Luned� 6 Settembre 2004
Universit� Cattolica del Sacro Cuore, Aula Vito
L�abolizione della pena di morte: appuntamento per un nuovo umanesimo

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Sylvie Bukhari de Pontual
FIACAT, Francia
  

Per prima cosa, vorrei ringraziare moltissimo la Comunit� di Sant�Egidio per avermi invitato a partecipare a questo incontro internazionale e precisamente a questa tavola rotonda concernente la pena di morte.

Che cos�� la rete ACAT e FIACAT?

ACAT (Attivismo Cristiano per l�Abolizione delle Torture) nasce in Francia nel 1974, per sostenere una campagna in favore delle persone che siano torturate, detenute in condizioni inumane, condannate a morte o �disperse�, qualunque sia la loro provenienza, opinione politica o credo religioso.

La Federazione Internazionale dell�ACAT (FIACAT)riunisce le associazioni nazionali ACAT di 4 continenti ed � attiva dal 1987. La FIACAT aiuta la rete ACAT a prosperare incoraggiando gli scambi tra i vari gruppi. Si rende promotrice di campagne e azioni congiunte e organizza seminari informativi regionali e internazionali. La FIACAT rappresenta l�ACAT negli organismi regionali e internazionali o nelle coalizioni internazionali delle Organizzazioni non Governative.

Cristiani di tutte le denominazioni che lavorano insieme

Da principio, l�ACAT ha scelto di lavorare su basi ecumeniche , mettendo insieme Cattolici, Protestanti, Ortodossi e altre confessioni cristiane : Cristiani di tutte le denominazioni che lavorano insieme. E� indipendente dalle strutture internazionali delle Chiese e da tutti i gruppi economici ideologici e politici.

Lavorando da un punto di vista cristiano, l�ACAT crede che la preghiera sia al centro dell�azione. La preghiera non � n� abdicare l�azione n� l�opzione pi� semplice : pregare per coloro che soffrono per le torture o per i condannati a morte e per coloro che infliggono torture, significa pregare per la liberazione delle vittime per l�umana riconciliazione con Dio.

Perch� la rete FIACAT e ACAT lavorano per l�abolizione della pena di morte ?

La pena di morte nega un diritto fondamentale dell�umanit�, il diritto alla vita, proclamato dalla dichiarazione universale dei diritti dell�uomo. E� inumana e crudele.

Per noi cristiani, la vita � un dono di Dio. Perci� questo � il motivo per cui un Cristiano dovrebbe essere contrario alla pena di morte. Ed � la ragione per cui la FIACAT e l�ACAT in tutto il mondo lottano da molti anni contro la pena di morte.

Azioni della rete FIACAT e ACAT per l�abolizione della pena di morte

La rete FIACAT e ACAT in tutto il mondo moltiplica le iniziative per arrivare all�abolizione:

- invitando Chiese e cristiani a condannare ufficialmente la pena di morte

- Promuovendo campagne in favore della ratifica di testi internazionali che proibiscano la pena di morte

- Facendo pressioni sui governi

- Facendo risvegliare le coscienze

- Denunciando le condanne o il rischio delle stesse

- Aiutando i condannati a morte

- Sostenendo i familiari dei condannati e le famiglie delle vittime

- Lavorando con altre organizzazioni abolizioniste

- E cos� via �

Invitare Chiese e cristiani a condannare ufficialmente la pena di morte

I gruppi ACAT e FIACAT invitano caldamente Chiese e Cristiani a pronunciarsi apertamente contro la pena di morte e a pregare per i condannati. In particolare, si affiancano ai leader Cattolici per la stesura del Catechismo universale

La FIACAT da il benvenuto a ogni dichiarazione ufficiale del Concilio Mondiale delle Chiese riguardante la Pena di Morte.

Inoltre essa cerca anche di aumentare la sensibilit� tra i Cristiani riguardo all�esistenza della pena di morte e la necessit�, per motivi di fede Cristiana, di lavorare per la sua abolizione, in particolare scrivendo lettere ai leader politici dei paesi in cui la pena di morte � praticata.

Promuovere campagne in favore della ratifica di testi internazionali che proibiscano la pena di morte

Alle Nazioni Unite, presso la Commissione per i Diritti Umani e l�Assemblea Generale, la FIACAT sta promuovendo una campagna perch� venga pronunciata una risoluzione contro la pena di morte in modo da ottenere una moratoria generale.

La ACAT Africana promuove una campagna presso la Commissione Africana per i Diritti Umani per ottenere una forte risoluzione contro la pena di morte.

In Francia, Belgio, Germania, Lussemburgo, Olanda e Svizzera, alcune delle ACAT Europee si appellano agli Stati membri del Consiglio d�Europa che ancora non l�hanno fatto, perch� rifiutino ufficialmente la pena di morte sia in tempo di guerra che in tempo di pace.

E� stato ampiamente diffuso un appello volto ad assicurare che questi paesi ratifichino il Protocollo 13 della Convenzione Europea dei Diritti Umani (entrato in vigore il Primo Luglio 2003, esso sancisce l�abolizione della pena di morte in qualunque momento) e il Secondo Protocollo del Patto Internazionale dei Diritti Civili e Politici (abolizione della pena di morte in qualunque situazione).

Hanno anche invitato la Russia, che ha gi� smesso di eseguire condanne a morte ma che � rimasto l�unico stato membro del Consiglio d�Europa a non aver ancora abolito la pena di morte �de Iure�, ad andare oltre e abolirla dall�ordinamento giuridico.

Infine fanno appello a tutti i paesi del mondo che non hanno ancora abolito la pena di morte, a seguire e rispettare le linee guida della politica dell�Unione Europea riguardo alla pena di morte nei confronti dei paesi del terzo mondo, adottate dall�Unione Europea nel 1998.

Fare pressioni sui governi.

La ACAT incontra regolarmente autorit� politiche, parlamentari, amministrative e militari nei loro vari incarichi e trasmette un messaggio contro la pena di morte.

Per esempio, in Francia, la ACAT nazionale sta lottando contro una recente proposta di legge che porterebbe alla restituzione della pena di morte in determinate circostanze.

Con regolarit�, la rete ACAT (individui singoli o gruppi delle ACAT nazionali) scrive ai governi che continuano a comminare la pena di morte per richiamarli affinch� aboliscano definitivamente la pena di morte, paesi quali la Cina, la Nigeria, il Giappone, gli Stati Uniti, l�Uzbekistan, e molti altri. Fanno appello a tutti i paesi del mondo che non hanno ancora abolito la pena di morte perch� seguano l�esempio dei 45 paesi membri del Consiglio d�Europa che hanno istituito de facto una �zona libera dalla pena di morte�.

I membri dell�ACAT sono soliti firmare petizioni e diffonderle ovunque per ottenere pi� firme possibile contro la pena di morte.

Risvegliare le coscienze

In Europa e in Africa (e specialmente nella Repubblica Democratica del Congo e nella Repubblica Centrafricana), l�ACAT partecipa a molte conferenze,l incontri, tavole rotonde, sessioni accademiche, discussioni parlamentari contro la pena di morte.

Essi mantengono relazioni regolari con i media, in particolare con la stampa e le radio. Spesso fanno delle conferenze stampa. Emettono comunicati stampa, spesso congiuntamente ad altri partners delle ONG come Amnesty International o altri.

Promuovere l�abolizione della pena di morte

I gruppi ACAT cercano di promuovere la prevenzione e la vigilanza relativamente agli abusi commessi dagli ufficiali delle Forze Armate dei loro paesi, cos� come programmi di educazione ai diritti umani.

In particolare vengono elaborati e diffusi documenti contro la pena di morte che spiegano nei dettagli un certo numero di argomenti a favore dell�abolizione della pena di morte e che sottolineano fortemente le azioni che sono portate avanti per raggiungere quell�obiettivo.

Infine vanno nelle scuole per informare i giovani sulla pena di morte e sul perch� � importante lottare contro di essa.

Denunciare pubblicamente le esecuzioni o il rischio delle stesse.

Ogni volta che una sentenza di morte � prossima all�esecuzione, membri dell�ACAT scrivono ai governi, alle Chiese, ai leaders religiosi affinch� venga sospesa l�esecuzione o per sostenere un appello affinch� venga sospesa.

Ogni volta che una sentenza di morte viene eseguita, membri dell�ACAT scrivono ai governi per denunciare lo scandalo della pena di morte e per appellarsi affinch� venga abolita definitivamente.

Aiutare i condannati a morte.

Molti gruppi ACAT in paesi differenti sostengono per molti anni prigionieri condannati a morte, specialmente negli Stati Uniti:

- mandano lettere di sostegno ai condannati a morte

- organizzano preghiere pubbliche o private per loro, in particolare quando � prossima l�esecuzione

- parlano di loro in pubbliche conferenze

- inviano soldi per dar loro maggior conforto, pagare i loro avvocati e cos� via

- talvolta, alcuni membri dell�ACAT li visitano nei bracci della morte (per esempio nella tristemente nota prigione di Huntsville in Texas)

Anno dopo anno, la rete ACAT ha creato amicizie sempre pi� strette con alcuni condannati a morte negli Stati Uniti e nelle Filippine e possono seguire il loro cambiamento in umanit� e fede.

Sostenere le famiglie dei condannati a morte e le famiglie delle vittime

Cos� come sostengono i condannati a morte, i membri dell�ACAT fanno altrettanto con le loro famiglie, come anche con le famiglie delle vittime:

- inviano loro lettere di sostegno

- li invitano a parlare alle conferenze per raccontare la loro storia, in particolare per mostrare come alcune di queste famiglie possano dare o ricevere il perdono

- essi sostengono le attivit� delle associazioni che uniscono le famiglie dei condannati a morte alle famiglie delle vittime.

Lavorare con le altre organizzazioni abolizioniste

Da molto tempo la FIACAT e le ACAT nazionali lavorano in stretta collaborazione con molte ONG tra le quali la comunit� di sant�Egidio, Amnesty International, FIDH e le varie Chiese.

Con molti di loro FIACAT ha fondato nel 2002 la Coalizione Mondiale contro la Pena di Morte. La FIACAT appartiene al Comitato Guida della Coalizione Mondiale e perci� ha portato a conoscenza la Giornata Mondiale contro la Pane di Morte alla rete ACAT e li ha incoraggiati a portare avanti attivit� nelle loro aree di appartenenza.

La rete ACAT e FIACAT, come molte organizzazioni in giro per il mondo unite da questa coalizione, si sta preparando per la Seconda Giornata Mondiale contro la Pena di Morte. Tenuto ogni 10 ottobre a partire dal 2003, questo evento rafforzer� il movimento internazionale per l�abolizione universale della pena di morte. Promossa dalla Coalizione Mondiale contro la Pena di Morte, la Giornata Internazionale per l�Abolizione della Pena di Morte mira a incoraggiare e a portare all�attenzione di tutti le iniziative di coloro che stanno lavorando strenuamente per l�abolizione in tutto il mondo (ONG, avvocati, parlamentari, famiglie delle vittime, media e semplici cittadini) mediante dibattiti,concerti, comunicati stampa, manifestazioni, ecc.

Allo stesso tempo, la FIACAT e alcune ACAT (Belgio, Canada, Congo, Francia...) parteciperanno al Secondo Congresso Mondiale contro la Pena di Morte che si terr� dal 5 al 9 ottobre 2004 a Montreal in Canada. Potranno cos� incontrare alcuni leaders parlamentari e di governo e molti altri promotori di campagne abolizioniste; essi potranno pertanto condividere le proprie esperienze, elaborare strategie comuni e decidere azioni di lotta internazionali.

L�abolizione della pena di morte non � un�utopia

Anno dopo anno sempre meno paesi portano a termine le esecuzioni. Naturalmente, alcuni degli stati pi� potenti (Cina, Giappone, Russia, Stati Uniti) condannano ancora a morte sia de iure che de facto.

Ma ora esiste un movimento universale che lotta contro la pena di morte e promuove una campagna per ottenere una moratoria o addirittura l�abolizione. La rete ACAT e FIACAT � parte di questo movimento e continuer� la battaglia per l�abolizione della pena di morte. Anche se vengono da differenti culture, i membri dell�ACAT hanno la comune convinzione che un essere umano non pu� decidere in nessun modo, nemmeno in quello legale, se un altro essere umano debba morire. Nessuno ha il diritto di decidere quando un uomo debba vivere o morire.

Come ho detto all�inizio del mio discorso, per i membri dell�ACAT la preghiera � alla base delle nostre azioni. Perci� vorrei concludere con una preghiera che leggiamo spesso:

NEL MIO NOME

Chi ha il diritto di decidere
Se un uomo deve morire o vivere?
Chi pu� guardare nelle profondit�
Della coscienza umana?
Colpevole o innocente?
Un mostro? Un oggetto di piet�?
Violento della violenza che infetta le nostre societ�.
Violento della violenza che vogliamo su di lui usare.
Potr� il suo sangue redimere i nostri peccati?
Morir� nel nostro nome
Perch� l�orrore del suo crimine (ma siamo certi che sia stato lui?)
Ci sconvolge e ci fa guardare alle nostre debolezze
Perch� ci ricorda la nostra barbarie
Perch� la nostra umanit� si rifiuta di contemplare i propri fallimenti, le proprie ambiguit� e l�abdicazione alle proprie responsabilit�
Perch� la sua morte render� le cose pi� semplici, pi� pulite e pi� nette.
Noi, i giusti, ci concediamo il diritto di scagliare la prima pietra
Per negare a questo nostro fratello la sua identit� come figlio di Dio.
Morir� nel mio nome
Mi merito di essere il suo boia?
O Dio, non permettere mai che io desideri la morte di un altro essere umano.
O Dio, non farmi diventare un assassino di assassini.

Grazie.