Aachen 2003

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Luned� 8 Settembre 2003 - Eurogress
Israele e Palestina: dialogo sul futuro

  
  

Sintesi

  


AMID AL-TAMINI (Fratello di Tyseer Al-Tamini, capo della Sharia Court, Autorit� Palestinese):

A discapito di quello che potrebbe pensare chiunque osservi il Medio-Oriente l��slam � una religione di pace e tolleranza che crede nell�integrazione e nell�unit� delle religioni monoteiste. La pace ha una posizione fondamentale: � uno dei nomi di Dio ed � il saluto stesso dei musulmani: la giustizia � fondamentale, e cos� la libert� di culto.

L�Islam � e continuer� ad essere una forza di pace. Per realizzare la pace in Medio Oriente, comunque, sono necessarie alcune misure imprescindibili: la fine dell�occupazione israeliana con ikl ritiro delle truppe entro i confini del �67, l�abbattimento del muro, il diritto al ritorno dei rifugiati e la liberazione dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. Questa pace consentir� a tutti di vivere in pace e la fine di tutte le ostilit�.


ODED BEN-HUR (Ambasciatore d�Israele presso la Santa Sede):

La domanda fondamentale sulla pace in Medio Oriente � �pu� un sogno diventare realt�?�

Parlare di Israele � raccontare di una storia lunga 5000 anni: il primo problema del popolo della Terra Sabnta � che ha troppia storia e troppa poca geografia.

Scendere nelle accuse reciproche non serve a niente: � stato provato di tutto, dalla forza all�intimidazione agli accordi di pace, ma c�� stato il sincero tentativo di una vera pace?

Eppure � proprio in questo momento che � necessario parlare di speranza e di pace: nonostante tutte le tragedie il 65% degli israeliani desidera una pace nel quadro della sicurezza, ci� che manca, per�, � un dialogo sincero senza la minaccia del terrore.

La maggior parte delle persone ha raggiunto una grande stanchezza mentale e fisica, ma questo, assurdamente, � un segno di speranza.

Come ha detto Sharon Israele � disposto a fare dei pesanti sacrifici per una pace vera.

Amos Oz ha paragonato israeliani e palestinesi a una coppia che deve divorziare. La difficolt� � che nesuno dei due coniugi lascer� la casa, ma continueranno a vivere sotto lo stesso tetto e nelle stesse stanze.

La Terra Santa � cara ai cristiani, per questo essi potrebbero collaborare per la pace aumentando nuovamente i pellegrini: questo sarebbe un grande aiuto per l�economia palestinese e un messaggio di calma per tutti.


ELIAS CHACOUR (Direttore del Prophet Elias College, Israele)

�Io sono un palestinese e ne sono orgoglioso, la mia lingua � l�arabo, sono un cristiano cattolico melchita, ma con la stessa forza sono un cittadino israeliano. La mia stessa identit� � una sfida�.

Viviamo una situazione in cui da soli non riusciremo a trovare la speranza: c�� bisogno di leader poitici che non instillino paura, ma che sappiano dire �non temete�.

� come se Israele fosse una donna incinta e il suo figlio � la Palestina. Abbiamo bisogno di una levatrice molto brava per non far morire il figlio nella pancia e la madre con lui.

Il Prophet Elias College � la maggior scuola cristiana in Palestina frequentata da ragazzi e ragazze, musulmani, ebrei e cristiani che cercano di costruire un centro di speranza per il futuro perch� finora i politici hanno fallito: contro le demolizioni, i Kamikaze, il muro...

Molta gente simpatizza per gli israeliani o per i palestinesi, ma la Terra Santa non ha bisogno della simpatia se questa significa odio verso l�altra parte.


DAVID ROSEN:

La maggior parte di israeliani e palestinesi desidera vivere in pace e occuparsi della sua famiglia.

In questi ultimi anni c�� stato un aumento della retorica religiosa in questo conflitto. La religione dovr� essere un fattore in questa equazione, ma dalla parte della soluzione, non da quella del problema.

Gerusalemme ha adesso un ruolo simbolico fondamentale, per questo � auspicabile che la Comunit� di Sant�Egidio possa convocare I leader delle tre religioni abramitiche per esprimere il desiderio ccondiviso di vivere in pace assieme nella citt� santa, in Terra Santa e in tutto il mondo.

 

 

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