Viktor Josef Dammertz
Vescovo cattolico, Germania
Il 31 ottobre 1999, giorno della Riforma, � stato firmato ad Augsburg un �consenso differenziato� sulle questioni fondamentali inerenti la dottrina della giustificazione da parte di rappresentanti della Chiesa Cattolica e del Consiglio Ecumenico delle Chiese. Il Papa Giovanni Paolo II ha parlato di una �pietra miliare sul cammino non facile della ricomposizione della piena unit� fra i cristiani� (Udienza generale del 31/10/1999). Da molti sono state provate e espresse grandi aspettative. Ma questa firma a cosa ha portato di davvero concreto nel cammino ecumenico? Cosa � cambiato da allora? Dobbiamo constatare con obiettivit�: il problema della giustificazione, che al tempo della Riforma era oggetto di aspre discussioni, praticamente non fa pi� sobbalzare nessuno dalla sedia. Come problema teologico � praticamente assente nel messaggio cattolico; ed io ignoro se nei servizi divini evangelici si predichi pi� spesso su questo. In uomini orientati e fissati sul pratico e pragmatico manca una comprensione ed un interesse per tali ragionamenti prettamente speculativi. Per essi si tratta di �sottigliezze teologiche�, che devono essere lasciate ai teologi. Dopo la firma � stato suggerito da pi� parti, che si dovrebbe ricordare con pi� forza nelle Chiese l�importanza di questa dottrina e portare a consapevolezza delle sue conseguenze. Non mi sembra che lo zelo e il successo siano stati strepitosi. Una collaborazione intensa Ciononostante attribuisco a questa firma una grande importanza. Un successo evidente e tangibile � gi� nella nuova atmosfera. Tutti coloro che erano presenti devono essere stati colpiti dal clima che ha caratterizzato l�immagine della citt� di Augsburg. Personalmente sono stato profondamente commosso dalla processione comune che dopo la statio nel Duomo ci ha visti muovere in corteo pregando e cantando attraverso la zona pedonale fino alla Chiesa evangelica di S. Anna. � stata un�immagine eloquente e comunicativa del comune cammino di fede inaugurato insieme. Nella citt� e nella diocesi di Augsburg avevamo anche in precedenza un buon rapporto ecumenico, ma credo che da allora sia divenuto ancora pi� intimo. Segno evidente ne � l�istituzione della �grande festa della pace� di Augsburg. I cristiani evangelici hanno istituito questa giornata di festa l�8 agosto 1650. Volevano cos� esprimere la gratitudine e la gioia per il successo che aveva portato loro la �Pace di Westfalia� (che ha concluso la Guerra dei Trent�anni) del 1648: ai cristiani della �confessio augustana� venivano riconosciuti in tutto l�impero gli stessi diritti dei cattolici. Il tempo della soggezione era finito; i predicatori cacciati dalla citt� di Augsburg nel 1629 potevano ora tornare e riprendere a predicare. In principio era una festa unicamente evangelica, di cui i cattolici prendevano nota il meno possibile. Da alcuni anni questa festa sta assumendo in maniera sempre pi� evidente una dimensione ecumenica. Quest�anno sono stato invitato a predicare in occasione di questa festa ad un servizio divino ecumenico nella chiesa evangelica di S. Anna. La riscoperta del fascino della Bibbia Un effetto positivo ha avuto a mio avviso la firma anche per quanto riguarda �l�anno biblico� che � in corso. La base della Dichiarazione Congiunta � proprio la dottrina biblica della giustificazione. L�ascolto comune della Parola di Dio nella Sacra Scrittura � cos� si dice nei paragrafi 7 e 8 della Dichiarazione Congiunta � ha portato a �nuovi discernimenti� nella dottrina della giustificazione. Le due parti in dialogo sono impegnate pertanto �a continuare ed approfondire lo studio dei fondamenti biblici della dottrina della giustificazione� (Dichiarazione Congiunta N. 3). Tale impegno non pu� valere solo per gli esperti di teologia. Dopo l�assunzione della Dichiarazione Congiunta e in forza del riconoscimento che proprio il comune ascolto della Parola di Dio avvicina i cristiani divisi, i gruppi di studio della Bibbia dovrebbero diventare strutture naturali delle nostre parrocchie. Nella citt� di Augsburg nel 1995 abbiamo promosso l�azione ecumenica cominciare di nuovo, che ha portato alla creazione di molti gruppi ecumenici di studio della Bibbia; molti di essi esistono ancora oggi. L�anno biblico ecumenico ha dato nuovi impulsi. Il problema della �ospitalit� eucaristica� Il problema pi� grande che oggi l�ecumenismo deve affrontare sono le perduranti differenze nella considerazione di eucarestia e cena del Signore. Questa ferita aperta duole da tempo ma la firma della Dichiarazione Congiunta ha risvegliato in molti cattolici e luterani nuove speranze di una pronta soluzione. La Chiesa evangelica presenta come sua posizione ufficiale, che tutti i cristiani battezzati � indifferentemente dalla loro confessione � sono invitati al banchetto eucaristico. Ora c�� un�attesa sempre pi� pressante che la Chiesa cattolica segua l�esempio. In riferimento al capitolo 43 della Dichiarazione Congiunta i vescovi cattolici hanno dichiarato fin dal principio che il consenso differenziato raggiunto sulla questione della dottrina della giustificazione non ha alcun effetto immmediato sulla comunione nella mensa eucaristica. Non pu� esservi dubbio alcuno che la pressione sulla Chiesa cattolica sia cresciuta considerevolmente e che anche per i cristiani cattolici � sempre pi� difficile spiegare la posizione della Chiesa. In ci� non � d�aiuto nemmeno la nuova enciclica Ecclesia de Eucharistia. � da augurarsi che in un tempo ragionevole si riesca a raggiungere un �consenso differenziato� in questo aspetto cos� centrale della vita cristiana! Gli eventi ai margini del Kirchentag ecumenico hanno dimostrato che esiste il pericolo che molti credenti (della �base�) nel loro comportamento non tengano conto degli scrupoli teologici e delle prescrizioni di diritto! La �testimonianza della vita� nella societ� Rispetto ai dibattiti socio-politici sui temi della bioetica e dell�etica nell�economia, ma anche riguardo alla giustizia e alla pace, cresce il bisogno di orientamento e di consiglio. Tale compito non pu� essere assolto da da un comitato sull�etica. Questo interroga soprattutto le Chiese. Cos� oggi l�ecumenismo �della testimonianza comune� � pi� importante che mai. Poich� nel caos delle differenti opinioni � importante che noi cristiani non ci lasciamo dividere nel dibattito sui valori. Un campo importante � anche il decisivo inserimento dell�anima cristiana nella nuova Europa. � lodevole che i responsabili della Conferenza Episcopale tedesca e del Consiglio delle Chiese evangeliche della Germania si esprimono su questi temi sempre congiuntamente. La firma non � lo scopo ultimo dei nostri voti e dei nostri sforzi, ma � senz�altro una tappa importante in questa direzione. � insieme anche uno stimolo a proseguire sulla via battuta senza scoraggiarsi. Ora che abbiamo raggiunto alla fine di una salita in parte anche molto difficoltosa una prima cima, non possiamo fermarci e distogliere lo sguardo dalla cima pi� alta! Ci rallegriamo dei risultati raggiunti ma non ce ne possiamo accontentare.
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