Domenica 5 Settembre 2004
Teatro degli Arcimboldi
Assemblea d�Inaugurazione

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Ibrahim Ezzeddine
Consigliere presidenziale, Emirati Arabi Uniti
  

Da parte dei delegati musulmani, e da parte mia, vorrei esprimere i nostri ringraziamenti e il mio apprezzamento all�Arcidiocesi di Milano e alla Comunit� di Sant�Egidio per aver organizzato questa conferenza, per la loro ospitalit� e per averci invitato a prenderne parte.

Considerando il tempo a mia disposizione mi limiter� a tre punti: 1) un regalo, da distribuire, che ho portato con me da Abu Dhabi, 2) un breve commento su uno dei tristissimi avvenimenti che accadono in Iraq e su quello che � accaduto recentemente a Beslan, in Russia, 3) una proposta per la pace derivata da una vecchia tradizione araba che � stata anche lodata dal Profeta Maometto, che la pace sia su di lui.

1) Primo punto: il regalo

Il regalo � un libro di preghiere e suppliche musulmane dal titolo �La Parola di Dio�che, in collaborazione con un amico inglese, ho tradotto a beneficio di coloro che non sono familiari con le preghiere musulmane. Il libro � gi� stato affidato alla Comunit� di Sant�Egidio affinch� lo distribuisca.

Permettetemi, tuttavia, di leggere per voi una preghiera che � importante per questa conferenza e che la maggior parte dei musulmani recita cinque volte al giorno quando terminano le loro preghiere prescritte. Riguarda la �pace� e come raggiungere la �pace�: pace della mente, pace sulla terra e pace nell�aldil�. Si legge: �O Allah, o Dio: tu sei la pace e la fonte della pace. Da te viene la pace e a te ritorna la pace. Concedici la pace in questa vita e ammettici nella dimora della pace eterna nell�aldil��.

Credetemi, una persona che recita questa preghiera cinque volte al giorno non pu� essere una persona violenta o aggressiva.

Questo, naturalmente, corrisponde a quello che recitano gli angeli (Luca 2, 12): "Gloria a Dio nel pi� alto dei cieli

e pace in terra a coloro che Egli ama�.

Vorrei che si sapesse che la ricerca della pace � manifestata nell�Islam e nel suo libro, il Corano, quanto lo � nel cristianesimo e nella Bibbia, e in realt�, nelle altre religioni e nei loro libri.

2) Secondo punto: Iraq e Beslan

Questo � un problema complesso e triste per il quale ci sar� una sessione speciale domani mattina alla conferenza 11, e alcuni colleghi meglio di me presenteranno il punto di vista arabo e musulmano su questo. Ma ho pensato che una parola dovrebbe essere detta, qui ed ora, sull�azione criminale dei rapimenti e della cattura di ostaggi al fine di chiedere concessioni politiche o di ottenere riscatti.

Noi, arabi e musulmani, condanniamo queste azioni che sono vergognose, disumane e contrarie all�Islam. In base alla Shari�a Islamica e alla legge, un civile di qualsiasi nazionalit� o confessione religiosa, a cui sia permesso di vivere, viaggiare o fare affari con un paese islamico � chiamato �Musta�man� che significa �affidabile e protetto�. In base a questo status al �Musta�man� sono garantite la sicurezza, la protezione, la libert� di movimento e l�ospitalit� da parte dello stato e della comunit�. Qualsiasi negazione di questi diritti � criminale e, ripeto, contraria all�Islam.

Per questo porgiamo qui le nostre pi� sentite condoglianze alla famiglia del coraggioso giornalista italiano, Enzo Baldoni, e a tutti gli italiani. Ci uniamo anche a tutti i gruppi musulmani, agli studiosi, agli ufficiali e agli imam del mondo musulmano nel chiedere l�immediato rilascio dei due giornalisti francesi Christian Chesnot e Georges Malbrunot e di tutti gli altri ostaggi.

Non c�� bisogno di dire che chiedere la cancellazione della legge francese sulla Hijab � solo un inganno e un falso pretesto.

Dovrebbe anche essere detto che l�occupazione e la perdita di sicurezza in Iraq hanno causato e facilitato questi tristi avvenimenti.

Inoltre aborriamo e condanniamo l�attacco terribilmente disumano a una scuola per bambini a Belsan, in Russia, e i tristi avvenimenti successivi. � vero che la lotta per l�indipendenza della Cecenia continua da molti anni, da quando la Cecenia � stata annessa alla Russia, ma costringere i civili e in particolar modo i bambini e le donne al terrore � totalmente contrario agli insegnamenti dell�Islam. Tuttavia, come molti analisti politici stanno dicendo in tutto il mondo e tramite i mezzi di comunicazione di massa internazionali, le parti in lotta dovrebbero trovare metodi pi� civili e giusti per risolvere pacificamente il problema.

3) Terzo punto: l�esperienza araba

Come in altri paesi del mondo, gli arabi prima dell�Islam hanno sofferto per molte guerre. La pi� difficile di questa � stata la (termine in arabo) ossia �la guerra senza scrupoli� che � stata crudele e ha inflitto gravi perdite in vite umane e in ricchezze.

Per porre fine a queste guerre un uomo saggio e influente, chiamato �Abdullah Bin Judan�, radun� una conferenza alla quale invit� i capi delle trib� e propose loro di stringere un patto tra le trib�, non solo per non aggredirsi tra di loro, ma anche per costituire una confederazione positiva per rifiutare ogni oppressione, aggressione o torto fatto da una qualsiasi trib� nel paese. Il patto fu stretto e fu chiamato �Hilf Al-Fudul� che pu� essere parafrasato in base agli obiettivi come �Il patto contro le azioni sbagliate� poich� era un patto contro ogni tipo di aggressione, un patto per sostenere i pi� deboli contro quelli che li minacciavano e, complessivamente, un patto tra uomini d�onore.

La storia racconta che il patto ha funzionato e che ci fu una cessazione delle ostilit� nel paese per un po� di tempo. Questo si realizz� non solo a causa della potenza militare delle trib� che funzion� da deterrente, ma anche a causa della pressione morale che esse esercitarono.

Tra coloro che strinsero il patto c�era un giovane chiamato Muhammed che, venti anni dopo, divenne profeta e nella sua giurisdizione come profeta stipul� nuovamente il patto, lod� la saggezza che ne stava alla base e chiese che diventasse permanente.

Di fronte alle guerre malvagie ed ingiuste e alle azioni di terrorismo che si diffondono in tutto il mondo, questa conferenza pu� intraprendere delle azioni positive, oltre alle nostre preghiere e suppliche, beneficiando del semplice precedente che ebbe luogo in Arabia 14 secoli fa.

Qui ed ora, da questa bellissima citt� di Milano chiedo a questa spettabilissima assemblea di prendere in considerazione la proposta di Bin Juan di stringere un nuovo patto contro le azioni sbagliate, un nobile patto di Milano tra cristiani, ebrei, ind� e musulmani. Un patto di moralit� e spiritualit� contro qualsiasi azione sbagliata fatta da individui, nazioni o enti internazionali, smascherandola, attirando l�attenzione sulla sua natura sbagliata e malvagia e chiedendone la cessazione senza interessi pregiudiziali o ipocrisia.

� un fatto ben noto che non rappresentiamo stati e che non possediamo potere politico, ma rappresentando comunit� religiose e culture possediamo un forte potere morale e la nostra parola su questioni di giustizia ha un impatto enorme.

La conferenza ha adottato uno slogan significativo �forgiare un nuovo umanesimo spirituale�, che si intende essere ampio nelle sue implicazioni. Ma questo non esclude la possibilit� di incorporare l�idea di unirsi contro il male e l�ingiustizia. La gente che segue i nostri incontri e le attivit� apprezza le nostre preghiere per la pace e apprezzerebbe anche, e probabilmente di pi�, il nostro grido convinto e unito contro il male e l�ingiustizia. Sant�Egidio e il professor Andrea Riccardi ci hanno dato un buon esempio di unione tra preghiera ed azione in Mozambico e Algeria. Quindi, signore e signori, uniamo la preghiera all�azione.