Signor Presidente
Cari colleghi di tavola rotonda
Signore, Signori
Un mondo senza violenza? � il tema di questo storico incontro di Sant�Egidio. Che bella utopia! Ma anche se si tratta di un�utopia � un sogno se volete � non dobbiamo permetterci di abbandonare la lotta contro la violenza, per il dialogo con l�altro, diverso da noi, per la riflessione, per l�azione e per la preghiera (per ci� che riguarda i credenti). � un dialogo essenziale!
L�uomo � un essere pieno di impulsi violenti. La maggior parte di essi sono il risultato della paura, della volont� di sopravvivenza, dell�odio verso chi � diverso, della lotta per la propria vita, dei diversi condizionamenti naturali e sociali: la fame, il bisogno di protezione, l�umiliazione, la ribellione, l�indignazione �
Ma l�uomo non vive pi� nella boscaglia. Gi� da vari millenni. Non ha bisogno di difendersi ogni minuto. Oggi la boscaglia � il capitalismo selvaggio. Il darwinismo sociale, che conduce i pi� forti � ai nostri giorni i pi� ricchi, inevitabilmente � ad abbandonare con disprezzo, a distruggere, umiliare i pi� poveri e gli svantaggiati.
D�altra parte, la Civilt� � le diverse civilt� e culture � continuano ad allevare gli uomini (e le donne, sicuramente) nell�amore e nel rispetto dell�altro, nei termini della difesa universale per la dignit� della persona umana, iscritta nella Dichiarazione universale dei diritti dell�uomo. Le religioni, tutte, hanno portato un contributo decisivo in tal senso, malgrado la recrudescenza dei fanatismi, di differenti tipi che portano, al contrario, ai conflitti religiosi e allo scontro di civilt�.
Ecco perch� occorre combattere questa tendenza, estremamente pericolosa, data l�esistenza un po� dappertutto di armi di distruzione di massa � come quelle nucleari � con la capacit� di distruggere gli equilibri ambientali del nostro pianeta e dell�Umanit�.
La lotta contro la violenza non pu� essere portata avanti solamente attraverso l�educazione alla pace, la persuasione e la predicazione. Deve essere anche condotta:
a) regolarizzando il commercio di armi � vietandolo nella maggior parte dei casi �, dalle piccole armi di difesa fino a tutte le altre, ivi comprese quelle nucleari. In quest�ultimo caso, il compito spetta specialmente alle Nazioni Unite;
b) vietando la propaganda della violenza che � fatta tutti i giorni dalla televisione (e anche dalla radio, dai giornali, dalle riviste, dai film) e soprattutto quella rivolta ai bambini, attraverso dei fumetti e degli ordigni di guerra.
� un lavoro immenso che dobbiamo realizzare quotidianamente, che influenza gli stati e i partiti politici a livello nazionale e internazionale e anche con l�aiuto della Societ� Civile, delle ONG, dei mezzi culturali ed artistici, �
Il tema della sessione di oggi �: �Un�anima per l�Europa�. La parola anima � un po� ambigua nel contesto di questa conferenza. Cosa si intende qui con anima? I valori che formano l�Europa? Valori etici, politici, sociali e ambientali? O le radici giudaico � cristiane e greco � romane � al di l� di numerose altre, come quelle dell�islamismo di Al Andaluz, che ci ha trasmesso testi greci fondamentali? Se � cos�, l�anima ha un senso: cio� deve essere un�Europa laica, nella quale gli Stati e le Chiese siano separati ma uniti attraverso il dialogo e il reciproco rispetto.
L�Europa, bloccata da due anni, ha appena fatto un grande passo in avanti, con l�accordo che ha approvato da pochi giorni il Trattato di Lisbona. � un passo decisivo in avanti.
Spero che l�Europa, incrocio storico di civilt� e di religioni, divenga un agente globale decisivo e audace e un riferimento umanistico che influenzi nel miglior modo possibile questo mondo molto complesso e molto imprevedibile di oggi.