Luned� 6 Settembre 2004
Hotel Marriott, Sala Manzoni
L�eredit� dei martiri: testimonianze per il nostro tempo

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Jonas Jonson
Vescovo luterano, Svezia
  

Come giovane studente universitario ero uno degli assistenti nella cattedrale di Uppsala al funerale di Dag Hammarskjold. Erano presenti tutte le autorit� del mondo. Un grande lamento e un profondo senso di perdita irreparabile colmava decine di migliaia di persone riunite insieme dentro e fuori la chiesa. Era morto un servitore dell� umanit� . Molti di noi presenti, venuti per l�occasione hanno sentito la chiamata a continuare il suo lavoro coraggioso e del suo sacrificio per la giustizia e la pace. Ma non abbiamo compreso appieno che un santo testimone della fede in Cristo era stato sepolto. Fu solo dopo la sua morte che la sua dedizione per la fede venne ampiamente conosciuta.

Dag Hammarskjold mor� in un disastro aereo in Zambia il 17 settembre 1961. Con un background da economista svedese, cittadino modello e ministro del governo, venne eletto segretario generale delle nazioni unite nel 1953. La sua guida creativa, l�integrit� personale, e la sua esperienza diplomatica portarono a questa funzione una nuova autorit� . Port� innumerevoli e duraturi contributi alla pace nel modo e al rafforzamento delle Nazioni Unite. Nel 1954 si rec� a Beijing e negozi� per il rilascio dei piloti americani catturati durante la guerra di Corea. Nel drammatico 1956 con l�invasione sovietica dell�Ungheria e la crisi di Suez cre� la prima forza armata di peace keeping delle Nazioni Unite, da allora il pi� efficace strumento di controllo delle situazioni di conflitto. Durante la crisi del Congo del 1960, quando la provincia del Katanga si dichiar� indipendente, Hammarskjold lavor� con impegno per trovare soluzioni, ma si scontr� con l�Unione Sovietica che chiese le sue dimissioni. Sostenuto da piccole nazioni, specialmente quelle del Sud del mondo, pot� rimanere al suo posto. Durante una missione in Congo nel 1961 il suo aereo ebbe un incidente, probabilmente fu abbattuto.

Dopo la sua morte nel suo appartamento a New York, fu rinvenuto una specie di diario con una lettera ad un amico a cui chiedeva di farlo pubblicare. Nell�introduzione di questo libro intitolato Markings , Hammarskjold descrive questo diario come �una sorta di libro bianco che narra i miei negoziati con me stesso e con Dio.� L�espressione �libro bianco� e �negoziati� derivano da discorsi di diplomazia. La vita di Hammarskjold era piena di affari politici della pi� grande importanza e magnitudine, e questo suo background fa del suo diario un libro unico fra le confessioni della storia cristiana. In alcune considerazioni ricorda al lettore la grande biografia spirituale della prima epoca cristiana, Le confessioni di Sant� Agostino. Sant� Agostino ha pronunciato il suo s� a Dio qui a Milano al tempo di Ambrogio, quando la chiesa era ancora attrattiva, giovane e vibrante. Dag Hammarskjold si confess� in una Svezza secolare e quasi post-cristiana. Entrambe ebbero come riferimento la fede delle loro madri; entrambe combatterono contro un intelletto resistente; entrambe cambiarono il mondo. Hammarskjold fu uno scrittore, un poeta, un traduttore, un conoscitore dell�arte e della letteratura. Fu uno dei diciotto membri della accademia svedese, conosciuta come quella che conferisce annualmente il Premio Nobel.

Markings non racconta di questioni politiche. Concerne interamente la vita spirituale dell�autore. Egli confessa la sua fede in Dio, e spiega il significato di questa fede e la natura delle sue domande sulla sua vita d�azione. Il libro ha una carattere aforistico con brevi annotazioni, spesso scritte nella solitudine in tarda serata. Copre un periodo di due decadi, ma contiene una ampia consistenza e coerenza di pensieri, Dag Hammarskjold cita molte volte la Bibbia, specialmente i salmi, ma anche i mistici del tardo medioevo come Meister Eckhart e San Giovanni della Croce. L�unico libro che port� con se nel suo ultimo viaggio fu L�imitazione di Cristo di Thomas a Kempis. Il famoso studente francese del Nuovo testamento, moralista, musicista e missionario Albert Schweitzer ha fortemente influenzato il suo pensiero e la sua vita.

Quando fu trovato e pubblicato il manoscritto di Markings fece grande scalpore. Poche persone conoscevano la spiritualit� di Hammarskjold e ancora meno persone conoscevano la sua dedizione personale a Dio. Anche se aveva parlato in pubblico su riflessioni circa la sua fede cristiana, la sua vita intima di preghiera e di contemplazione era sconosciuta al pubblico. Egli potrebbe essere descritto come un cristiano mistico che porta un� insolita responsabilit� come attore pubblico sul palcoscenico del mondo. Alcuni lettori , con una piccola comprensione della tradizione cristiana del modello dell�imitazione di cristo, trovarono le sue citazioni ricorrenti sul sacrificio e sulla sua vocazione di seguire Cristo nella vita e nella morte, semplicemente esagerate. Nel libro il sacrificio � una parola fondamentale, pi� importante negli anni successivi. Dopo Whitsunday nel 1961, riflettendo sulla sua vita scrisse,: � Io non so Chi -o che cosa -mi ha posto la questione, no so quando mi fu posta. Non ricordo nemmeno di avere risposto. Ma ad un certo punto ho detto S� a qualcuno � o a qualcosa- e da quell� istante ero certo che l�esistenza si riempiva di significato e che finalmente la mia vita nella rinuncia di me stesso aveva una meta.� Dal giorno in cui disse il suo s� a Dio, egli interpret� a sua vita in termini di rinuncia personale e sacrificio per il bene degli altri.

Egli nacque in una ben nota e nobile famigli svedese. Suo padre fu primo ministro prima di diventare il governatore di Uppsala. Dag Hammarskjold visse nel castello del governatore guardando dall�alto la citt� e l�universit�. Aveva strette relazioni familiari con il l�arcivescovo Nathan Soderblom, il teologo svedese pi� creativo e leader della chiesa del secolo e uno dei fondatori del movimento ecumenico moderno. Hammarskjold fu cresciuto nella fede luterana della chiesa nazionale di Svezia, ma fece poco riferimento a questa. Aveva un profondo senso del dovere e una enorme capacit� di lavorare. Aveva un carattere timido e introverso, ma coltivava la vita sociale privata inclusi amici stretti e note personalit� del mondo dell�arte, letteratura e musica. Non si spos� e non frequent� la chiesa. L�isolamento era il suo insopportabile compagno, la solitudine il suo rifugio.

Markings fu tradotto in molte lingue ed ebbe una vasta circolazione. Oggi dovrebbe essere considerato come una delle testimonianze cristiane pi� significative del ventesimo secolo. Una nuova traduzione italiana, Tracce di cammino, fu pubblicata dalla comunit� di Bose nel 1992. Il libro, illuminando le radici spirituali, lotta e forza del pi� grande uomo di stato, fu messo da parte da tanti negli anni attivisti e rivoluzionari che seguirono la sua morte, ma ora � il suo momento e Hammarskjold viene letto dalle nuove generazioni in tutto il mondo. Fu Karl Rahner a dire che se ci fosse un cristiano in futuro, sar� un mistico. In questo senso Dag Hammarskjold fu un cristiano del nostro tempo e del futuro. Siccome non � chiara la causa del suo incidente aereo, e la sua vita cristiana non fu provocatamente conosciuta al pubblico, potrebbe anche non essere definito come martire in senso tradizionale. Ma pu� esserci un minimo dubbio che Dag Hammarskjold debba essere considerato come il testimone pi� significativo della fede del nostro tempo. Nella cappella dei martiri nella mia cattedrale a Strangnas, egli � ricordato assieme ai testimoni e le vittime del ventesimo secolo.

Fu Durante l�anno in cui fu eletto Segretario generale che il suo s� a Dio apparve nel diario. Fino a quel momento egli visse in meditazione intellettuale e in preghiera sulla sua propria vocazione in relazione alla vita sacrificale di Ges�. Hammarskjold non pu� facilmente essere posto in nessun rigido sistema teologico. La sua fede fu relazionale piuttosto che dogmatica, contemplativa piuttosto che sacramentale, una questione di unione a Dio nell�anima piuttosto che il credo nella comunit� cristiana riunita. E� la fede di un uomo che resta libero perch� ha riposto s� stesso nelle mani di Dio, libero da se stesso, libero dalle proprie preoccupazioni, dalla paura e un uomo libero vis-a-vis (faccia a faccia). Egli prega di essere una persona con il suo incarico, interamente nel dovere del momento. Egli � il singolo prima di Dio e degli uomini, incaricato della pi� grande possibile responsabilit�, un ricercatore dell�integrit� di se stesso e una forte unione con Dio.

Egli � colui che preg� cos�:

Donami un cuore puro- perch� io possa vederTi

Un cuore umile- perch� possa sentirTi

Un cuore d�amore- perch� possa servirTi

Un cuore di fede perch� possa essere saldo in Te.

Il suo impegno al servizio dell�umanit� fu cos� grande che egli stesso parl� di questo come un destino e una vocazione che richiede un completo abbandono al volere di Dio. Descrisse la debole organizzazione delle Nazioni Unite come il �sogno dell�umanit�� e fu pronto a servirlo a qualsiasi costo personale per il bene del futuro del mondo. Subordinando la sua vita a questo compito, pot� realizzare il significato della sua vita. Grato della responsabilit� che gli veniva affidata, scrisse: �Gratitudine e prontezza. Tu hai tutto per niente. Non esitare, quando ti si chiede, di dare tutto ci� che hai, che in realt� non � nulla per tutti.� Preg� � di amare la vita e gli uomini come Dio li ama� e di �vivere con l�umilt� di colui che ha sofferto tutte le possibilit� di tradimento�. Molto presto nella sua vita chiese �qualcosa per cui vivere e abbastanza grande per cui morire�. Nel libro Markings, i suoi pensieri spesso si soffermano sulla morte e sulla necessit� di essere preparati alla morte. Poco prima che lui morisse, aveva scritto: �alla domanda se ho il coraggio / di andare verso la fine/ Io rispondo S� senza/ pensarci due volte�. Egli espresse la sua fermezza in queste parole. � Per colui che ha fede l�ultimo miracolo sar� pi� grande del primo�.

La vita , la fede e la dedizione di Dag Hammarskjold sono un�ispirazione e una sfida. Il suo impegno per il bene dell�umanit�, la sua partecipazione in cos� tanti aspetti della cultura creativa, la sua esperienza religiosa e culturale, la sua integrit� in relazione al potere politico ed economico, e la sua profonda esperienza ed interpretazione della vita in Dio, fa di lui un umile seguace di Cristo. Profondamente radicato nella fede, nella famiglia e nella nazione, fu capace di vivere completamente in modo aperto ed internazionale. Chiunque cerchi di vivere la propria vita nella fede senza escludere gli altri, trover� un maestro e un compagno in Dag Hammarskjold . all�assemblea generale del Concilio Mondiale delle Chiese a Evanston nel 1954, Hammarskjold fu l�oratore chiave. Il suo messaggio � un messaggio per tutti noi: � La croce nonostante sia l�unico fatto su cui le chiese basano le loro speranze, non dovrebbe tenere separate le fedi cristiane una dalle altre ma dovrebbe invece essere l�elemento nelle loro vite che le rende capaci di allungare le mani ai popoli di altri credo nel sentimento di una fratellanza universale�. La sua vita ha dimostrato che � possibile essere cos� informati e plasmati dalla fede che la gente semplicemente nel tuo esempio di vita riconosce lo sguardo della volont� e dell�amore di Dio per l�umanit�.