero servizio sia alle religioni che ai diversi partecipanti. In sostanza, l�inferno nella prospettiva cristiana � il confinarsi in se stessi. Un po� come un uomo solo in una stanza oscura, decorata completamente con specchi che riflettono solamente la sua singola persona, priva di una qualche presenza umana. Peraltro, su pi� vasta scala, segnaliamo che le tre religioni monoteistiche provengono da uno stesso padre, Abramo, il padre di tutti i credenti e l�amico di Dio. Si tratta di una chiave primaria per disinnescare ogni fondamentalismo in seno alle tre religioni, per rinforzare il dialogo non solo intellettuale ma anche esistenziale e vissuto, basato sull�amore e il libero arbitrio dell�uomo nel seguire la religione che ha prescelto. In conclusione, se � l�altro � per gli Esistenzialisti � � il mio inferno �, allora, per San S�rafino di Sarov, egli � � la mia gioia �. Infatti � solo sotto l�egida del dialogo e dell�incontro che si crea il linguaggio vero della fede.
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