Luned� 6 Settembre 2004
Hotel Marriott, Sala Washington 2
"Popoli fratelli, Chiese sorelle": l�unit� dei cristiani e la pace nel mondo

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Abune Paulos
Patriarca della Chiesa ortodossa d�Etiopia
  

Illustri leader religiosi, spirituali e culturali del mondo.
Che Dio Onnipotente benedica questo incontro internazionale.

Anzitutto vorrei esprimere il mio sentito ringraziamento alla Comunit� di Sant�Egidio per avermi invitato ancora una volta a partecipare a questo solenne incontro.

Mi � stato chiesto di parlare di ecumenismo. Come tutti noi sappiamo, nella tradizione cristiana l�ecumenismo � un movimento che conduce verso l�unit� di tutti coloro che credono in nostro Signore Ges� Cristo. Questo movimento � radicato nel Nuovo Testamento, e reca in s� la speranza ed il progetto dell�eventuale unit� di tutte le Chiese Cristiane, come un'unica famiglia di Dio in Cristo.

La storia ci dice che l�ecumenismo che ha preso avvio nel primo quarto del IV secolo � continuato, assumendo connotati diversi in tempi diversi, da una Chiesa all�altra, influenzando anche l�applicazione del Cristianesimo alla vita sociale, economica e politica.

Nel campo dell�unit� organica si � ottenuto molto, e ancor di pi� in quello dei negoziati.

Bench� l�obiettivo originale, che tutti i Cristiani siano un'unica famiglia di Dio in nostro Signore Ges� Cristo, che quindi siano uniti, cooperino, evitino l�odio, si rispettino e si comprendano vicendevolmente, bench� questo obiettivo non sia stato raggiunto, tuttavia si sono susseguiti incontri, consigli di Chiese, ecc, tutte strutture fondate per promuovere l�unit� e la cooperazione ecumenica.

Nel 1918 � stata fondata la World Council of Churches (WCC), forma d�espressione di un consiglio ecumenico che confessa il �Signore Ges� Cristo, Dio e Salvatore secondo le scritture, che cerca di rispondere insieme alla comune chiamata a gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, un unico Dio�. Fu istituita per una variet� di funzioni, la prima e pi� importante quella di richiamare le Chiese all�obiettivo della unit� visibile e della comune vita in Cristo e progredire verso di esse perch� il mondo creda.

La Chiesa Ortodossa Etiope, che accett� il Cristianesimo gi� nel 34 d.C. (Atti 8; 26-40) per mezzo dell�eunuco Etiope, � anche uno dei membri fondatori del WCC e dell�All African Council of Churches (AACC). Da allora si sono tenuti incontri, riunioni di ogni genere a livello regionale ed internazionale, ma l�obiettivo originale dell�unit� dei cristiani, come detto prima, ancora non � stato raggiunto.

Ora � giunto il momento di chiederci tutti insieme perch� non siamo riusciti a raggiungere l�obiettivo originale dell�ecumenismo? Cosa ci � sfuggito? Potremmo trovare delle motivazioni e passare in rassegna i vari modi e strumenti per rispondere a questa domanda. Non c�� e non ci sar� alcuna motivazione accademica o filosofica, non c�� riunione o incontro a qualsivoglia livello (che si � fatto per secoli) che possa dare una risposta (una soluzione) alla causa fondamentale, la radice del nostro fallimento.

Da parte mia, credo che abbiamo fallito perch� il nostro legame con Dio � stato troppo debole; abbiamo fallito perch� si � ridotta la nostra visione del timor di Dio. Poich� il rapporto di amore tra noi e Dio si � indebolito, si � ridotto anche il nostro amore gli uni per gli altri, generando una mancanza di fiducia reciproca, amore per s� stessi, assenza di pace e mancanza di unit�. La parola stessa di nostro Signore �ama il prossimo tuo come te stesso� � disattesa ed � stata sostituita dall�amore per s�. Quando ciascuno pensa a s�, come si pu� raggiungere l�unit�?

Di conseguenza, l�essenza dell�ecumenismo non � altro che comprensione reciproca, pace, fiducia, uguaglianza, cooperazione tra Chiese Cristiane, ma abbiamo praticato questi principi in maniera seria e sincera? Se no, perch�? A causa del nostro fallimento nell�aderire alla legge di Dio, all�amore di Dio, all�amore per il nostro prossimo.

Quando smarriamo il nostro rapporto con Dio, perdiamo la nostra unit� con lui, non riusciamo ad amare i nostri amici e non riusciamo a unirci a loro, alla nostra Chiesa, e la nostra Chiesa non riesce ad unirsi alle altre.

Tutti i problemi che i Cristiani, la loro unit� e l�umanit� in genere si trovano ad affrontare si radicano nella causa descritta prima. Questa � la ragione per cui assistiamo ad una tendenza a tradirsi tra Chiese Cristiane, in un atteggiamento di superiorit�, la tendenza al proselitismo (al rubare le pecore) e altre tendenze negative. Queste tendenze negative sono altrettanti nuovi ostacoli lungo il cammino verso il nostro obiettivo. L�Etiopia, come altri paesi in via di sviluppo, � vittima del proselitismo da parte di alcune Chiese che usano l�assistenza umanitaria come un mezzo (sfruttando la povert� della gente) per rubare le pecore altrui. � una sconfitta per il rispetto reciproco, la veridicit� e la cooperazione.

Un punto importante da discutere, legato a quello dell�unit� dei Cristiani, � il tema della pace. L�intero Cristianesimo � pace. Pace significa vivere insieme in sintonia, creare sintonia con Dio, con se stessi e con gli altri. Pace � un mondo libero dal pianto e dalla tribolazione.

Dove e come possiamo trovare la pace? Chi, o cosa, ne � la fonte? � questa la domanda di fondo di sempre.

Ci sono molte maniere per rispondere a queste domande ma noi leader religiosi abbiamo la risposta pi� breve �Dio dona la sua pace a coloro che si affidano a lui� (Isaia 16; 3-4). � il fondamento della religione e ritiene in s� il pi� alto valore umano. Anche l�insegnamento del nostro Salvatore �beati sono gli operatori di pace, perch� saranno chiamati figli di Dio� (Mt 5;9) mostra il valore altissimo che Dio d� agli operatori di pace.

Sono passati anni da quando � prevalsa la mancanza di pace e la pace � stata minacciata. Quale sia la causa della minaccia � un�altra questione. Studiosi, leader politici, teorici e filosofi si sono affannati nell�individuare le cause e proporre soluzioni sotto forma di organizzazioni, strutture, leggi ecc.

Ancora una volta, la causa della minaccia della pace � �la mancata osservanza della legge di Dio e la mancanza di amore per Dio�. Tutte le altre cause sono secondarie e derivano da questa. Avendo individuato la causa del nostro fallimento nel raggiungere l�unit� e la pace, la soluzione generale dovrebbe essere, quindi, un �Risveglio del mondo intero�, un Rinnovamento Personale e la Riconciliazione con Dio. Gli scopi e gli obiettivi dei nostri incontri si dovrebbero orientare in questa direzione.

Cari Partecipanti

Abbiamo detto che l�obiettivo dell�unit� dei cristiani coincide col portare la pace.

L�obiettivo ultimo di ogni religione � di servire l�umanit� (di accrescere e preservare la dignit� umana).

Dio ci ha chiamato a servire l�umanit�, a evitare l�odio e il culto della violenza, l�uccidersi l�un l�altro in nome della religione (la tragedia della nostra epoca).

Siamo tutti abitanti di quest�unico pianeta e dovremmo vivere e lavorare insieme per portare la pace ai nostri comuni cittadini, �gli esseri umani�. La pace per cui lottano i cristiani, i non cristiani e gli uomini di buona volont� serve l�umanit� in genere e permette la coesistenza pacifica di tutti.

Abbiamo tutti un nemico comune, la minaccia alla pace, la minaccia all�umanit�.

La pi� grande e la pi� nuova minaccia che mette in pericolo tutti oggi � il �Fondamentalismo religioso� che ha reso la religione una forza violenta. � una vera minaccia per i Cristiani, per l�Ecumenismo, per i non cristiani e per l�umanit� in genere. Perci�, le tendenze che portano al fondamentalismo di una religione o dell�altra dovrebbero essere affrontate attraverso il dialogo, l�educazione e la negoziazione nel contesto della pace e di una visione condivisa dell�umanit�.

Credo che l�Etiopia nella sua lunga storia sia stata ed � tutt�ora un esempio di pacifica coesistenza di tutte le religioni di genti e culture diverse.

Il cristianesimo, l�ebraismo, l�islam ed altri hanno una lunga storia in Etiopia. L�antica tolleranza ha portato alla coesistenza pacifica dei credenti di queste religioni per secoli.

Diversamente da altre parti del mondo, incastrate in estenuanti scontri civili, abbiamo creato sistemi sociali e culturali che ci hanno permesso di gestire i conflitti che sorgevano da incomprensioni tra confessioni religiose. � una lezione buona, che tutti dobbiamo seguire per poter ostacolare le conseguenze pericolose del fondamentalismo.

Ciononostante, non c�� ragione per credere che il destino della pace sia segnato. Leadership ecclesiale abili e impegnate possono mitigare le condizioni ostili alla coesistenza pacifica. Dobbiamo affrettarci ad assistere opposti schieramenti politici nel risolvere i loro problemi in maniera pacifica, in modo che il mondo diventi un paradiso sicuro per genti di ogni fede. Per mettere in pratica tutto ci�, propongo che questo incontro dia importanza ai seguenti punti:

1. Lo studio serio e approfondito dell�estensione, delle cause e del livello di sviluppo degli aspetti di fondamentalismo religioso in seno a Cristianesimo, Islam, Ebraismo e altri, orientato a sviluppare un quadro di dialogo e di pace e a costruire e implementare norme e processi di gestione dei conflitti;

2. Lo sviluppo di strategie per educare e condurre gli agenti provocatori alla tavola delle trattative, per discutere su come fermare la loro azione che instilla violenza nelle menti dei giovani;

3. Lo sviluppo di meccanismi di difesa internazionale e di reti di pace che proteggano dai dannosi interventi di forze estere all�interno del territorio sovrano dei nostri paesi.

Vorrei assicurare ai partecipanti di questo incontro che la nostra Chiesa sarebbe pronta a partecipare allo sviluppo e all�implementazione dei meccanismi sopramenzionati con tutti gli organismi interessati, con buona volont�.

Infine, dovremmo rilevare che i nostri incontri, le nostre discussioni e le conclusioni che raggiungiamo sono sprecate se non siamo uniti per implementare concretamente il meccanismo descritto, con l�aiuto di Dio Onnipotente.

Che Dio benedica il nostro pianeta con la Sua Misericordia.