Luned� 6 Settembre 2004
Hotel Marriott, Sala Washington 2
"Popoli fratelli, Chiese sorelle": l�unit� dei cristiani e la pace nel mondo

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Richard Chartres
Vescovo anglicano di Londra
  

Un conflitto infiammato e non moderato dalla passione religiosa � questa � stata l�esperienza dell�Irlanda all�inizio del diciottesimo secolo che spinse Jonathan Swift, autore dei viaggi di Gulliver, e decano della cattedrale di San Patrizio a Dublino, a chiedere: �Come � possibile che, generalmente, gli uomini abbiano abbastanza religione per odiarsi ma non abbastanza per amarsi?�.

Ogni cristiano europeo dovrebbe affrontare la questione dell�Unit� tra i cristiani e della pace nel mondo con una grande dose di umilt�. Le guerre civili europee del sedicesimo e del diciassettesimo secolo, in cui la divisione in gruppi religiosi svolse un ruolo significativo, furono il preludio alla versione nel nostro continente dell�Illuminismo, che si svilupp� con un pregiudizio decisamente anti-cristiano e persino anti-religioso. Versioni contrastanti della verit� cristiana ispirarono la ricerca di una via verso la verit� del mondo che fosse meno soggettiva in modo polemico, pi� dimostrabile dal punto di vista razionale e che persuadesse in modo pacifico.

Adesso il contesto filosofico e sociale � cambiato. La scienza esatta � giunta ad accettare il fatto che essa, pi� che descrivere le cose come sono in s� stesse, pu� solo descrivere come ci appaiono. Allo stesso tempo l�esperienza del ventesimo secolo, in cui stati messianici secolari in Russia e in Germania e altri posti provarono a costruire un paradiso in terra, sulla base di una versione brutalmente manipolata di quello che costituiva una vita umana completa, ha dimostrato la verit� nel paradosso che l�uomo pazzo � colui che ha perso tutto quello che � umano ad eccezione della ragione. Gli architetti di queste utopie umane hanno creato poco pi� di un vasto cimitero europeo.

Cos� noi cristiani abbiamo un�altra possibilit�. La speranza � fuggita dalla politica e si deve ancora vedere dove si recher�. Il pentimento, tuttavia, ci aiuta a vedere pi� chiaramente che cosa abbiamo sbagliato nei giorni della nostra potenza come Chiese, comprendendo allo stesso tempo quanto � facile, inevitabilmente, cadere nella logica persuasiva del Grande Inquisitore dei �Fratelli Karamazov� di Dostoevsky, ed utilizzare la potenza coercitiva per escludere il rischio e salvare la gente dalle conseguenze della loro libert� e della loro follia.

La vera pace, nella visione della Bibbia, ad esempio nelle profezie di Isaia, trascende l�assenza di un conflitto letale ed � un dono di Dio. Il primo passo per diventare un essere umano capace di vivere in pace � rifiutare di considerarsi come un dio. Questa � la base di un vero umanesimo.

Nel nostro mondo contemporaneo la natura del conflitto � cambiata. Adesso non sono pi� tanto i conflitti tra gli stati a rappresentare una minaccia ma i conflitti all�interno degli stati. Basta guardare la storia recente dei Balcani e del continente africano per vedere un modello di conflitti che nasce dalla competizione per le risorse limitate e minaccia l�identit� dei gruppi etnici in stati che hanno fallito o che sono fragili. In questi conflitti le vittime principali non sono tanto tra i combattenti quanto tra donne e bambini.

Una facile retorica da parte di gente che abita in luoghi che nella loro storia hanno avuto successo � molto poco utile. Parlare di pace senza una preoccupazione per la giustizia � offensivo. Le richieste di giustizia sono sempre decisive nell�assicurare una pace duratura e un posto unico dove i cristiani europei dovrebbero tentare di influenzare il progresso degli accordi vigenti in materia di scambi commerciali, riconoscendo che il fuoco profetico non sostituisce un�accurata comprensione delle complesse questioni economiche coinvolte.

A volte, tuttavia, la forza � necessaria, come � accaduto di recente in Sierra Leone, per dare uno spazio di respiro in cui si possa sviluppare una cultura meno mortale. La violenza promette solo una pausa momentanea, e a questo punto le comunit� cristiane hanno nuovamente un�enorme responsabilit�.

Se il conflitto nasce dalla paura o dall�invidia dell�altro e da una minaccia alla nostra identit� di gruppo, allora una fede che scorre dall�abbraccio di Dio al mondo e una fede trinitaria in cui realizziamo la nostra pi� profonda identit�, amando e servendo l�altro, dovrebbe avere un ruolo cruciale nel costruire la civilt� dell�amore che intende Dio. Cadiamo da soli ma siamo salvati dal nostro prossimo. �Dio ha talmente amato il mondo da dare il suo unico Figlio unigenito cos� che tutti coloro che credono in lui non muoiano ma abbiano la vita eterna�. Ges� Cristo, il volto umano di Dio, ci ha insegnato che siamo salvati dal nostro prossimo che ha le sembianze del Dio che adoriamo e che, in base al credo attribuito a San Attanasio, � la Trinit� in Unit� �che non confonde le persone n� divide la sostanza�. Le persone raggiungono la loro pienezza in Cristo abbracciando e non escludendo l�altro. � nell�abbraccio che scopriamo i nostri esseri pi� profondi e veri.

La vita nel Dio che ha sconfitto la morte libera anche il credente dalla paura, che � inseparabile dall�essere totalmente identificati con questo mondo finito, di cose che passano. Se la nostra identit� � un dono del Dio Eterno, allora il suo amore ci pu� liberare dai legami con le nostre paure.

Tutto ci� � bellissimo ma a volte molto lontano dalla realt� della vita della Chiesa che pu� essere piatta o riluttante all�idea di affrontare dei rischi. L�alternativa, in realt�, � la via della croce, e chiunque non sia mai stato tentato dall�idea di fuggire dalla croce non ne ha probabilmente mai compreso il significato.

Entrare nel modo di vita Trinitario significa, inevitabilmente, farlo attraverso la via della croce e della profonda conversione di vita.

Abbiamo molti contemporanei che aderiscono alla fraternit�, ignorando la croce senza sentire il bisogno di alcuna relazione con il Dio vivente. Possiamo rispettarli e lavorare con questi alleati, ma devo ammettere di essere scettico riguardo ogni appello alla fraternit� staccato da un terreno ultimo di significato e valore in Dio. A partire dall�esperienza della semplice esortazione insita nell�educazione alla cittadinanza, mi sembra che la retorica sulla fraternit�, infatti, non generi l�energia richiesta per superare la forza gravitazionale della paura e dell�egoismo.

Sono qui perch� ho visto che veramente gente che �ha messo la propria fiducia nel Signore Ges��, come dice San Paolo, pu� essere usata da Dio come potenti strumenti di pace. Io rispetto il lavoro per la riconciliazione che la Comunit� di Sant�Egidio ha svolto e sta svolgendo, e il modo in cui questo lavoro ha aiutato a liberare la comunit� da una versione ridotta e borghese della nostra fede comune.

� interessante il fatto che la Comunit� di Sant�Egidio, pur essendo riconosciuta e sostenuta dalla gerarchia, non � una creatura della Chiesa istituzionale. I capi della chiesa hanno diverse forme e dovrebbero costituire una guida piuttosto che un monopolio da parte della gerarchia ecclesiastica. Questa diversit� spiega la creativit�, ed � uno dei motivi per cui il centro per prevenire e trasformare il conflitto, che ho fondato a Londra sotto la protezione di una santa che potrebbe esservi sconosciuta, Sant�Ethelburga, si trova sotto una stretta guida laica ispirata Uno dei membri del centro � l�imam che si occupa degli studenti musulmani dell�universit�, ed � un partecipante essenziale alla nostra preoccupazione attuale sui rapporti tra i musulmani e altre parti della societ� inglese. � pi� possibile per l�imam operare in questo ambito para clericale di quanto sarebbe per lui essere collegato formalmente con il volto pubblico della Chiesa. Ma tutto questo richiede una grande quantit� di dialogo paziente e fiducioso tra i diversi tipi di guida cristiana. Questo � in se stesso un miracolo di Dio, difficile da alimentare, facile da distruggere.

I prelati hanno spesso ragione ad essere cauti mentre cercano di guidare la comunit� in direzione della Parola. � difficile per loro essere troppo avanti rispetto al popolo, ma � essenziale, per la salute del corpo cristiano, che ci siano comunit� all�interno del corpo che siano sperimentali e ardite. Un impegno radicale che non cede a compromessi da parte di piccoli gruppi di credenti, una vita alimentata dalla preghiera, le scritture e i sacramenti: questo � il modo in cui la Chiesa viene rinnovata e liberata per portare il suo contributo cruciale alla costruzione di una pace profonda. La mia preghiera � che queste comunit� aumentino nella chiesa contemporanea.

C�� un�altra singolarit� nel fatto che nelle nostre societ� contemporanee dell�Europa Occidentale a coloro che soffrono viene accordata spesso maggiore autorit� che a coloro che predicano. Dobbiamo affrontare il fatto che nella mia chiesa e nel mio paese i vescovi sono stati unanimi in maniera eccezionale, nella loro opposizione alla guerra in Iraq nei mesi che hanno preceduto l�invasione. Siamo stati sentiti con gentilezza, ma non ascoltati, ma questo naturalmente non ci esenta dal tentativo di articolare la coscienza cristiana in casi particolari dove sono richieste le decisioni morali, e non solo di rifugiarsi nella maggioranza.

Nel frattempo, obbedendo al comando del Nostro Signore di essere una cosa sola, il lavoro degli ecumenici professionisti continua. L�unit� � sempre un dono di Dio ma da parte nostra, e non ultimo in questi preziosi giorni insieme, c�� molto da celebrare nella nostra eredit� comune di fede, e molto da imparare su come siamo visti dai nostri compagni cristiani. Una storia recente dell�era della Riforma in Europa del Professor Dairmaid McCulloch osserva che il numero dei cattolici romani assassinati per disposizione di legge tra il 1535 e il 1700 in Inghilterra � stato pi� elevato che in ogni altro paese. Quello che i protestanti ricordano � una storia diversa, in cui gli incendi di Smithfield e il rogo del vescovo di Londra sono molto pi� predominanti. Non si pu� cambiare il passato, ma � estremamente importante il modo in cui lo ricordiamo. Riconoscere le storie delle comunit� sorelle e le memorie amare di violenza inflitta dai cristiani sui cristiani pu� aprire una porta d�ingresso attraverso cui il futuro di Dio pu� scorrere nel nostro presente. Dovremmo onorare i martiri reciproci dell�era della divisione dell�Europa e questo in se stesso sarebbe un modesto contributo alla costruzione della pace. L�opera notevole di riconciliazione intrapresa dai cristiani irlandesi � prova del fatto che questo approccio ha dato i suoi frutti.

Dio ci ha dato i mezzi per costruire la civilt� dell�amore senza distruggere gli enormi successi degli occidentali negli sviluppi tecnologici ed economici, ma un mondo dominato da un progetto di crescita senza limiti, senza fine in se stesso al di l� del processo stesso, evidentemente non � sostenibile.

Siamo chiamati ad essere dei veri umanisti in queste circostanze, iniziando con il rifiuto di essere dei e, invece, la volont� di seguire la strada del solo, Ges� Cristo, il volto umano di Dio, che � morto nell�amore per amore dei suoi nemici, e per portare cos� la pienezza della pace nel mondo.