Marted� 7 Settembre 2004
Universit� Cattolica del Sacro Cuore, Aula Magna
Longevit� di massa: problema o chance?

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Suor Emmanuelle
Testimone, Francia
  

Questo tema oltrepassa le mie capacit� personali, perch� richiede una prospettiva �di massa�, cio� �planetaria�, sia dal punto di vista politico, finanziario, religioso e medico che da quello psicologico.

Mi limiter� molto modestamente a parlare solo di ci� che conosco per esperienza personale o in relazione a persone di et� avanzata. Spero di non deludervi!

Per me quindi la risposta � semplice: a seconda del livello di effusione al di fuori di s� o di ripiegamento su di s�, la vecchiaia � l�et� pi� privilegiata dell�esistenza o, al contrario, la pi� atroce. Essa pu� essere rappresentata da un bel tramonto del sole su un mare calmo o da uno smorto raggio di luna su flutti tormentati.

Mi spiego: attraverso il flusso e il riflusso di ogni vita umana, alcuni hanno incessantemente cercato di irradiare l�amore; essi sono stati diffusori di pace e di gioia verso i quali ci si volgeva nei momenti difficili, sicuri di essere compresi, sostenuti... persino riportati a galla! Alcuni, al contrario, non avevano altro obiettivo che il loro proprio interesse, l�altro non contava ai loro occhi se non poteva esser loro utile direttamente o indirettamente, soprattutto grazie alle sue relazioni in grado di aprire le porte a �buoni affari�! Dopo averlo �pompato� , essi lo lasciavano cadere se egli perdeva la sua influenza. Essi schiacciavano facilmente i deboli che non si sanno difendere davanti ad un avversario implacabile.

Arriviamo ora al tempo del ritiro, laddove restano soltanto le amicizie vere, soprattutto quando il peso dell�et� porta dei cedimenti a volte imprevedibili ma sempre significativi! Quando le forze diminuiscono, le attivit� seguono lo stesso ritmo... salvo l�irradiamento dell�essere che paradossalmente pu� amplificarsi anzich� spegnersi.

Mi ha sempre colpito la storia della Contessa di Castiglione, una delle pi� belle donne del suo tempo. Era divenuta la stella della corte di Napoleone III quando era pervenuta a sedurlo. Ma secondo il corso inesorabile della natura, essa divenne un giorno una povera vecchia avvizzita. Essa non usciva pi� se non di notte nelle vie meno illuminate di Parigi, infelice e vergognosa per la sua bellezza perduta!

Chi di noi, al contrario, non conosce dei volti rugosi, che non hanno pi� la freschezza dei loro anni giovanili, e tuttavia quale fascino si sviluppa dai loro occhi che vi guardano con affetto; come ci si sente bene presso queste �nonnine� che vi circondano della loro calorosa indulgenza! Non vogliamo trascurare la grazia fisica, ma cos�� mai a confronto del tesoro di una tenerezza gratuita? Quanto a me, non smetto di cantare il mio ringraziamento al Signore per la mia vecchiaia! Che grazia non avere pi� altro da fare che essere la �sorella universale� di tutti quelli che incontro ogni giorno: devo pi� soltanto ascoltarli, guardarli, augurar loro del bene, come una sorella attenta e affettuosa. Devo pi� soltanto aspirare l�amore dal cuore di Dio per respirarlo ed espirarlo intorno a me! Che fortuna!

Ma abbiamo il coraggio di interessarci agli ultimi giorni della longevit�! L� nuovamente e ancor pi�, che abisso separa coloro che partono dopo aver donato il meglio di se stessi e coloro che han vissuto solo per se stessi! Durante la rivoluzione francese, � madame de Pompadour che, issata sul patibolo, supplica stravolta: �Ancora un minuto, signor boia�, e sono invece le carmelitane di Compi�gne che salgono cantando verso la mannaia tagliente.

Quanto alla mia morte, essa mi appare, come al padre Ratisbonne, fondatore della mia congregazione di Nostra Signora di Sion, il momento meraviglioso in cui andr� a cadere come un bimbo tra le braccia del mio beneamato padre, il Dio di misericordia e d�amore! ... � la grazia che vi auguro. Amen, alleluia!